Al Sant’Anselmo un corso di formazione per responsabili degli uffici liturgici

Dal 17 al 20 novembre il Pontificio Istituto Liturgico di Sant’Anselmo a Roma promuove un corso internazionale per responsabili diocesani e nazionali. Obiettivo: consolidare buone prassi, formare il clero e gli operatori, valorizzare la bellezza della liturgia come via di comunione, evangelizzazione e incontro con Dio

La Costituzione Apostolica Veritatis Gaudium affida alle facoltà ecclesiastiche il compito di coltivare e promuovere le discipline che servono alla missione della Chiesa, per considerare alla luce della Rivelazione i nuovi problemi che sorgono nel mondo contemporaneo. Raccomanda di preparare convenientemente laici e chierici ad affrontare i servizi ecclesiali a cui sono chiamati e di promuovere la formazione continua o permanente dei ministri della Chiesa, per favorire in ogni modo tutta l’opera di evangelizzazione.
Il Pontificio Istituto Liturgico di S. Anselmo a Roma, sollecitato da queste raccomandazioni e dai continui richiami dei pontefici alla formazione liturgica, organizza dal 17 al 20 novembre un corso internazionale per responsabili degli uffici liturgici diocesani e nazionali. Lo scopo è promuovere la pastorale liturgica, aiutare e sostenere nel loro servizio tutti coloro che si trovano ad affiancare i vescovi nel ministero di pastori.

La liturgia infatti non è mera esecuzione di riti e segni o canto ben eseguito di testi e orazioni. È un cammino di comunione con Dio, che ogni giorno svela nuove ricchezze a coloro che presiedono e a tutta l’assemblea, che prende parte alle celebrazioni.

I responsabili della liturgia nelle Diocesi o nelle Conferenze episcopali sono chiamati a formare il clero a una presidenza attenta e consapevole, che aiuta ogni presbitero a vivere in pienezza la propria vocazione di guida della preghiera. Offrono a tutti gli operatori della liturgia le competenze per una ministerialità che esprima la Chiesa come corpo, che in tutte le sue membra innalza al Signore la lode, la supplica e il ringraziamento con competenza e dedizione. In questo modo tutta la comunità riscopre lo stupore dell’incontro con Dio, che si manifesta attraverso i segni.

Pane, vino, acqua, olio: elementi semplici e quotidiani che Gesù e la Chiesa hanno scelto per esprimere la fede e che, valorizzati nella loro forza simbolica, esprimono ciò che si crede e si celebra.

Le parole e i gesti che li accompagnano affondano le radici nella Sacra Scrittura e nella Tradizione e diventano la via privilegiata della comunità per comprendere la fede e incontrare il Risorto. La pastorale liturgica, infatti, custodisce potenzialità di evangelizzazione che meritano di essere sperimentate e attuate.
Il corso di formazione prevede lezioni frontali, laboratori, sperimentazioni, per aiutare i partecipanti a consolidare buone prassi e individuare le possibilità celebrative previste nei libri liturgici, che rispondono alle raccomandazioni della Chiesa e alle reali esigenze delle parrocchie. In questo modo i frutti abbondanti raccolti nel Giubileo della speranza diventeranno semi che germogliano nell’azione pastorale. Si avvieranno nuovi processi di evangelizzazione, che traggono linfa dalla bellezza della liturgia e a cui vescovi e comunità daranno certamente seguito negli anni a venire.

Giuseppe Midili