Cultura
L’Istituto per la Storia del Risorgimento italiano compie 90 anni

Il comitato provinciale di Cosenza ha presentato il logo per ricordare il percorso di studi compiuto fino ad oggi
L’Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano compie 90 anni. Il comitato provinciale di Cosenza ha presentato il logo per la celebrazione di quest’evento, realizzato dal liceo artistico del Polo liceale di Rossano. Il compito di quest’istituzione, sorta nel 1936, è quello di “promuovere e facilitare gli studi sulla storia d’Italia dal periodo preparatorio dell’Unità e dell’Indipendenza sino al termine della prima guerra mondiale, raccogliendo documenti, pubblicazioni e cimeli, curando edizioni di fonti e di memorie, organizzando congressi scientifici” (art. 1 dello Statuto). L’ente, che ha la sua sede centrale nel Vittoriano a Roma, cura ben cinque collane (Atti dei Congressi, Fonti, Memorie, Prospettive, Repertori), divulga le sue pubblicazioni, mediante la rivista trimestrale Rassegna storica del Risorgimento e le Edizioni degli Scritti di Garibaldi, e vanta un archivio con oltre un milione di documenti e iconografie. Al presidente, nominato dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, è associato un Consiglio di Presidenza con 18 membri, di cui 13 sono docenti universitari e 5 i membri eletti dalla Consulta, costituita dai rappresentanti dei Comitati provinciali. In occasione dei 90 anni dalla fondazione di quest’importante realtà di ricerca, il comitato provinciale di Cosenza ha pensato di organizzare una serie di eventi culturali, rivolti agli esperti e ai cittadini del territorio e non solo, per discorrere della storia risorgimentale. “Abbiamo deciso di progettare un cronoprogramma che vedrà le varie anime dell’Istituto impegnate nella realizzazione di eventi sul territorio regionale e non solo. Importante il ruolo dell’Osservatorio dei Giovani Universitari, coordinato dal dott. Quintino Berardi, coadiuvato per l’occasione anche da Adalgisa Arcuri, insieme ad altre giovani e brillanti energie” ha riferito il prof. Giuseppe Ferraro, direttore dell’Istituto. Lo studioso Prospero Francesco Mazza si sta occupando di una monografia dedicata al percorso compiuto in questi anni dall’ente, sottolineando il valore della ricerca negli archivi e nelle biblioteche e il ruolo, spesso sottovalutato, svolto dalla provincia cosentina nelle vicende del Risorgimento Italiano. Tanti gli intellettuali calabresi che hanno sostenuto la vita di quest’associazione, tra cui Gustavo Valente, primo presidente del comitato bruzio, Michele Scornajenghi, Tommaso Corigliano e Giacinto D’Ippolito.