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"Un linguaggio nuovo per annunciare la famiglia"

Ieri sono iniziati i lavori nei 13 Circoli Minori del Sinodo. Le voci dal briefeng di oggi: "le realtà oggetto di dibattito sono ampie, non dobbiamo accordarci su tutto, ma l'ambiente fraterno del Sinodo ci aiuta".

"Un linguaggio nuovo per annunciare la famiglia"

Sono iniziati ieri pomeriggio i lavori nei Circoli Minori dei Padri sinodali. A parlarne, tra gli altri, nella quotidiana conferenza con i giornalisti in Sala Stampa vaticana è stato il portavoce del Papa, padre Federico Lombardi, che ha messo in evidenza l'ampiezza degli argomenti di confronto e dibattito per gruppi linguistici. Ieri, al termine della sessione pomeridiana, sono stati eletti anche i moderatori dei vari gruppi.

Nel briefeng con i giornalisti di questa mattina, sia monsignor Charles Joseph Chaput che monsignor Laurent Ulrich monsignor Salvador Pineiro Garcia-Calderon, presidente della Conferenza episcopale del Perù, hanno sottolineato come ampio spazio venga data alla questione del “linguaggio” con cui annunciare alle famiglie di oggi la “buona notizia” del Vangelo. