Spettacoli
Cinema: specchio di una realtà eclettica

Tra le pellicole di recente produzione ci sono “Sandokan” e i documentari “Brunori Sas – Il tempo delle noci” e “Rino Gaetano, sempre più blu” girati in Calabria
Biennale del Cinema 2025
La Mostra del Cinema di Venezia di quest’anno è stata la vetrina internazionale di nuovi film che trattano temi variegati e fortemente attuali: dalla guerra ai legami familiari, dal lavoro alla giustizia, dalla salute alla religione. Due titoli, in particolare, mostrano il crudo realismo dei conflitti che generano solo odio e mietono tante vite umane: “La voce di Hind Rajab” di Kaouther Ben Hania, che parla dell’omicidio di una bambina di nome Hind Rajab in una Gaza diventata, ormai, un inferno a cielo aperto in cui non c’è più rispetto per i diritti civili e dove la diplomazia continua a fallire, e “A House of Dynamite” di Kathryn Bigelow, che affronta il pericolo di un conflitto nucleare tra l’America e un nemico in apparenza ignoto. Sul red carpet della città lagunare hanno sfilato anche attori, che hanno recitato in pellicole incentrate sui rapporti familiari. Basti pensare a “Father Mother Sister Brother” di Jim Jarmusch che presenta tre storie parallele basate sulla complessità dei legami tra figli, genitori e fratelli, e sull’idea di appartenenza ad un ambiente domestico. In altre due opere, invece, emerge il tema della difficoltà del mondo del lavoro. Stiamo parlando di “À pied d’oeuvre” e di “No Other Choice”. Il primo, che reca la firma di Valérie Donzelli, parla di un fotografo che abbandona la sua mansione per intraprendere la carriera di scrittore, in una società occidentale che svilisce l’impegno intellettuale e colpisce chi vive in povertà. Il secondo, diretto da Park Chan-wook, la dice lunga sulla precarietà occupazionale, sulla complessità di trovare impiego dopo vari colloqui, e sulla forza che bisogna avere per dare una svolta alla propria vita, reinventandosi e creandosi un’attività autonoma. Paolo Sorrentino dimostra ancora la sua bravura alla regia con il film “La Grazia”, in cui l’immaginario Presidente della Repubblica, Mariano De Santis, è chiamato a prendere delle decisioni importanti: concedere la grazia ad una donna che ha ucciso il consorte che la malmenava, e graziare un uomo che ha tolto la vita alla moglie affetta da Alzheimer. Inevitabile il riferimento all’argomento scottante e attuale dell’eutanasia, che divide politica e religione. La falsa illusione di poter perseguire la felicità, dedicando anima e corpo solo alla carriera cinematografica, è al centro del film “Jay Kelly” di Noah Baumbach. Un meraviglioso George Clooney si rende conto del vuoto che sta dietro la vita delle celebrità, e del bisogno di ridare il giusto peso agli affetti personali. Il “Frankenstein” di Guillermo del Toro ripesca il celebre mito del mostro nato dalla penna di Mary Shelley, dando però più spazio allo scienziato creatore dall’animo tormentato, e stimolando una riflessione sul confine tra umano e divino. Leonardo Di Costanzo dirige “Elisa”, la storia di una quarantenne incarcerata per aver ucciso la sorella. Uno psichiatra sottopone la donna ad analisi psicologiche, per far luce sui meccanismi che sottostanno al funzionamento della sua mente, al fine di comprendere i motivi del folle gesto da lei compiuto e per poterla inserire in un programma di recupero.

