“La ruota del sorriso”, il presepe all’uncinetto di Pianette di Rovito

In un piccolo paese, Rovito, composto da tante frazioni, in particolare a Pianette di Rovito, c’è un gruppo di volontarie che si chiama “La Ruota del Sorriso”. Si riuniscono alcuni giorni durante la settimana nella saletta della Chiesa di Santa Maria delle Grazie per portare avanti progetti il cui scopo è donare sorrisi al prossimo.

Tutto nasce dall’amore: quando c’è amore si superano le barriere umane, non perché non ci si stanchi, ma grazie alla pazienza, all’orgoglio e al coraggio di mettersi in gioco. Questo porta alla condivisione dei propri doni e, così, anche quest’anno prende vita il presepe all’uncinetto. È un presepe che non racconta la fatica della realizzazione, ma la storia di una comunità che condivide per stare bene insieme. Fra le scene, anche una con una copia miniaturizzata di Parola di Vita.

L’inaugurazione di quest’anno è iniziata con un “grazie” e ancora “grazie”, pronunciati insieme a tanti nomi: un modo per far sentire che, uniti, si può fare tanto e si può donare speranza.

Il presepe si è arricchito di nuova energia: una signora ha aggiunto dei cestini realizzati dal suo caro marito, che non c’è più; una bambina, entrata nel laboratorio per scoprire la bellezza che vedeva con i suoi occhi, tra fili e progetti da completare, ha preso uncinetto e filo e ha creato una lunga catenella. È stata inserita nel presepe vicino alla “Pacchiana” che cuce, per simboleggiare un filo che ci unisce anche alle persone più lontane.

Tra i personaggi che riteniamo più significativi c’è il pastore che dorme: è stata aggiunta una nuvoletta con la scritta “Dovrei…”, per ricordare, ogni volta che la si guarda, che tutti quei “dovrei” che affollano la mente possono trasformarsi in altro, perché non si è soli: noi ci siamo, e Gesù c’è. Sì, Gesù: perché Lui è sempre al centro di ogni cosa e, grazie alle catechesi e al rapporto laico con i religiosi, si trova la strada giusta. Portare il carisma nelle parrocchie, ma anche nei luoghi di incontro, in famiglia e con gli amici, per testimoniare l’Amore vero e la gioia di Dio, che si è fatto uomo per noi.

La testimonianza di Anna Romano

Non è stato facile realizzare ciò che vedrete, sono stati mesi in cui la fatica ci ha messo a dura prova.

Ognuno di noi ha una famiglia, una vita lavorativa e una vita privata, ma abbiamo avuto la fortuna di riconoscere le vere emozioni che ci hanno portato a riorganizzare il nostro tempo, a dare le giuste priorità alla nostra vita.

Non significa rinunciare, ma significa riorganizzarsi e chi ci è riuscito, perché volendo si può, ha vissuto momenti davvero meravigliosi.

Se ci dovessero chiedere qual è  il posto più bello, rispondiamo che non c’è posto più bello di quello in cui ci siamo trovate.

Questo posto è l’abbraccio che si percepiva e che ci riscaldava.

Era il calore di coloro che credono nello stesso progetto, il calore di rimboccarsi le maniche per non lasciare solo e indietro nessuno.

Che meraviglia !!!

I nostri incontri si sono arricchiti dei nostri racconti e così abbiamo condiviso la conoscenza di vari temi.

In particolare, ci ha fatto compagnia San Giovanni Antonio Farina, una persona straordinaria, di spiccata sapienza e fortezza interiore!

Dalla Sua testimonianza cristiana, quale sacerdote prima (1827) e poi vescovo di Treviso e Vicenza (dal 1850 al 1888) abbiamo imparato a leggere le vicende quotidiane con gli occhi di chi sa riconoscervi la presenza di Dio. Abbiamo sperimentato quanto sia importante e preziosa la collaborazione tra laici e religiosi uniti dalla condivisione spirituale – l’amore ai Sacri Cuori di Gesù e di Maria – dalla passione e dalla ricchezza dei reciproci doni, per vivere l’intelligenza della carità: l’intelligenza scende, si abbassa fino al cuore, spingendo la volontà a risalire per donare Amore!

Quello che vedrete è il frutto di tutto questo cammino, sicuramente faticoso, ma straordinariamente reale.

Quando guardiamo le nostre creazioni vediamo una storia, ogni passaggio -imperfezione o bellezza- racconta il viaggio…

Per questo vi chiediamo di guardare con gli occhi dell’Amore, sarebbe bello – tramite ciò che vi abbiamo raccontato e creato – che riusciste a vedere il percorso che ci ha portato a viaggiare tra un filo e un racconto, raggiungendo il vostro cuore attraverso quello di Gesù.