Unical. Cresce l’occupazione tra i giovani laureati in Ateneo

Dati Censis anche sull’occupazione al Sud

Il percorso di crescita dell’Università della Calabria, già riconosciuto in termini di qualità della didattica, della ricerca e dei servizi con la conferma al primo posto nella classifica Censis per il secondo anno consecutivo, si riflette anche negli esiti occupazionali dei suoi laureati. Secondo i dati 2024 del Consorzio AlmaLaurea, il tasso di occupazione a un anno dalla laurea magistrale è aumentato del 12% rispetto al 2019. Nel medesimo periodo, la media nazionale riferita ai laureati in tutti atenei italiani è cresciuta dell’8%, a un ritmo molto inferiore rispetto a quello dell’Università della Calabria. L’Ateneo si conferma quindi tra le realtà più dinamiche nel favorire l’ingresso nel mondo del lavoro.

Anche gli esiti a medio termine confermano questo andamento: nel 2024, il tasso di occupazione a tre anni dalla laurea si attesta all’82% (+10% rispetto al 2019).

Nel confronto con tutte le altre “Grandi università” italiane individuate da AlmaLaurea, l’Unical si posiziona tra le migliori cinque sia per il tasso di crescita occupazionale a un anno dalla laurea che per quello a tre anni. Il dato più lusinghiero, però, riguarda il medio-lungo periodo: a cinque anni dalla laurea, infatti, l’Ateneo risulta al primo posto assoluto per incremento occupazionale nel quinquennio.

Questo risultato è ancora più significativo se si considera che l’Università della Calabria è un ateneo generalista, con un’ampia offerta formativa che include anche ambiti disciplinari che, per caratteristiche strutturali del mercato del lavoro, presentano tassi occupazionali mediamente più bassi. Atenei focalizzati su settori specifici come l’ingegneria o le professioni sanitarie, al contrario, possono contare su medie occupazionali più elevate per la natura stessa delle professioni di riferimento.