Unical, inaugurati il Museo di Zoologia e il Museo di Mineralogia e petrografia

È come fare un viaggio nella natura trovandosi in un battito di ciglia in una foresta misteriosa, un bosco ombroso o nelle profondità del mare. Tutto ad un palmo di naso. Preparatevi allo stupore, ad occhi sgranati al cospetto di specie animali mai viste così da vicino o che non pensavamo neppure che potessero esistere. Ospitano centinaia di pezzi, raccolte uniche per interesse storico e scientifico. Chi arriva al cubo 14 B dell’Università della Calabria può oggi immergersi, con una semplice passeggiata, in un mondo alla scoperta delle meraviglie della natura. Il Sistema museale dell’Unical si è arricchito di due nuove strutture: sono state inaugurate questa mattina il Museo di Zoologia, completamente rinnovato e trasferito in una nuova sede, e il Museo di Mineralogia e petrografia. Un viaggio nella biodiversità, tra ambienti reali e virtuali, con percorsi interattivi, realtà aumentata e una camera immersiva che proiettano il visitatore nei sistemi Acqua, Terra e Aria. La fauna calabrese si affianca a specie esotiche, offrendo uno sguardo unico sulla straordinaria ricchezza della vita animale. Chi, come me, ha avuto il privilegio di visitare il museo quasi in anteprima, si può dire, pochi minuti prima del rituale del taglio del nastro, non può che essere pago dell’esperienza. Scattare foto in una dimensione quasi intima non ha prezzo. Dal lupo alle tartarughe, per passare a centinaia di specie di uccelli. C’è tutto un mondo da scrutare con gli occhi e da scoprire grazie alle tecnologie digitali.  

Mesi di progettazione e di lavoro. Sul tavolo un investimento di oltre un milione di euro. “Un impegno che testimonia la volontà dell’Unical di mettere la scienza e la cultura al centro della vita del campus e del territorio, offrendo agli studenti universitari, ai cittadini e alle scuole un luogo dove la conoscenza diventa esperienza viva e appassionante”, le parole del rettore Leone. Con l’inaugurazione di questa mattina tutti i musei scientifici del Campus si trovano riuniti nello stesso luogo: nel Cubo 14B si trovano il museo di Paleontologia, di Zoologia, di Mineralogia e petrografia, ai piedi il Giardino geologico e, di fronte, l’Orto botanico. “Sono già 18mila i visitatori annuali, ora il valore della visita aumenta enormemente, quindi questi 18mila secondo me in pochi anni raddoppieranno”, ha sottolineato il rettore, che ha poi rivelato: “Contestualmente stiamo lavorando ad un accordo di collaborazione per la creazione di una rete museale tra Cosenza, Rende e università, proprio perché riteniamo che fare rete possa essere positivo per tutti”. Il museo di zoologia ha da oggi un volto nuovo, arricchito da strumenti e collezioni che parlano di conoscenza e passione. Contenuti multimediali, percorsi immersivi guideranno i visitatori in un viaggio inedito tra stage e habitat che popolano il nostro territorio e non solo. Il museo si trasforma e diventa un’esperienza dinamica. Centinaia di esemplari esposti, dicevamo, la famiglia Scalercio, presente alla cerimonia, ha donato al museo una collezione straordinaria di 800 esemplari di uccelli e mammiferi sia autoctoni che esotici. Pochi gradini più su.

Bastano una manciata i passi per giungere al Museo di Mineralogia e petrografia che ci porta nel cuore della geologia e della cristallografia, con oltre 2.000 esemplari di minerali e rocce provenienti da tutto il mondo, con particolare attenzione alle aree minerarie calabresi. Accanto all’esposizione delle principali famiglie mineralogiche, con il supporto di strumenti multimediali, i visitatori intraprenderanno un viaggio affascinante nell’universo dei cristalli e delle rocce.  Grazie all’uso di visori per la realtà virtuale ci si può immergere in un ambiente affascinante. Un grande ledwall guiderà i visitatori in un viaggio spettacolare dall’origine dell’universo fino al cuore di un cristallo. Ogni spazio è arricchito da materiale didattico multimediale e dotato di microscopi per lo svolgimento di attività laboratoriale. La cerimonia del duplice taglio del nastro è stata preceduta dalla conferenza stampa a cui hanno partecipato il rettore Nicola Leone, il presidente del Consiglio scientifico del Simu, Fabio Bruno, Teresa Bonacci e Andrea Bloise, referenti dei due nuovi musei, Giuseppe Passarino, direttore del Dibest, Mauro Francesco La Russa, direttore neoeletto che subentrerà a novembre e Fabrizio Sudano, direttore della Direzione regionale musei del Ministero della Cultura.