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Unical, 20 anni del reparto corse

Per un appassionato di quattro ruote ogni gara è una festa. La bandiera a scacchi, il ruggito del motore. E poi quelle curve da cuore in gola, spingere la vettura al limite assaporando quell’attimo di follia. Le monoposto in pista, i piloti che quella macchina la sentono, la conoscono sempre un po’ di più. Provate a immaginare però l’adrenalina di chi quella monoposto l’ha realizzata. Ecco che speranza e fame di vittoria ti divorano. Se quella monoposto è anche ‘creatura’ tua, allora può es sere festa ancora di più. Dal 2005 in casa Unical si respira quel clima. È in quell’anno che ad opera di alcuni studenti di Ingegneria meccanica guidati dal professore Maurizio Muzzupappa nasce l’Unical Racing Team, che il 2008 cambia nome e diventa Unical Reparto Corse. Ne è passata di acqua sotto i ponti da quel lontano 29 giugno 2005 quando venne firmata la convenzione tra Unical e Aster. “Oggi vorremmo festeggiare i vent’anni del reparto Corse. Mi viene da chiedere quante esperienze all’interno dell’università han no raggiunto 20 anni come continuità di esperienza, di progetti”. Le parole sono quelle del professore Maurizio Muzzupappa che sabato ha dato il benvenuto a quanti non hanno voluto mancare alla festa di compleanno. L’emozione è nell’aria. È negli occhi e nei volti di docenti, familiari e di quei ragazzi e ragazze che indossano con orgoglio le ma glie del team. Seduto in prima fila c’è anche il rettore, il professore Nicola Leone, che candidamente ammette che quello avrebbe dovuto esse re il suo primo giorno di mare con la famiglia. Ma si sa, certi appuntamenti non si possono saltare: “Oggi è il mio primo giorno di mare. Sono salito in auto per venire qui, questo dà l’idea di quanto tenessi a es sere presente a questa iniziativa”, esordisce. Con un man dato ormai agli sgoccioli, il rettore ‘apre’ la scatola dei ricordi raccontando come “uno degli eventi del Reparto corse era stata l’occasione della prima uscita da rettore. Dopo sei anni è bello essere qui, voglio fare a tutti voi i miei complimenti per questo progetto che negli anni raccoglie sempre più entusiasmo e consenso, ancora più dei risultati tecnici che sono notevoli. Ogni tanto vado al Reparto corse quando posso, è bella l’atmosfera che si respira lì, lo spirito di squadra, l’entusiasmo”. E aggiunge: “Penso che quella del Reparto forse è un’iniziati va simbolo dell’Unical perché si fa formazione, c’è grande impegno, spirito di squadra, un enorme senso di appartenenza, che sono proprio i va lori fondanti che caratterizza no l’Università della Calabria. Vedere dopo 20 anni i ragazzi che tornano per questo evento la dice lunga su quanta strada sia fatta, su quanto si ano forti la passione e il senso di appartenenza”, conclude. Una storia di passione. Di lavoro, fatica, studio e sudore, Di lacrime, sorrisi, di caffè a notte fonda per rimanere svegli e lavorare. Tutto questo perché quell’avventura nata da un ‘gruppo di scapestrati’, come ha detto il professore Muzzupappa, ci sia ancora. La storia coraggiosa di due de cenni di passione, impegno e successi è salita sul palco dell’Aula Magna dell’ateneo. Quello che traspare è che prima di essere studenti e professionisti sia una comunità di amici, di persone che hanno lavorato e studiato insieme. I racconti dei ragazzi dei team di ieri e di oggi sembrano le pagine di un romanzo di formazione. C’è posto per le riunioni, le notti insonni, gli episodi divertenti, come quel banco allestito con i prodotti gastronomici calabresi. Sembra di essere alla reunion di vecchi amici che hanno fatto insieme un pezzo di strada negli anni più belli. Ognuno di loro ne ha di aneddoti da raccontare. Tutti, indistintamente, sorridono nel ricordare un’esperienza che li ha segnati e che ora custodiscono tra i ricordi più preziosi. C’è chi addirittura è venuto dalla città dove vive e lavora. “Vi do qualche numero giusto per capire che cos’è questa esperienza: 700 studenti provenienti da diversi corsi di laurea hanno fatto parte dei team. Quattordici competizioni, 12 prototipi (6 completamente nuovi, 6 invece come evoluzione dei prototipi dell’anno precedente)”. I trofei esposti ricordano i risultati: “Un secondo posto in classe 3, un primo posto in un event, un secondo posto nel la business presentation, un terzo posto nel design event, un secondo e un terzo posto in accelerazione, un quarto ed un terzo posto nella classifica generale e stabilmente nelle prime 100-120 posizioni nel ranking mondiale dal 2016 al 2019”, racconta Muzzupappa a cui brillano gli occhi quando parla della sua ‘creatura’. “Eravamo disorganizzati, sen za soldi. Negli anni ci siamo trasformati in una squadra. Abbiamo superato le difficoltà di lavorare senza soldi, di combattere contro le università, ma la nostra creatività, la nostra capacità di improvvisazione, di superare difficoltà non ce l’ha nessuno. In questi anni abbiamo avuto sempre il consenso di tutti e il supporto non proprio di tutti, nel senso che spesso ci hanno detto di non perdere tempo. Abbiamo fatto tanta strada, ho visto crescere tanti di voi, è vostra questa festa perché avete veramente superato ogni aspettativa”.