Luigi Risuleo e la sua arte per amore di sant’Umile da Bisignano

Un giovane bisignanese ha realizzato la nuova statua del Santo. La presentazione e benedizione il prossimo 21 agosto all’inizio delle celebrazioni in onore del Patrono

Il 21 agosto, a Bisignano, verrà presentata e benedetta una nuova statua di sant’Umile. Abbiamo intervistato l’autore dell’opera, il giovanissimo Luigi Risuleo.

Luigi, anzitutto ti presenti ai nostri lettori. Qual è il tuo lavoro e la tua specialità artistica?
Mi chiamo Luigi Risuleo, sono nato ad Acri il 6 giugno 1998 e fin da piccolo ho nutrito una profonda passione per l’arte e la musica. Dopo aver frequentato il Liceo Artistico di Luzzi, con indirizzo in arredamento e design , ho intrapreso un percorso da autodidatta nella modellazione dell’argilla e nella ceramica — discipline non presenti nel mio percorso scolastico, ma che ho abbracciato con dedizione e continua ricerca.
Nel 2021 ho fondato “a Regola d’Arte” , la mia prima attività artistica, dedicata alla lavorazione della ceramica, delle maioliche, alla creazione di madreforme e stampi in gesso. Le mie opere nascono da un profondo legame con la tradizione e la spiritualità: per devozione ho realizzato piccoli magneti scolpiti in basso rilievo dedicati al Venerdì Santo, da cui è nata l’idea di creare una statua duratura, capace di lasciare una traccia nel tempo.
Oltre alla ceramica, porto avanti un altro grande amore: la musica popolare calabrese. Suono diversi strumenti tradizionali, tutti appresi in modo completamente autodidatta, come espressione viva della mia identità culturale e territoriale.
La mia arte è un incontro tra radici, spiritualità e manualità, dove ogni gesto racconta una storia antica che continua a evolversi.

Una nuova statua di Sant’Umile a beneficio della comunità. Quali le caratteristiche dell’opera?
L’opera di Sant’Umile, realizzata da me, è nata da una profonda devozione personale.
Grazie alla guida spirituale, a gloria di Dio, sono stato incoraggiato a far emergere un talento che non sapevo di avere: quello di cimentarmi nella scultura.
L’opera, alta 143 cm, rappresenta Sant’Umile in un gesto di vita quotidiana.
In questa mia prima opera ho cercato di rappresentare per quanto più possibile il volto del Santo, dipinto su tela e custodito nella cella del suo Beato transito.
L’opera è stata completata nell’arco di un anno, riprendendola più volte secondo l’Ispirazione.

Presentare e benedire un’immagine sacra significa testimoniare la propria fede. Quanto incide questo nel tuo percorso e quale il messaggio che vuoi dare?
Il mio desiderio, che consegno a voi tutti, è quello che sentiate nel cuore una rinnovata devozione al Santo attraverso questa statua, e che diventi simbolo potente di preghiera a Dio e alla Madonna delle Grazie, di cui il Santo era tanto devoto.