Leone XIV: “fermare la tragedia della guerra prima che diventi una voragine”

L’ennesimo appello nel corso dell’Angelus pronunciato dalla finestra del Palazzo Apostolico nella domenica del Corpus Domini. Il pontefice richiama al ruolo della diplomazia e pensa al dolore che la guerra genera

“Oggi più che mai l’umanità grida e invoca la pace: è un grido che chiede responsabilità e ragione e non dev’essere soffocato dal fragore delle armi e da parole retoriche che incitano al conflitto”. Lo ha detto papa Leone XIV all’Angelus odierno, ricordando il dolore che la guerra genera e che “nessun conflitto è lontano”.

“Fermare la tragedia della guerra prima che essa diventi una voragine irreparabile”, ha affermato con voce chiara e greve dinanzi alle migliaia di persone presenti in piazza. Sono ore drammatiche in Medioriente, dopo l’attacco di Trump a tre siti nucleari iraniani, che ha già provocato la risposta di Teheran verso Israele.

Leone XIV ha evidenziato che “la guerra non risolve i problemi anzi li amplifica e produce ferite profonde nella storia del popolo che richiedono generazioni per rimarginarsi”. “Che la diplomazia faccia tacere le armi”, ha aggiunto il Papa.