Chiesa
“La famiglia vive perché fa squadra”
Briefeng in sala stampa vaticana con il cardinale Baselios Thottunkal.
“Mi chiedo sempre in che modo può sopravvivere la famiglia. Mi rendo conto che riusciamo a sopravvivere non perché siamo solo un’entità sociale ma perché la famiglia è un’entità, una forza spirituale che tiene giorno dopo giorno, che fa squadra”. Lo ha detto oggi il cardinale Baselios Thottunkal, arcivescovo maggiore di Trivandrum dei siromalankaresi e presidente della Conferenza episcopale dell’India, intervenuto in Sala stampa vaticana al briefing quotidiano del Sinodo ordinario sulla famiglia, in corso dopo la sesta Congregazione generale di questa mattina. Accanto a lui lo spagnolo padre Javier Alvarez-Ossorio, superiore generale della Congregazione dei Sacri cuori. “L’India – ha spiegato il card. Thottunkal – ha più di 160 circoscrizioni ecclesiastiche. Il Sinodo per noi è un modo di ascoltare, condividere e portare a casa qualcosa di positivo per contribuire a risolvere le problematiche della famiglia. Anche il momento di ascoltare le situazioni e la bellezza delle Chiese locali. Nella nostra cultura indiana la chiesa siromalankarese ha in grande patrimonio”. Oggi “occorre riconoscere il ruolo dei genitori e dei nonni, i nonni a volte vengono considerati inutili. Nella nostra Chiesa – ha concluso – la famiglia produce frutti che devono essere condivisi con la Chiesa universale. L’India si nutre della famiglia: da noi bambini e anziani non vengono considerati un peso, ma il seme e il frutto della famiglia”.
“Molti degli interventi ascoltati richiedono soluzioni concrete di accompagnamento in situazioni fortemente condizionate dalla cultura locale. Per questo, oltre a decisioni universali si dovrebbero permettere soluzioni locali a livello di Conferenze episcopali o addirittura diocesi”. Lo ha detto padre Javier Alvarez-Ossorio, superiore generale della Congregazione dei Sacri cuori. “Sarebbe bene – ha aggiunto – che frutto del Sinodo non sia solo il documento finale, ma la messa in moto di una dinamica di Chiesa con la possibilità di assumere decisioni a livello locale”. “Questa mattina – ha proseguito – abbiamo avuto la bellissima testimonianza di una coppia, lei cattolica e lui indù: lui si è fatto battezzare ed ora tutti e due sono cristiani”. “Alcuni casi riferiti dai padri africani – ha aggiunto padre Federico Lombardi, direttore della Sala stampa vaticana – riguardano le difficoltà di donne con marito poligamo. L’impegno pastorale è come essere vicini a queste donne in situazioni di grande solitudine”. Il portavoce vaticano ha tuttavia fatto notare che molte coppie di religione differente sono “luogo di autentico rispetto e dialogo interreligioso”.
