Diocesi
“Maria ci insegna a essere visionari”, ella “ha cantato la rivoluzione del Magnificat”

In Cattedrale la solenne celebrazione eucaristica nel giorno della festa della Madonna del Pilerio
“Maria ci insegna a essere visionari. Nel clima politico e religioso del suo tempo ha cantato la canzone più rivoluzionaria e più bella del mondo quando dice ‘ha spiegato la potenza del suo braccio, ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore'”. È un passaggio dell’omelia pronunciata da mons. Giovanni Checchinato, arcivescovo di Cosenza – Bisignano, nel corso della Messa nel giorno in cui Cosenza ha celebrato la Madonna del Pilerio. Maria ha incarnato il vangelo, può dirsi parafrasando la meditazione del Vescovo. Per la solenne concelebrazione, giunta al termine del settenario in onore di Maria del Pilerio, la presenza del consigliere comunale Francesco Turco, delegato ai rapporti con le Chiese. Tante le consacrate presenti in Cattedrale. La chiesa madre bruzia, fin dalle prime ore del giorno, ha visto un continuo pellegrinaggio di fedeli, che hanno inteso sostare prevalentemente nella cappella della Madonna del Pilerio, per l’occasione vestita a festa.
Spesso “pensiamo che i cambiamenti veri si realizzano con grande clamore e con evidenza assoluta. Eppure il cambiamento, come dice il profeta Michea, non avverrà a Gerusalemme, ma a Betlemme, non al centro dell’attenzione di tutti, ma in una periferia”. In Maria, appunto, l’umile cancella di Nazareth che, per riprendere un passaggio generale dell’omelia, ha assunto “il coraggio e la temerarietà di parlare con un linguaggio nuovo, quello del Vangelo”.