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Lo sport che riparte dalla racchetta

Joe Lappano, presidente del Comitato regionale calabro FIT, racconta le attività sul territorio

Lo sport che riparte dalla racchetta

Siamo un mondo in grande fermento, sia in termini di tesserati, sia per la qualità di manifestazioni internazionali e locali, sia per la quantità di campionati a squadre sul territorio. Questo non è un semplice momento di transizione: il tennis e il padel stanno crescendo in tutta la loro potenza in Italia e in Calabria e per fortuna non si notano segnali di controtendenza”.

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In tempi di coronavirus e di ripartenza dopo un anno e mezzo difficile per lo sport, arriva una voce fuori dal coro che restituisce speranza a tutto il movimento. A parlare, Joe Lappano, presidente del Comitato Regionale calabro FIT, leader dinamico e appassionato in un settore che risponde favorevolmente grazie a un crescente numero di tesseramenti e a un’attività che sul territorio non si è mai fermata. “Il Politecnico di Torino – spiega – ha riconosciuto fin da subito tennis e padel come gli sport meno a rischio da praticare durante questo periodo di prolungata emergenza sanitaria. In questo modo siamo riusciti a impostare in sicurezza tutte le nostre attività, ovviamente nel rispetto di ogni Dpcm emanato. Siamo ripartiti di slancio da subito e come Federazione siamo riusciti nell’impresa di non bloccare i nostri campionati. Abbiamo scongiurato ogni cancellazione di eventi in calendario, se necessario spostando le date di inizio e fine di un torneo”. E continua: “In Calabria ci sono 89 circoli di tennis e 2500 tesserati agonisti a cui si aggiungono i 1100 tesserati non agonisti, che possono giocare nel circuito amatoriale, circuito che non si è fermato in quanto le manifestazioni in programma sono state riconosciute ‘di preminente interesse nazionale’. A tal proposito voglio ringraziare i nostri responsabili regionali Maurizio Costa, nella provincia di Reggio Calabria, e Umberto Franza, operante nelle altre province sul territorio, per il lavoro svolto. Per quanto riguarda il padel, invece, ci sono 40 strutture abilitate in Regione. Tra queste, 22 hanno già i campi al loro interno. Inoltre sono 103 le società già affiliate, insieme alle 15 in lista di attesa. La padel-mania ha portato al tesseramento di oltre 1000 persone soltanto negli ultimi due anni e penso di essere facile profeta nel dire che a breve questo sport avrà un numero di tesserati agonisti simile al tennis”.

Imponente anche il corpus di eventi sportivi che sta già vedendo e che vedrà protagonista la Calabria nelle prossime settimane. “Dal 1 giugno – racconta Lappano – si avrà un incremento notevole di manifestazioni sportive per l’alleggerimento delle regole nazionali anti-Covid. Il calendario, tuttavia, continuerà a essere approvato di mese in mese per evitare cambiamenti in corsa all’organizzazione di un evento. Questa domenica si disputerà la finale di Serie C maschile di tennis, partita che vedrà opposti il TC Garden di Locri al TC di Gioia Tauro. Nella Serie C femminile, invece, si è già imposto il TC Smash di Cosenza. La Serie D3 maschile di tennis partirà il 6 giugno, mentre la Serie D1 e D2 sono già in svolgimento. Per quanto riguarda la Serie D femminile si sono iscritte 22 squadre, per una competizione che si unisce alla Serie C già disputata da sei circoli sul territorio. Infine, a breve inizierà anche il campionato di Serie D di padel che vedrà protagoniste 19 squadre – nove in più rispetto al 2020 – e che si svilupperà in un paio di mesi. Chi chiuderà la competizione al primo posto in classifica si giocherà l’accesso alla Serie C nel tabellone nazionale”.

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Con un movimento così “sano”, non è utopia sognare di essere protagonisti anche nell’organizzazione di tornei nazionali. “In questo momento così fortunato per tutta Italia – dice Lappano – siamo fortunati ad avere circoli che possono ospitare Challenger o Futures. Al TC Polimeni di Reggio Calabria, che ha già ospitato la finale di Fed Cup nel 2009 e che è attrezzato in termini di struttura, si aggiungerà lo Sport Village di Commenda, con campi visionati positivamente dai tecnici della Federazione nazionale”. E prosegue “Ci metteremo alla prova già da fine agosto con i campionati italiani under 11, che saranno organizzati con le modalità di un piccolo torneo internazionale e che assegneranno il titolo di campione italiano. Prevediamo la partecipazione di 100 bambini e la presenza di almeno 500 persone tra genitori e tecnici”.

E se proprio la Calabria dovesse regalarci il prossimo Sinner o Musetti? “Abbiamo giovani speranze nella categoria under 10 e prospetti da monitorare nella categoria under 16”, spiega con orgoglio Lappano. Ma aggiunge: “Nel tennis, però, non è facile emergere, vista l’internazionalizzazione di questo sport. Basti pensare che oggi l’Europa domina in classifica e che per la prima volta dall’istituzione del ranking ATP, gli Stati Uniti, nazione dei McEnroe, dei Connors, dei Gerulaitis e degli Arthur Ashe, non hanno un tennista tra i primi 30 al mondo”. Un nome, quindi, da prendere a esempio per chi sogna di scendere in campo sul Centrale di Wimbledon o sul Philippe Chatrier? “Per abnegazione Andreas Seppi merita tutto quello che ha ottenuto: è un ragazzo dal cuore d’oro e dalla grandissima volontà e combatte ancora oggi come il primo giorno”, risponde il presidente. Impossibile, allora, non dedicare un elogio alla “primavera azzurra” nel tennis maschile. “È un momento fantastico per il nostro sport: ci sono dieci azzurri tra i primi 100 nel ranking ATP. Non solo: nella speciale classifica riservata agli Under 20, i primi due nel ranking sono italiani”, racconta con orgoglio Lappano. E continua: “Inoltre, dal punto di vista organizzativo stiamo vivendo un periodo straordinariamente ricco di eventi: gli Internazionali di Roma hanno confermato la loro caratura di torneo altissimo a livello internazionale, ma si sono organizzati eventi anche a Cagliari, a Parma e a Palermo. Ci saranno le Next Gen ATP Finals a Milano e la ciliegina sulla torta con le ATP Finals a Torino, nonché un girone di Coppa Davis sempre a Torino”.

In periodo di abbuffata Slam, infine, è impossibile resistere alla tentazione: “Chi vince il Roland Garros?”, chiedo. “È difficile non pronosticare la vittoria di Nadal sulla terra rossa di Parigi”, risponde Lappano. Ha ragione. “E dalla parte bassa di tabellone chi arriva in finale?”, rilancio. “Spero Fognini”. Ovviamente, da italiani tifare per i portabandiera è tassativo.

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