Il Papa: “tutti i popoli hanno diritto a vivere nelle proprie terre”

Leone XIV ha incontrato un gruppo dei rifugiati di Chagos. “Nessuno può essere costretto a un esilio forzato”

“Tutti i popoli, anche i più piccoli e i più deboli, devono essere rispettati dai potenti nella loro identità e nei loro diritti, in particolare il diritto di vivere nelle proprie terre; e nessuno può costringerli a un esilio forzato”. Lo ha affermato questa mattina Papa Leone XIV rivolgendosi ad una delegazione del Gruppo dei rifugiati di Chagos ricevuto in udienza nella sale dei Papi del Palazzo Apostolico.
Rivolgendosi in francese ai presenti, il Pontefice ha ribadito l’incoraggiamento di Papa Francesco “che avete incontrato nel giugno 2023”. “Due anni dopo, sono lieto che la vostra causa abbia ottenuto un successo significativo” considerando che l’arcipelago di Chagos è stato restituito recentemente alla Repubblica di Mauritius attraverso la firma di un trattato. “Un passo significativo verso il vostro ritorno a casa”, l’ha definito il Papa che ha voluto ringraziare tutte le persone delle parti coinvolte che, “aprendo il loro cuore, hanno compreso la sofferenza del vostro popolo e sono giunte a questo accordo”. “Sono lieto  – ha aggiunto – che il dialogo e il rispetto delle decisioni del diritto internazionale, come aveva auspicato il mio predecessore al ritorno dal suo viaggio a Mauritius, siano finalmente riusciti a riparare una grave ingiustizia”. Per Leone XIV si tratta di “un segnale incoraggiante” che “ha una forza simbolica sulla scena internazionale”. Il Pontefice ha poi espresso “l’auspicio che le autorità di Mauritius, e anche la comunità internazionale, si impegnino affinché il vostro ritorno, dopo 60 anni, avvenga nelle migliori condizioni possibili”. “La Chiesa locale – ha assicurato. non mancherà di offrire il suo contributo, soprattutto spirituale, come ha sempre fatto nei momenti di prova”. “Questi anni di esilio hanno causato molta sofferenza tra voi”, ha riconosciuto Leone XIV: “Avete conosciuto povertà, disprezzo ed esclusione. Possa il Signore, in vista di un futuro migliore, guarire le vostre ferite e concedervi la grazia del perdono per coloro che vi hanno fatto del male. Vi invito a guardare risolutamente al futuro”.

Alberto Baviera – Sir