Film Fantasy
Anche il genere fantascientifico si impone all’attenzione del pubblico con pellicole, che ripropongono personaggi ampiamente conosciuti e amati specialmente dai giovani. “I Fantastici quattro – Gli inizi” di Matt Shakman riporta sul grande schermo i quattro supereroi dotati di straordinari superpoteri, messi a disposizione per il bene dell’umanità. Dopo aver sconfitto altri esseri del male, questi fuorilegge devono ora affrontare un’altra dura prova legata alla minaccia di distruzione della terra da parte di Galactus, il Divoratore di Mondi. Nella trama principale si inserisce una sottotrama: la maternità di una paladina e le paure legate ai poteri che il nascituro potrebbe avere, in quanto figlio di due esseri prodigiosi. Siamo negli anni Sessanta, un periodo di tempo caratterizzato dall’entusiasmo per le ricerche nello spazio, e dall’immagine di un’America dipinta come luogo retto ed eccezionale che cela disuguaglianze e discriminazioni. Il film tratta temi caldi come la famiglia, la comunità, il sacrificio e la solidarietà. Chris Miller ripropone una versione moderna dei “Puffi”, i piccoli personaggi immaginari nati dall’ingegno creativo del fumettista Peyo. Gli ometti blu hanno un nome e un talento, ad eccezione di uno di loro che continua ad essere “senza nome”. Quest’ultimo si imbatte in un libro magico che gli conferisce dei poteri, con cui cercherà di salvare Grande Puffo fatto prigioniero da Rasamella, il fratello più cattivo dello storico Gargamella. Avrà come aiutante Puffetta, che emerge come donna coraggiosa e tenace. Nella storia ci sono tanti riferimenti ai tempi moderni, con le mail, linkedin e i meeting aziendali. I temi trattati vanno dall’amicizia al legame tra fratelli, dall’incertezza sulla propria identità ai segreti mai rivelati, oltre che alla precarietà lavorativa. La pellicola risveglierà momenti di nostalgia in chi è cresciuto guardando il cartone animato, privo della tecnologia odierna ma fonte di divertimento e di spensieratezza. La trama lineare e semplice, accompagnata da ambientazioni colorate e musiche orecchiabili, è fatta per i più piccoli e per le loro famiglie. L’universo DCU sforna il primo di una serie di film sul supereroe per antonomasia, “Superman”, contenente elementi classici ma anche moderni. Clark Kent, alias Superman, si è messo di traverso per bloccare un guerra tra due nazioni: gli Stati Uniti e un paese da sempre alleato dell’America. In quest’incidente geopolitico succede qualcosa di inaspettato: l’uomo d’acciaio è sconfitto da un metaumano proveniente dalla nazione avversaria del colosso americano. Superman trova rifugio in Antartide, dove riceve aiuto dal cane Krypto, dotato anche lui di poteri, mentre impara ad equilibrare le sue origini kryptoniane e la sua parte umana, oltre a dover difendere il pianeta dal perfido magnate Lex Luthor. Il film si interroga sulla manipolazione dei conflitti militari, sulla distorsione di internet, sulla condizione degli immigrati, sul peso dei miliardari nella politica americana, sulla crisi di identità e sul voler fare il bene. Pellicola colorata a metà tra stile serio, tragico e buffo.

Serie tv
Non può certamente mancare il cinema cattolico con la serie tv “The Chosen” del regista Dallas Jenkins. Questo sceneggiato è diventato in poco tempo un fenomeno di costume, capace di attrarre l’attenzione di credenti e non. Realizzato grazie alle libere donazioni delle persone (crowfunding), intende far conoscere la vita di Gesù in una prospettiva più terrena, descrivendo i suoi gesti e la sua attitudine all’amore per il prossimo, ma anche la gioia che trasmette agli altri nella quotidianità di tutti i giorni. La quinta stagione, disponibile su Prime Video e sull’applicazione “The Chosen”, si concentra sugli eventi della Settimana Santa e prosegue il racconto evangelico fino alla crocifissione, che sarà trattata nella sesta stagione girata in parte a Matera. Nella narrazione il divino si fa realmente carne e vive tra la gente. Il pubblico può avere un incontro vero e plausibile con Gesù, seguendo il punto di vista dei discepoli e di tutti coloro che sono entrati in contatto con lui. Ciò che voleva il regista era rendere il racconto plausibile e coerente con il messaggio di Dio, che ispira speranza e che racchiude l’insegnamento nei valori più nobili.

La Calabria alla Festa del Cinema di Roma
La Calabria si conferma un set cinematografico d’eccellenza. Oltre al Monaco che vinse l’Apocalisse, candidato ai prossimi premi Oscar, altre pellicole sono state girate in parte in Calabria con il sostegno di Calabria Film Commission. Tra queste vi è lo sceneggiato televisivo “Sandokan”, in autunno su Rai 1, prodotto da Lux Vide in collaborazione con Rai Fiction e con protagonista l’attore turco Can Yaman. Le location calabresi scelte per le riprese della storia della tigre di Mompracem, nata dalla penna di Emilio Salgari, includono i dintorni di Lamezia Terme, Tropea, Capo Vaticano e i laghi di Gizzeria. A questa produzione si aggiungono due documentari prodotti sempre nella nostra regione: “Brunori Sas – Il tempo delle noci”, che ripercorre la vita e la carriera artistica del cantautore cosentino Dario Brunori, e “Rino Gaetano, sempre più blu” incentrato sulla figura del cantante crotonese Rino Gaetano, a cinquant’anni dall’uscita della storica hit “Ma il cielo è sempre più blu”. I tre titoli saranno presentati alla Festa del Cinema di Roma che inizierà il 15 ottobre.
