Diocesi
Frassati santo. L’Azione Cattolica diocesana propone un pellegrinaggio
Sul numero di PdV del 9 luglio un articolo di Nicola De Santis, presidente diocesano di Azione Cattolica. Lo pubblichiamo integralmente sul nostro sito
Lo scorso 13 giugno Papa Leone ha comunicato che la canonizzazione del Beato Pier Giorgio Frassati, inizialmente prevista per il 3 agosto, si terrà domenica 7 settembre 2025. Questo è un tempo di gratitudine e di festa per l’Azione Cattolica, che da un secolo ormai trova in questo giovane torinese un compagno di strada prezioso. L’Azione Cattolica diocesana si mette quindi in pellegrinaggio per condividere questo momento di grazia insieme al vescovo di Roma.La testimonianza di santità di Pier Giorgio rimane attuale e continua a parlare a tanti credenti, giovani di oggi e di ieri, di una vita piena, perché animata dal Vangelo. La sua storia racconta di scalate in montagna, di celebrazioni eucaristiche quotidiane, di legami forti con gli amici e in famiglia, e di aiuto quotidiano ai poveri. È anche il racconto di una carriera universitaria imperfetta e di una fede condivisa nell’Azione Cattolica. Siamo di fronte a una vita intensa, tanto che, quando Pier Giorgio muore a soli 24 anni, il 4 luglio 1925, si può dire che è stata una vita pienamente compiuta nell’amore del Signore.Pier Giorgio ci invita a essere più umani, autentici, capaci di amare e di servire, senza rinunciare alla nostra laicità. La sua santità si manifesta in gesti semplici e profondi, che parlano di una relazione viva e personale con Dio, fatta di gratuità, giustizia e impegno. Pier Giorgio ci mostra che essere santi significa anche saper mettere tutto se stessi al servizio degli altri, con coraggio e determinazione: sceglie di studiare ingegneria per aiutare i minatori e sente forte il desiderio di condividere il destino dei poveri, perché sa che la vera umanità si misura nella capacità di prendersi cura degli ultimi.La sua figura è segno di speranza e di impegno. La sua vita racconta che la fede non è un privilegio privato, ma un elemento che illumina le scelte civiche, politiche e culturali. Questo giovane, appartenente ad una famiglia dell’alta borghesia torinese, abita il suo tempo con responsabilità e coraggio, intimamente connesso alla storia che attraversa con coerenza cristiana: Pier Giorgio è capace di prendere posizione contro il fascismo, di indignarsi quando veniva messa in discussione la dignità della persona. Pier Giorgio ci ricorda che la partecipazione attiva alla vita della Chiesa e della società è un modo concreto di vivere il Vangelo. Sui passi di Pier Giorgio siamo chiamati a riscoprire il valore della responsabilità e a essere protagonisti del bene comune, senza delegare agli altri il compito di costruire un mondo più giusto.Vogliamo lasciarci provocare dalla figura di Pier Giorgio, perché la santità può nascere ora, in ogni situazione e con ciò che siamo. La sua canonizzazione, prevista per il 7 settembre insieme a quella del Beato Carlo Acutis, diventa allora un’occasione per riflettere su come questo tempo, con tutte le sue difficoltà, è una chiamata di grazia, alimentata dalla stessa passione e dal cuore giovane che lui ha donato al mondo.Pier Giorgio, che Giovanni Paolo II chiamava “il giovane delle otto beatitudini”, ci ricorda che la vera grandezza sta nella normalità, nella capacità di amare e di lottare per un mondo più giusto. La sua vita, breve ma intensa, ci invita a riscoprire che la santità non è un ideale irraggiungibile, ma un cammino accessibile a ciascuno di noi, qui e ora.Per conoscere meglio la storia di Pier Giorgio Frassati è possibile consultare il sito della canonizzazione piergiorgiofrassati.netNicola De SantisPresidente diocesano Azione Cattolica
