Salone del libro di Torino. Il ricordo di Corrado Alvaro e di Mesoraca allo stand calabrese

L’antropologo Vito Teti interverrà in un incontro organizzato per ricordare Corrado Alvaro

Al Salone del Libro di Torino, in programma dal 15 al 19 maggio, sarà presente nello stand della Regione Calabria il noto antropologo calabrese e docente all’Unical, Vito Teti, che interverrà nell’ambito di un incontro dedicato a Corrado Alvaro dal titolo “Il nostro tempo e la speranza”, insieme ad altri docenti. La fiera del libro, che quest’anno si intitola “Le parole tra noi leggere”, rappresenta un’occasione unica e irripetibile per celebrare i 130 anni dalla nascita del noto scrittore, originario di San Luca d’Aspromonte in provincia di Reggio Calabria. Collaborò con testate giornalistiche tra cui il “Resto del Carlino” e il “Corriere della Sera”, fu diviso tra la volontà di approfondire, con la sua penna, la cultura calabrese e il bisogno di aprirsi al cosmopolitismo, fu attento al tema del verismo, alla crisi di identità, alla narrazione fantastica, ai problemi sociali e all’analisi psicologica dei personaggi. È ricordato per aver lasciato capolavori della letteratura italiana come “Gente in Aspromonte” (1930). L’autore fa emerge nelle sue opere l’idea di una Calabria come luogo dell’anima, una terra difficile e ferita, misera e marginale, ma fonte di bellissime memorie. Questo prolifico pensatore e “scrittore del margine”, esule e antifascista, in grado di rivolgersi a tutta l’umanità, sarà al centro della discussione che intersecherà memoria, identità e speranza. Lo spazio dedicato alla Calabria prevede anche altri eventi, tra cui l’incontro “Volontà e rinascita: il caso di Mesoraca” che vuole interrogarsi sulla rinascita del paese ubicato nell’area del Crotonese, in seguito alla decisione di consolidare infrastrutture e realtà locali. Due eventi che serviranno per rilanciare con più forza la Regione Calabria, la quale si presenterà come una fucina di idee e come una terra dalle svariate identità e storie, che meritano di essere raccontate e conosciute. Una terra viva, complessa e intellettualmente avanti.