Territorio
Maria Donato (Acli Cosenza), vi presento la Carovana della pace
Intervista della presidente provinciale delle ACLI a Parola di Vita sulla iniziativa in corso nel territorio cosentino
“La pace parte dal lavoro, si costruisce dal basso, non è un problema solo politico ma culturale. Nel momento storico che stiamo vivendo, è necessario sensibilizzare la comunità civile affinché tutti diveniamo operatori di pace nel concreto quotidiano. Infatti l’iniziativa promossa dalle Acli nazionali col patrocinio dell’Ufficio Nazionale problemi Sociali e Lavoro della CEI, Rete Pace e Disarmo, Fondazione PerugiAssisi, vuol presentare piccole realtà lavorative con forte valenza sociale”.
Carovana della pace. Quanto è attuale in questo tempo di guerra?
In un tempo di guerre che si estendono a macchia d’olio e rendono questa epoca incerta e piena di sofferenze, l’iniziativa “Peace at Work” delle Acli, una Carovana itinerante che da settembre a dicembre attraverserà tutto il paese dal sud a nord, è quanto mai attuale. Portare nei luoghi della quotidianità un messaggio concreto di disarmo, giustizia sociale e nonviolenza attiva corrisponde alla domanda di formazione delle coscienze. La Pace si costruisce del basso e noi, oggi, vogliamo fare la nostra parte.
Le Acli in primo piano. È un segno importante. Quale l’auspicio?
La Carovana terminerà il suo percorso con una tappa extra a Strasburgo dove i nostri rappresentanti Nazionali consegneranno alle Istituzioni Europee un appello per rilanciare, a partire dal lavoro, una nuova stagione di cooperazione e sicurezza comune, ispirata allo spirito di Helsinki. L’auspicio è che la nostra voce insieme a quella di tante organizzazioni, associazioni e movimenti sia ascoltata. Non possiamo perdere la Speranza, anzi in questo anno Giubilare dobbiamo coltivarla, nutrirla di gesti concreti perché dobbiamo imparare a ‘vincere la pace’, non a vincere la guerra.
Come vengono coinvolti i territori nella vostra iniziativa e perché è importante agire dal basso?
La Carovana della Pace ci ricorda che “pace e lavoro camminano insieme”. Il diritto al lavoro e il diritto alla pace sono due diritti fondamentali interdipendenti “non c’è pace senza lavoro” e “non c’è lavoro senza pace”. Quindi noi partiamo dai luoghi di lavoro. Visiteremo, nelle 60 province che hanno aderito, fabbriche, scuole, comunità socio-educative e tutti quei luoghi dove quotidianamente, con fatica, si costruisce la Pace. Il lavoro crea sicurezza, le bombe la distruggono. E’ necessario partire dal basso per smuovere le coscienze, perché solo dal basso si può creare una cultura di Pace. Abbiamo tutti il dovere di essere operatori di Pace nel nostro piccolo: nelle famiglie, nelle realtà lavorative e nelle aggregazioni sociali. Solo così potremo sperare in un mondo senza guerre.
L’iniziativa prevede anche la visita ad opere segno. Come a dire, il messaggio si nutre dell’esperienza?
Certamente visitare le realtà dove la Pace si costruisce con il lavoro è un segno concreto. Le Acli Provinciali di Cosenza porteranno la Carovana a Belvedere Marittimo, nel Laboratorio delle antiche tradizioni “Saperi & Sapori”, dove i ragazzi della Comunità socio-educativa “Lo Scoiattolo” vengono formati ed avviati al lavoro. Un’opportunità per affrancarsi dal disagio sociale in cui hanno vissuto. Poi visiteremo la Sartoria Sociale “Mettiamoci un Punto” a Santa Domenica Talao, nata dall’idea del Coordinamento Donne Acli Calabria in collaborazione con Le Acli Colf e la Fap Acli. Nel laboratorio sarte e ricamatrici di esperienza formano donne vittime di violenza domestica che vogliono liberarsi dalla dipendenza economica che spesso le soggioga. Inoltre, le volontarie realizzano manufatti il cui ricavato viene devoluto per aiutare concretamente le vittime. “Donne che aiutano Donne”. Abbiamo voluto valorizzare esempi concreti in cui il lavoro costituisce anche un’opportunità per recuperare la propria dignità.
