Leone XIV: “siamo esperti di dettagli infinitesimali ma incapaci di una visione d’insieme”

“Oggi siamo diventati esperti di dettagli infinitesimali di realtà, ma siamo incapaci di avere di nuovo una visione d’insieme, una visione che tenga insieme le cose attraverso un significato più grande e più profondo”. A lanciare il monito è stato il Papa, che nell’omelia della messa con le Università pontificie, presieduta nella basilica di San Pietro, ha ricordato che “l’esperienza cristiana ci vuole insegnare a guardare la vita e la realtà con uno sguardo unitario, capace di abbracciare tutto rifiutando ogni logica parziale”. Di qui l’invito, rivolto agli studenti e a tutti coloro che si impegnano nella ricerca e nell’insegnamento, a “non dimenticare che di questo sguardo unitario ha bisogno la Chiesa di oggi e di domani”. “E guardando all’esempio di uomini e donne come Agostino, Tommaso, Teresa d’Avila, Edith Stein e molti altri, che hanno saputo integrare la ricerca nella loro vita e nel cammino spirituale, anche noi siamo chiamati a portare avanti il lavoro intellettuale e la ricerca della verità senza separarli dalla vita”, il mandato papale.