Territorio
Fiumefreddo. Il borgo ora è città slow

Fiumefreddo Bruzio entra nella rete internazionale Cittaslow e diventa, dunque, “Città del buon vivere”. Lo scorso 2 settembre, presso la sala Consiliare nel cuore dello splendido borgo fiumefreddese il Vicesindaco, Vincenzo Aloise e il Consigliere Comunale, Vincenzo Iorio Gnisci hanno ricevuto la bandiera e il diploma Cittaslow dalle mani di Luca Della Bitta, Coordinatore di Cittaslow Italia. Proprio Della Bitta ha voluto ricordare, nell’occasione, i tre pilastri per costruire una vera Cittaslow: la qualità delle idee e dei progetti, il coraggio di scegliere una direzione “slow”, con senso del limite ed una comunità coesa e pronta a costruire il proprio futuro. Presenti all’evento, inoltre, Marco Moglia, Sindaco di Borgo Val Di Taro (Parma), e Vice Presidente di Città Slow, Stefano Giaquinto, Sindaco di Caiazzo (Caserta), Referente Città Slow nel Meridione e Pier Giorgio Oliveti Segretario Nazionale Città Slow. Il riconoscimento, ottenuto lo scorso giugno, è un importantissimo traguardo per il comune cosentino guidato dal sindaco Rosario Fortunato Barone, che ha guadagnato la prestigiosa certificazione raggiungendo un punteggio di 53,10% sufficiente per essere accolto nel circuito internazionale. Qualche giorno fa l’ufficialità da parte del Presidente Internazionale Mauro Migliorini che ha sancito l’ingresso di Fiumefreddo tra le oltre 300 città aderenti in 33 diversi Paesi del Mondo.
“Entriamo in una rete che valorizza la lentezza come scelta consapevole – dichiarano gli amministratori. Una lentezza che è visione di progresso: più umano, giusto e vicino al territorio”. Pier Giorgio Oliveti, segretario generale di Cittaslow, evidenzia il grande risultato raggiunto affermando che “Cittaslow significa costruire un futuro positivo, di comunità, pace e sostenibilità quotidiana. E’ possibile immaginare un futuro di qualità, anche in tempi di crisi”.
Fondata nel 1999, la rete Cittaslow, ha la mission di promuovere un modello di sviluppo alternativi e sostenibile che tuteli l’ambiente, il consumo responsabile e la valorizzazione delle tradizioni locali. Un modus operandi che l’amministrazione fiumefreddese porta avanti con orgoglio ormai da anni. Tra i requisiti previsti per l’adesione alla rete emerge la mobilità dolce, la partecipazione civica, l’inclusione sociale e la salvaguardia del paesaggio. Presto, nel borgo perla del tirreno cosentino, saranno organizzati eventi e collaborazioni con altre realtà della rete che renderanno Fiumefreddo Bruzio un simbolo di attrattività turistica senza eguali grazie ad una progettualità condivisa che spinga, inoltre, ad una partecipazione attiva della comunità.