Diocesi
Una celebrazione all’Unical per papa Francesco

Nella cappella universitaria la santa Messa in suffragio del pontefice defunto
Stamattina, presso la Cappella Universitaria dell’Università della Calabria, è stata celebrata una messa speciale in suffragio di Papa Francesco. L’iniziativa si inserisce in un più ampio contesto di commemorazioni che stanno avendo luogo in diverse diocesi italiane per ricordare nella preghiera una figura che ha segnato profondamente, non solo la storia della Chiesa, ma dell’intera umanità.
La celebrazione ha visto la partecipazione di numerosi studenti, docenti universitari e famiglie che hanno condiviso insieme un momento di riflessione sull’eredità spirituale lasciata dal Santo Padre, un uomo che ha sempre parlato al mondo con umiltà e determinazione promuovendo valori come l’attenzione verso i più vulnerabili, la pace e la fraternità universale.

L’eucarestia è stata presieduta dal parroco, padre Emanuele Sgarra, che nell’omelia ha invitato i presenti a sollevare lo sguardo e a guardare alla Pasqua, cuore del cristianesimo e della speranza cristiana, annuncio di vita e di rinascita: «Come ci ricorda la Parola di Dio, tutta la creazione geme come nelle doglie del parto. Ma non è un dolore fine a se’ stesso. È un dolore che annuncia la vita». In questo contesto di speranza e rinnovamento, padre Emanuele ha ricordato Papa Francesco come «un uomo coraggioso che è andato oltre ogni ideologia, che ha mostrato all’umanità il vero volto di Dio, che è Padre, insegnandoci a riconoscerlo anche nel volto dei fratelli.» Ha sottolineato ancora come Francesco, in un mondo segnato da divisioni, paure e indifferenza, abbia scelto di parlare il linguaggio del Vangelo con semplicità e radicalità, annunciando con speranza l’amore misericordioso di Dio.
Un Papa che con gesti concreti e parole incisive, ha ricordato alla Chiesa e al mondo l’urgenza della pace, della custodia del creato, della giustizia sociale. Ha denunciato l’indifferenza globale verso i poveri, i migranti, le vittime delle guerre e dell’ingiustizia, facendo del dialogo e dell’apertura il cuore della sua missione.
Il parroco ha concluso la celebrazione invitando l’assemblea a pregare per il Papa, chiedendo a Dio la grazia di diventare più umani, riconoscendo il Padre nel volto dei fratelli che soffrono, andando oltre l’anonimato, proprio come faceva Francesco.
La santa messa celebrata oggi all’Università della Calabria, oltre ad essere stata un momento di preghiera collettiva nel ricordo del Pontefice, ha rappresentato anche un invito a raccogliere il testimone che ci ha lasciato: vivere una fede che non si chiude nei riti, ma si fa prossimità, coraggio, testimonianza viva del Vangelo nel quotidiano. Un’occasione per rinnovare il messaggio di speranza e di amore che Francesco ha instancabilmente diffuso, lasciando un segno indelebile nel cuore dei fedeli.