Chiesa
Agostiniani: si è chiuso il Capitolo generale con focus su riforme, vocazioni, missione e sinodalità

“Creare un clima di carità fraterna è una delle responsabilità più preziose del priore: aiuta la vita dell’Ordine in ogni parte del mondo”. Padre Joseph Farrell ha accolto così la sua elezione a nuovo priore generale dell’Ordine di Sant’Agostino, avvenuta il 12 settembre nel corso del 188° Capitolo generale ordinario, celebrato a Roma dall’1 al 18 settembre. I lavori si sono svolti tra l’Augustinianum e il Collegio Internazionale Santa Monica, con la partecipazione di religiosi provenienti da tutti i continenti. “Siamo chiamati a ricominciare dall’essenziale – ha aggiunto -: la fraternità vissuta, l’ascolto reciproco, il Vangelo che si fa vita comunitaria”. Nel suo intervento, Farrell ha ringraziato il predecessore, padre Alejandro Moral Antón: “Mi ha insegnato il valore della pazienza, dell’ascolto e della decisione”. La sua elezione è stata accolta da un lungo applauso, segno di unità e fiducia in un cammino condiviso.
Riforme e nuove prospettive. Tra i punti centrali del Capitolo, l’adozione di una Ratio economica condivisa, volta a rafforzare trasparenza, solidarietà e corresponsabilità nella gestione dei beni comuni. I capitolari hanno approvato l’istituzione di una commissione per la revisione delle strutture governative e intermedie dell’Ordine, con l’obiettivo di migliorare collegialità, efficienza e rappresentanza geografica.
È stata rilanciata l’attività dell’Istituto di spiritualità agostiniana e si è dato mandato per elaborare un nuovo percorso formativo integrato, con la costituzione di un’équipe internazionale per la formazione dei formatori. Tra le proposte approvate, anche il rafforzamento delle reti di accoglienza, il sostegno alle comunità in contesti di guerra e crisi sociale e l’ampliamento della collaborazione tra circoscrizioni.
“Alcune delle nostre strutture – ha osservato Farrell – non rispondono più alle esigenze attuali. Serve il coraggio di ripensarle alla luce del Vangelo e della realtà”.
Vocazioni, sinodalità, missione. Il tema vocazionale è stato uno dei più discussi. In molte aree del mondo, in particolare Africa, Asia e America Latina, si registra un aumento significativo di giovani che si avvicinano alla vita consacrata agostiniana. In Europa e Nord America emergono segnali nuovi, che chiedono attenzione e cura.
Il Capitolo ha approvato la creazione di una piattaforma internazionale per la raccolta e lo scambio di esperienze vocazionali e l’elaborazione di strumenti comuni per il discernimento iniziale.
Sul piano pastorale e missionario, i religiosi hanno confermato l’impegno a operare nei contesti più fragili, nelle periferie urbane e culturali, riaffermando il valore dell’interiorità come chiave dell’annuncio. Ampio consenso ha ricevuto la mozione che chiede di promuovere la sinodalità a livello locale, circoscrizionale e interregionale, anche attraverso spazi di corresponsabilità reale per i laici e per le consorelle.
Il Papa agostiniano. Il Capitolo si è aperto con la celebrazione presieduta da Papa Leone XIV, nella basilica romana di Sant’Agostino. “Vivete questi giorni in uno sforzo sincero di comunicare e di comprendere – ha detto – e fatelo come risposta generosa al dono grande e unico, di luce e di grazia, che il Padre dei Cieli vi fa convocandovi qui, proprio voi, per il bene di tutti”. Il Pontefice ha indicato tre atteggiamenti fondamentali per il discernimento: ascolto, umiltà e unità. E ha aggiunto: “Nessuno pensi di avere da sé tutte le risposte. Ciascuno condivida con apertura ciò che ha”.
L’incontro finale con il Papa ha rinsaldato il legame tra il Santo Padre e l’Ordine, ricordando l’origine agostiniana dello stesso Pontefice e il suo invito a “camminare insieme, senza nostalgie né scorciatoie”.
La dichiarazione conclusiva del Capitolo, approvata per acclamazione, ha rilanciato l’impegno a vivere la comunione “non come concetto astratto, ma come stile di vita evangelico”. È stata inoltre redatta una lettera da inviare al Papa con la richiesta di proclamare san Tommaso da Villanova Dottore della Chiesa. Commosso e partecipato il ricordo di padre Szymon Jankowski, scomparso durante il Capitolo: “Ha servito fino alla fine con fedeltà – ha detto Farrell -. Continuerà a camminare con noi”. La conclusione si è svolta con l’eucaristia nella basilica di Sant’Agostino e il canto del Salve Regina.