Territorio
IC Carolei-Dipignano: studenti protagonisti di un laboratorio culturale diffuso
Cinque giorni tra racconti popolari, artigianato, natura e tradizioni millenarie: è questo il cuore del percorso educativo dedicato al folklore calabrese che ha visto alunni e alunne dell’Istituto comprensivo Carolei Dipignano “S. Valentini” protagonisti di un’esperienza immersiva tra memoria, creatività e identità territoriale. Il progetto è stato finanziato dal Dipartimento Istruzione e Pari opportunità della Regione Calabria nell’ambito del programma regionale Vivi e scopri la Calabria.
Il percorso si è aperto con un’introduzione al ricchissimo patrimonio del folklore calabrese. Dopo l’accoglienza e la presentazione del programma, i partecipanti sono stati guidati alla scoperta del racconto popolare attraverso letture animate, canti tradizionali e testimonianze video, comprendendo il ruolo del folklore come autentica memoria collettiva delle comunità. La giornata è proseguita con un laboratorio pratico di artigianato tradizionale e tecniche narrative orali, durante il quale i ragazzi, divisi in piccoli gruppi, hanno creato storie illustrate, sviluppando al contempo competenze di collaborazione, comunicazione e problem solving grazie a un laboratorio di life skills. A completare l’esperienza, una breve escursione naturalistica ha stimolato l’osservazione sensoriale e il contatto diretto con l’ambiente.
Il secondo giorno è stato dedicato alle affascinanti maschere apotropaiche di origine magnogreca, simboli di protezione e ritualità. Dopo un laboratorio orientato alla creatività e al lavoro di gruppo, i partecipanti hanno approfondito il significato simbolico delle maschere, per poi cimentarsi in un laboratorio manuale di costruzione utilizzando materiali locali. Le attività di team building nella natura e il laboratorio di teatro di figura hanno permesso ai ragazzi di sperimentare l’uso delle maschere come strumento di espressione narrativa e identitaria.
Il viaggio è proseguito tra Palmi e Seminara, due luoghi simbolo dell’etnografia calabrese. A Palmi, la visita al Museo di Etnografia e Folklore ha offerto l’occasione per analizzare costumi tradizionali, oggetti rituali e strumenti della vita quotidiana, mentre a Seminara l’incontro con i ceramisti ha permesso di entrare in contatto diretto con una delle più antiche tradizioni artigianali del territorio. Qui gli studenti hanno partecipato a un laboratorio pratico di ceramica apotropaica, sperimentando tecniche e simboli tramandati nel tempo.
La quarta giornata ha condotto il gruppo a Tiriolo, centro di eccellenza per l’artigianato tessile. La visita al Museo del Costume e dell’Artigianato Tessile è stata seguita dall’incontro con tessitrici locali, che hanno raccontato la storia dei filati, dei colori e dei saperi legati al lavoro manuale. Il laboratorio di tessitura e tintura naturale ha poi offerto un’esperienza diretta e coinvolgente, affiancata da un’escursione naturalistica nei dintorni e da un laboratorio di teatro di figura e narrazione, che ha intrecciato corpo, parola e tradizione. Nel pomeriggio, dopo un’escursione, i ragazzi hanno assistito ad uno spettacolo del teatro “Burattini e figura”, una affascinante esperienza che li ha condotti nel modo della “Fabbrica dei pupazzi”.
Il percorso si è concluso con una giornata di restituzione e condivisione. All’inizio della mattina si è svolto un altro entusiasmante laboratorio volto alla creazione di figure di marionette e, a seguire, il laboratorio finale sulle tradizioni etnografiche. Successivamente i partecipanti hanno completato le maschere, gli elaborati artistici e i prodotti multimediali realizzati nel corso delle attività. L’allestimento della mostra finale ha rappresentato il momento culminante dell’esperienza. La presentazione conclusiva ha restituito il valore formativo del progetto, salutando un percorso che ha saputo unire educazione, creatività e valorizzazione del patrimonio culturale calabrese.
Un’esperienza che ha dimostrato come il folklore non sia solo passato, ma una risorsa viva, capace di parlare ai giovani e di costruire ponti tra tradizione e futuro.
