Chiesa
Sinodo vescovi ucraini. Consegnata al Papa lista prigionieri di guerra e scomparsi

Al termine dell’udienza questa mattina con Papa Leone, Sua Beatitudine Sviatoslav Shevchuk, arcivescovo maggiore di Kyiv e dei greco-cattolici ucraini, ha consegnato al Santo Padre gli elenchi dei prigionieri di guerra e delle persone ucraine scomparse. È quanto fa sapere la Chiesa greco-cattolica ucraina (Ugcc) in un resoconto dell’udienza pubblicato anche in lingua italiana sul sito ugcc.ua/it. L’arcivescovo maggiore ha anche invitato il Papa a visitare l’Ucraina ed ha assicurato che “l’Ucraina prega ogni giorno per il Papa”. In risposta, Leone XIV ha affermato che “anche lui prega ogni giorno per l’Ucraina e per il suo popolo”. L’udienza del Sinodo dei vescovi della Chiesa greco-cattolica ucraina con Papa Leone XIV si è tenuta oggi, mercoledì 2 luglio, nella Sala del Concistoro del Palazzo Apostolico in Vaticano. “Durante l’incontro – scrive l’Ugcc –, il Santo Padre ha espresso la sua vicinanza al popolo ucraino, sottolineando la forza della sua fede e speranza nonostante la guerra”.Nel suo discorso ai vescovi – si legge ancora nel resoconto dell’Ugcc –, Papa Leone XIV ha ricordato l’incontro con i pellegrini ucraini del 28 giugno, nell’ambito del Pellegrinaggio Giubilare della Chiesa greco-cattolica ucraina alla Basilica di San Pietro. Il Santo Padre ha sottolineato di essere consapevole delle numerose sfide che i vescovi sono chiamati ad affrontare, sia sul piano ecclesiale che umanitario: “Siete chiamati a servire Cristo in ogni persona ferita e angosciata, che si rivolge alle vostre comunità chiedendo un aiuto concreto”, ha detto. Ed ha aggiunto: “Vi sono vicino, e tramite voi sono vicino a tutti i fedeli della vostra Chiesa. Rimaniamo uniti nell’unica fede e nell’unica speranza. La nostra comunione è un mistero grande: è comunione reale anche con tutti i fratelli e le sorelle la cui vita è stata strappata da questa terra ma è accolta in Dio. In Lui tutto vive e trova pienezza di senso”. “Prego che la pace possa tornare al più presto nella vostra patria”, ha affermato il Papa Leone XIV, invitando i vescovi a pregare il “Padre nostro” in lingua ucraina. Al termine, ha confidato: “Mi è piaciuto molto pregare con voi questa preghiera sabato scorso”.Sviatoslav Shevchuk, capo e padre della Chiesa greco-cattolica ucraina, ha ringraziato il Santo Padre “per le sue parole e per il sostegno continuo dimostrato al popolo ucraino”. “Per tale comunione – ha detto – abbiamo pagato con il sangue dei martiri e continuiamo a subire persecuzioni oggi. Tuttavia, anche grazie al fatto che, come Chiesa e come popolo, abbiamo potuto poggiarci sulla ‘roccia di Pietro’, siamo riusciti a resistere nei secoli, soprattutto nel XX secolo”. A nome dei vescovi del Sinodo, Sua Beatitudine ha donato al Santo Padre un’icona di San Michele Arcangelo, patrono di Kyiv.
M. Chiara Biagioni