Mons. Checchinato: Sulle orme di Giovanni Battista tra verità, speranza e pace

Il vescovo di Cosenza ha presieduto l’Eucarestia a San Giovanni in Fiore per la festa patronale

“Il Battista ha vissuto l’attesa del Messia, facendo scelte concrete. La sua vita continua a rimanere esempio di essenzialità, purezza, coraggio e testimonianza vera”. Lo ha detto mons. Giovanni Checchinato, arcivescovo di Cosenza – Bisignano, presiedendo presso l’Abbazia florense la santa Messa nel giorno di San Giovanni Battista. “Verità, speranza e pace”, le tre parole additate dal presule bruzio al Precursore. “Ha scelto di giocare sé stesso andando a vivere nel deserto, convinto che possiamo davvero cambiare il mondo solo se prima di tutto cambiamo noi stessi, rendendoci congruenti nel nostro pensare, nel nostro sentire, nel nostro operare”. Per mons. Checchinato “la sua testimonianza è stata anzitutto di verità, di speranza e di pace”. Difatti, “tutta la sua vita e la sua scelta è in ordine alla preparazione della strada su cui poter permettere al Santo d’Israele di incontrare le donne e gli uomini della Palestina del tempo”. Quello di Giovanni, ha evidenziato il presule bruzio, “è un annuncio nuovo e bellissimo, che il Signore sta per arrivare per stare sempre con noi, perché ci vuole bene e non ci vuole abbandonare alla tentazione di sentirci soli e sperduti nelle difficoltà della nostra vita”. Ricordando la dimensione della speranza, mons. Checchinato ha evidenziato: “la speranza non si improvvisa, non è il prodotto immediato del nostro cuore, né è l’ottimismo umano con cui ci sosteniamo, è quella che arriva dal cielo come dono e che si sostanza di fede in Dio e di amore per Dio e per il prossimo”. In ultimo, il tema della pace, “di cui Giovanni è testimone”. La pace “sa riempire la nostra esistenza e si riverbera su quella degli altri”. “La parola del Signore  – ha detto mons. Checchinato – ci rende veri con noi stessi e con gli altri, regalandoci la pace”.