Nasce nel Savuto “Luce del Sud”

Nasce nel Savuto e a Marzi in particolare il riconoscimento “Luce del Sud” – Segnalati, tra gli altri i rettori Gianluigi Greco (UniCal), Maria Antonietta Aiello, (Università del Salento) ed il prof. Gabriel Niccoli, docente emerito Università di Waterloo

“Luce del Sud”, che ha come obiettivo la Riconoscenza sociale e culturale nei confronti di figure del nostro tempo che hanno lasciato e che contribuiscono con il loro lavoro a dare esempio e testimonianza di valori sociali ed umani alti,  ha trovato nella cerimonia di consegna degli attestati, dopo l’esperienza della prima edizione, svoltasi recentemente nel suggestivo Casale della Cinematografia di Marzi,  la consapevolezza del successo portando i promotori a continuare il progetto non più in edizione annuale, ma biennale.

La cerimonia della prima edizione di “Luce del Sud” ha registrato un successo di portata nazionale, confermando il piccolo borgo del Savuto come punto nevralgico di un progetto culturale che sta ridefinendo l’immagine del Mezzogiorno. Una partecipazione ampia, qualificata e profondamente sentita ha trasformato l’evento in un simbolo di rinascita civile e morale, capace di dare voce a quel Sud che studia, ricerca, produce cultura, crea impresa e resiste alle difficoltà.

L’iniziativa, ideata dal prof. Francesco Garofalo, direttore del periodico “L’eco della Valle”, condivisa e sostenuta da Santino Pascuzzi, direttore del giornale “Il Reventino” ha trovato il patrocinio del Comune di Marzi e della Provincia d Cosenza. Con la prima edizione si è inteso celebrare uomini e donne che si sono distinti per impegno, competenza, creatività e coraggio: rettori, accademici, magistrati, imprenditori, artisti, giornalisti e personalità del mondo della cultura.

Fra gli insigniti troviamo figure di rilievo come Maria Antonietta Aiello, nuova Rettrice dell’Università del Salento di origine cosentina; Gianluigi Greco, nuovo Rettore dell’Università della Calabria; il Procuratore di Crotone DomenicoGuarascio;  Mauro Fiore, premio Oscar per la fotografia; il cantautore Rocco Granata; Gabriel Niccoli, docente emerito dell’Università di Waterloo; Giuseppe Soda, docente ordinario Università Bocconi di Milano; padre Eugenio Filice, Ardorino del Savuto, che a Toronto in Canada conserva e promuove la pastorale delle radici; nonché altri ancora.

Nel corso della riunione che si è svolta dopo l’evento in remoto, fra i promotori e il Comitato Tecnico-Scientifico, è emersa la decisione destinata a segnare il futuro dell’iniziativa“Luce del Sud”, che diventa un appuntamento Biennale. Una scelta maturata non per dilatare i tempi, ma per dare più spazio alla riflessione, alla gratitudine e alla valorizzazione delle esperienze autentiche del Savuto-Reventino e dell’intero Sud. L’obiettivo è promuovere comportamenti virtuosi, premiando i successi concreti, le storie di impegno quotidiano e quella Calabria che spesso non fa notizia, ma che esiste, resiste e costruisce il proprio futuro con coerenza e competenza. I messaggi inviati dagli insigniti hanno confermato la forza di questo percorso: un Sud che vuole essere protagonista, non spettatore

La cerimonia della prima edizione di “Luce del Sd”, che si è svolta nel suggestivo Casale della Cinematografia di Marzi ha rappresentato un vero laboratorio di idee, un luogo dove la cultura non è solo racconto, ma pratica viva e quotidiana.

Per questo I promotori, Garofalo e Pascuzzi, hanno definito l’iniziativa una “Pedagogia della Gratitudine”, un modo per trasformare il riconoscimento in esempio e l’esempio in crescita collettiva. In un tempo dominato dalla comunicazione veloce e dall’apparenza, “Luce del Sud” sceglie di tornare all’essenziale: dare valore al merito, al lavoro silenzioso, alla continuità, alla responsabilità individuale e comunitaria.

L’evento culturale e sociale, seguito in diretta sui social e dalle emittenti locali, ha visto alternarsi autorità civili e religiose, dirigenti scolastici, esponenti del Comitato Tecnico-Scientifico e intermezzi musicali curati dagli studenti dell’Istituto Comprensivo di Rogliano. Le testimonianze degli insigniti hanno delineato un mosaico di esperienze luminose, dimostrando come studio, impresa, arte e legalità possano trasformare percorsi difficili in traiettorie di speranza.

Dal comune di Marzi, quindi, è partito un messaggio forte: la crescita autonoma e consapevole è possibile e già in atto. La crisi può essere superata costruendo una cultura della partecipazione, dell’impegno e della responsabilità, superando stereotipi e narrazioni sconfitte.                                                

Franco Bartucci