Mons. Scotti: "abitare il continente digitale"

"Siamo chiamati ad evangelizzare un continente che non è là, non è la lontana Cina, è qua. Non è fuori, è dentro. È il continente digitale, e lo abitiamo tutti". Lo ha detto questa mattina al Seminario di Cosenza monsignor Giuseppe Scotti, segretario del Pontificio consiglio delle comunicazioni sociali e presidente della Fondazione Ratzinger incontrando i seminaristi calabresi nell'ambito del Festival della comunicazione in corso nella diocesi bruzia. "Entrare in questo continente presuppone l'imparare ad entrarvi, per accompagnare le giovani generazioni, i nativi digitali, ricordando però che questo non è l'unico continente da abitare.  La comunicazione è un fatto umano". Analizzando il messaggio del Papa per la Giornata mondiale delle comunicazioni sociali, mons. Scotti ha detto che "è in casa, in famiglia, in parrocchia,  all'oratorio, che si impara a comunicare personalmente", altrimenti si corre il rischio "di avere tanti amici ma non uscire mai di casa, di essere pronti a parlare con tutti tramite facebook ma poi di non avere la forza di avere di un dialogo a tu per tu e scoppiare a piangere al primo confronto". Per l'esperto occorre iniziare ad educare al dialogo per essere in grado di abitare gli ambienti digitali. "Educare ad una comunucazione di sostanza, di incontri che sappiano toccare il cuore",  per "dare qualcosa di vero". Scotti ha poi parlato dell'informazione religiosa, richiamando il ruolo dei settimanali diocesani e alla sfida dell'on line. "Bisogna stare nel cartaceo e nel digitale, condividere, proporre e riproporre i contenuti per raggiungere tutti".