Cultura
Pétros ení: una mostra digitale sulla Basilica vaticana

L’IA ha permesso la realizzazione di un modello 3D dell’edificio di culto più importante per i cristiani
L’estate non pone un freno alle attività culturali e sociali pensate per il Giubileo della Speranza. Nonostante la calura del periodo, i tanti temerari pellegrini che si recano a Roma potranno visitare la mostra intitolata Pétros ení: Saint Peter’s Digital Experience, inaugurata dalla Fabbrica di San Pietro in collaborazione con Microsoft, Iconem e Dadada presso le Sale Ottagone della Basilica Vaticana. Il titolo dell’esposizione richiama alla memoria il celebre graffito greco “Pétros ení” (Pietro è qui), uno dei disegni incisi sul muro eretto ai tempi di Costantino che l’archeologa Margherita Guarducci riuscì a decifrare nel 1965, identificando il punto esatto della tomba nel quale sono custoditi i resti di Pietro. Gli sviluppatori sono riusciti a elaborare un “gemello digitale” tridimensionale della basilica, lavorando su oltre 400 mila immagini e ricorrendo all’IA. La mostra, pensata su tre livelli, ripercorre secoli di storia della Basilica di San Pietro, partendo dalla vita del Principe degli Apostoli e dal suo martirio, per poi passare alle tante evoluzioni architettoniche e alle trasformazioni subite da questo luogo di culto cristiano, di cui viene esaltato il valore storico-artistico. Offre ai visitatori l’opportunità di godere di un vero e proprio viaggio virtuale tra ricostruzioni in 3D e racconti interessanti, che creano un connubio tra spiritualità, arte, fede e tecnologia. Le storiche Sale Ottagone, ubicate dentro uno dei piloni che sostengono la cupola di Michelangelo, sono state restaurate dalla Fabbrica di San Pietro e aperte al pubblico, per permettere di godere della vista di questa mostra immersiva. “Auspico vivamente che questa originale ricostruzione virtuale della Basilica di San Pietro, sviluppata a partire dalla vita dell’Apostolo cui è dedicata, possa suscitare nel cuore di ogni visitatore quella domanda di senso che abita profondamente l’animo umano” ha affermato il card. Mauro Gambetti, arciprete della basilica papale, durante la presentazione del progetto in Vaticano il 22 luglio. La visita a questa retrospettiva digitale vuole essere un invito a riscoprire le bellezze del Tempio più sacro per i cristiani, nonché un monito a varcare la Porta Santa, per vivere più intensamente e con fede rinnovata il Giubileo.