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"Cronache di Devonia" conquista Mendicino

Grande successo di pubblico per l'opera prima dello scrittore Ugo Amendola.

"Cronache di Devonia" conquista Mendicino

Sabato scorso la chiesa di San Pietro di Mendicino ha ospitato la presentazione di “Cronache di Devonia” (Ed. Insieme, 2015),  opera d’esordio dello scrittore Ugo Amendola. Si tratta del primo capitolo (composto da due racconti “Fascicolo 26-84” e “L’uomo venuto da mare”) di una più ampia saga in cui è descritto un mondo dai tratti fortemente distopici in cui oligarchici poteri, conosciuti come la “Federazione”, celandosi dietro la necessità di mantenere l’ordine e la pace sociale, impongono, in realtà, un regime di vita dispotico. I cittadini di questo mondo, chiamato appunto Devonia, sono iper-controllati da una tecnologia molto più evoluta della nostra ma fortemente invasiva e sono “invitati” ad assumere droghe con frequenza, palese modo per ottenebrare il raziocinio, oltre che per rendere le persone ulteriormente dipendenti dalla Federazione. Ancora, gli individui sono obbligati a sottostare a un decalogo di leggi detto Catechismo Globale che, inutile dirlo, solo apparentemente è pensato per tutelare i cittadini (che sono anche stratificati gerarchicamente in caste inamovibili) ma che in realtà sono ulteriori strumenti di controllo. Insomma, l’ordine e la pace millantati dalla Federazione, nel mondo creato da Amendola, non sono concepiti per la tranquillità della popolazione bensì per la tranquillità della Federazione stessa. Tuttavia, alcuni uomini e donne, che ognuno protagonista di questi due racconti e dei romanzi a seguire, inizierà a prendere consapevolezza dello status quo degenere e ad agire in nome di una libertà autentica. Al tavolo dei relatori, moderati dalla giornalista Angela Altomare, oltre l’autore, sono intervenuti anche il parroco di Mendicino e direttore di Parola di Vita, don Enzo Gabrieli, che ha evidenziato come i giovani “che si impegnano” come Amendola siano d’esempio per le generazioni future, lo scrittore-attore Antonio Filippelli (che ha evidenziato come il romanzo di Amendola sia una metafora certamente esasperata, ma non per questo poco plausibile, della società globalizzata e consumista) e l’editore Renato Brucoli. Quest’ultimo, ha ribadito i caratteri metaforici di “Cronache di Devonia”, sottolineando come la narrativa contemporanea sia specchio delle riflessione dell’uomo sulla società in cui viviamo. Geologo, Amendola attinge molto alla sua professione e i gli esperti del settore troveranno molti “omaggi” a partire dal titolo stesso finanche a numerosi toponimi. “Cronache di Devonia” sarà presentato anche alla libreria Ubik di Cosenza venerdì 13 novembre alle ore 18.

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