Roma. Apre il Passaggio di Commodo al Colosseo, simbolo del potere imperiale

Restauro degli stucchi, ripristino della volta e impianto di scale mobili, tra  gli interventi effettuati

Il Parco archeologico del Colosseo apre per la prima volta al pubblico il Passaggio di Commodo, il meraviglioso corridoio sotterraneo scoperto tra il 1810 e il 1814 dal governo francese, con il sostegno dell’architetto Carlo Lucangeli. I lavori di restauro, durati da ottobre 2024 a settembre 2025, rientrano nel progetto di manutenzione straordinaria dell’anfiteatro flavio. Sono stati eseguiti da un team di esperti, tra cui Angelica Pujia, funzionario restauratore, l’ingegnere Stefano Podestà e l’architetto Francesca Storaro, i quali hanno usufruito dei fondi messi a disposizione dal Parco archeologico del Colosseo e di quelli europei del programma NextGenerationEU. La galleria ipogea è un testimone fondamentale della storia imperiale romana e della complessa architettura dell’anfiteatro. Consta di due bracci divergenti orientati verso est-ovest e di un terzo orientato verso nord-sud. Presenta, lungo il suo percorso, una serie di lucernari fissati a distanza regolare, atti a garantire un buona illuminazione, e gode di un sistema di areazione. Fu ideata come struttura di collegamento tra il “pulvinar”, il palco imperiale da cui il regnante poteva osservare lo svolgimento dei giochi, e l’esterno. Il corridoio serviva quindi alle alte autorità per raggiungere la loro tribuna privatamente, senza dover percorrere gli spazi destinati al pubblico. Costruito direttamente dentro le fondamenta del Colosseo, l’androne risale al periodo compreso tra il I e il II secolo d.C., corrispondente alla fase di transizione dal regno di Domiziano a quello di Traiano. Dal racconto fatto dallo storico Cassio Dione, apprendiamo che il reperto fu eretto in seguito all’uccisione dell’imperatore Commodo. Figlio di Marco Aurelio (161-180 d.C.), Commodo governò dal 180 al 192 d.C. Fu considerato un monarca del tutto folle ed indegno alla carica affidatagli, in netta antitesi col padre. Era dedito agli eccessi, amante dei combattimenti fra gladiatori e pronto a far uccidere i suoi oppositori per qualunque sciocchezza. Si faceva chiamare addirittura “Ercole” e pretendeva che Roma fosse ribattezzata col nome di “Colonia Collodiana”. Tra il 190 e il 192 d.C. lasciò il suo potere in mano al cortigiano Eclecto, che poi ordinò una congiura proprio contro di lui, uccidendolo per mano del gladiatore Narcisso. Sembra che il sovrano perse la vita in un oscuro andito dentro il Colosseo. L’opera richiese una serie di modifiche alle strutture e all’impianto idraulico dell’arena. La raffinatezza del passaggio è comprensibile dagli ornamenti parietali, dai materiali impiegati nella fase di fabbricazione e dalle pitture. Gli interventi di restauro hanno riguardato gli affreschi e gli intonaci dipinti su fondo bianco con temi paesaggistici, presenti sulle pareti interne che, un tempo, erano rivestite di marmo con cornici e zoccoli. È stata anche ripristinata la porzione di volta crollata, su cui restano ancora tracce di stucchi con scene mitologiche che si rifanno al mito di Dioniso e Arianna. L’impianto di illuminazione è stato completamente risistemato, insieme all’istallazione di una nuova passarella per il percorso pedonale. Un’altra opera di rinnovamento ha interessato le nicchie ubicate all’ingresso, nelle quali spiccano rilievi con temi legati ai giochi, alle caccie al cinghiale, ai combattimenti con gli orsi, agli acrobati e a figure simili agli animali. Il ricorso ad alcuni ausili architettonici servirà ad accrescere l’accessibilità al luogo, come la scala retrattile impiantata nei pressi del corridoio per abbattere le barriere architettoniche, e per favorire un’entrata più facilitata ai disabili con ridotta mobilità. Una mappa tattile per la lettura delle immagini degli stucchi e un video digitale, che ricostruisce l’iconografia dell’antico apparato decorativo, garantiranno una più agevole fruizione dei contenuti. Il restauro, dunque, ha mostrato le superfici antiche che prima risultavano incomprensibili, e ha ridato luce, visibilità e spettacolarità ad un passaggio considerato tra i luoghi più suggestivi della Roma imperiale. Una volta fuori dal Colosseo, il percorso procede verso est in direzione delle palestre o del colle Celio. L’apertura ufficiale al pubblico è prevista a partire dal 27 ottobre. Seguirà un secondo cantiere di restauro, che interesserà il tratto del corridoio che va oltre il perimetro del Colosseo. Una porta di vetro, che sarà posta al termine del tour di visita, permetterà ai turisti di osservare il bene architettonico e i lavori in corso. Con questa apertura il Parco archeologico del Colosseo contribuisce ad approfondire la storia del monumento più famoso della Capitale.