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Il Premio Pandosia tra tradizione e innovazione

Marano ha vissuto un'edizione veramente speciale dell'iniziativa con il coinvolgimento dei visitatori. Inaugurata anche una pinacoteca di arte moderna.

Il Premio Pandosia tra tradizione e innovazione

Il premio di arte contemporanea “Premio Pandosia” giunto quest’anno alla sua ventottesima edizione ha unito tradizione e innovazione, solide basi del passato e soprattutto consapevolezza e voglia di migliorarsi. Un lungo cammino quello che ha portato alla serata conclusiva di domenica 1 novembre iniziato nel mese di maggio con la business competition rientrante nel progetto Giovani e Futuro Comune vinta dall’associazione Pandosia Heart che quest’anno in collaborazione con il centro turistico di Marano Principato e l’amministrazione comunale ha curato tutti gli aspetti organizzativi della manifestazione. Cinque intensissimi giorni di duro lavoro che hanno coinvolto attivamente i cittadini maranesi con le loro residenze di artista e ogni tipo di attività a supporto degli artisti e degli organizzatori. Una lunga settimana in cui i quattordici artisti che hanno risposto all’appello lanciato dagli organizzatori giorno dopo giorno hanno dato vita alle loro opere con l’obiettivo di migliorare il contesto urbanistico della città partendo dal claim scelto per questa edizione “Niente nasce dal nulla tutto nasce dalla terra”.

L’altissimo impatto della manifestazione sul territorio è facilmente tangibile percorrendo la lunga via dell’arte in cui le opere sono state sistemate. Una scelta, così come spiegato dagli organizzatori, pensata con lo scopo di rendere tipica ogni zona del territorio, in modo particolare le zone in cui si rendeva necessaria un’opera di manutenzione. Tra le importanti novità di quest’anno, per meglio coinvolgere i visitatori, la possibilità di esprimere il proprio voto decretando così i vincitori del premio assegnato dalla giuria popolare. Il primo premio, assegnato dalla giuria di qualità, è stato consegnato ex aequo alle artiste Olga Smirnova per l’opera “Gea” e Roberta Mandoliti per l’opera  “Attraverso la porta”; ad aggiudicarsi il premio assegnato dalla giuria dei media è stato l’artista Diego D’Agostino e la sua scultura in ferro dal nome “Recicle”; mentre il premio decretato dalla giuria popolare è stato assegnato a Mario Verta e Amaele Serino – Bro , “Alfa e Omega”. Contestualmente alla chiusura della manifestazione è stata inaugurata la Pinacoteca di arte moderna in cui è esposto l’immenso patrimonio artistico che si è accumulato in questi tantissimi anni di Premio Pandosia.

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