Chiesa
Leone XIV: “Mediterraneo sia culla di vita e non tomba di morti”

Lo ha detto il pontefice ai membri del Consiglio dei Giovani del Mediterraneo
“So che venite da vari Paesi, lingue e culture diverse, ma siete accomunati da un unico grande desiderio: la convivenza pacifica dei popoli, specialmente di quelli che abitano nel Mediterraneo”. È il saluto del Papa ai membri del Consiglio dei Giovani del Mediterraneo, accompagnati dal segretario generale della Cei, mons. Giuseppe Baturi, e ricevuti oggi in udienza. “A questo desiderio state dando corpo e anima con il vostro impegno e numerosi progetti, sia nei vostri territori e con le vostre comunità, sia a livello europeo, in dialogo con le istituzioni ecclesiali, sociali e politiche”, l’omaggio di Papa Francesco: “Vi ringrazio per quello che fate: siete una dimostrazione che il dialogo è possibile, che è fonte di ricchezza e non motivo di contrapposizione, che l’altro è sempre un fratello e mai un estraneo o un nemico”. Poi il riferimento agli incontri di Bari nel 2020 e di Firenze nel 2022, promossi dalla Chiesa italiana e definiti dal Pontefice “momenti chiave” di questo percorso, che ha riunito i vescovi di alcuni Paesi dell’area mediterranea “nella consapevolezza che il Mare Nostrum può e deve essere luogo di incontro, crocevia di fraternità, culla di vita e non tomba dei morti”. “Auguro che queste esperienze promosse dalla Chiesa in Italia possano continuare come segni di speranza”, l’auspicio del Papa