La Calabria agli Oscar senza premi

“Familia” di Costabile è tratto dal libro di Luigi Celeste

L’Anica (Associazione Nazionale Industrie Cinematografiche Audiovisive e Digitali) ha scelto “Familia” del regista cosentino quarantaquattrenne e docente di Comunicazione e Grafica a Bologna, Francesco Costabile, come unica pellicola italiana da candidare agli Oscar 2026 nella categoria “Miglior Film Internazionale”, dopo aver attentamente valutato un lista contenente 24 titoli. Vincitore di un David di Donatello e di tre Nastri d’Argento, “Familia” è la trasposizione cinematografica dell’autobiografia Non sarà sempre così di Luigi Celeste, che uccise il padre nel 2008 dopo anni di maltrattamenti, scontando una pena di nove anni in carcere. Il film ripercorre la storia di una famiglia disfunzionale, i cui membri vivono rapporti tesi che sfociano in forme di aggressività estrema. Il capostipite Franco (Francesco Di Leva) torna nella vita della moglie Licia (Barbara Ronchi) e dei figli Alessandro (Marco Cicalese) e Luigi (Francesco Gheghi), dopo dieci anni trascorsi in carcere a causa degli atti di violenza perpetrati su di loro. La donna prova in tutti i modi ad allontanare il coniuge con denunce varie, mettendo a repentaglio la serenità della sua prole, e ostentando un atteggiamento frustato e timoroso. Luigi sviluppa pian piano un carattere difficile, avvicinandosi anche ad un gruppo di estrema destra, che crede possa offrirgli un posto. La precarietà di un’adolescenza vissuta con rabbia, la disgregazione dell’ambiente familiare, la denuncia, le tensioni emotive forti, le botte e un padre negativo e malvoluto sono gli ingredienti di una trama disturbante da thriller, che intende portare alla coscienza del pubblico un tema scottante senza pregiudizi: la violenza tra le mura domestiche. Il film vuole “raccontare la violenza, soprattutto quella psicologica, e mostrarne le ferite profonde che segnano l’infanzia, per sempre” ha dichiarato Costabile. Il 16 dicembre i membri dell’Accademy redigeranno una lista di 15 film internazionali, presentati da vari paesi nel mondo, da cui ricaveranno un’unica lista con le cinque nomination finali che sarà presentata il 22 gennaio, quasi due mesi prima della cerimonia di premiazione che si svolgerà il 16 marzo. Da calabresi non ci resta che sperare che “Familia” sia uno dei cinque titoli che si contenderanno l’ambita statuetta. Giuseppe Citrigno, presidente Anec Calabria ed ex presidente di Calabria Film Commission, si è detto inorgoglito per quest’importante traguardo raggiunto dal giovane cineasta, del quale apprezza le grandi qualità artistiche e sul quale ha scommesso fin dal primo momento. “Con Francesco si è instaurato un rapporto sincero di stima e di amicizia che continua nel tempo. La prova è che ogni suo film passa sempre dal Cinema Citrigno”… Ho visto giusto e Francesco porterà il nome dell’Italia al premio cinematografico più prestigioso del mondo. A lui vanno i miei complimenti e l’augurio di arrivare sempre più vicino alla fatidica statuetta”, ha detto Citrigno.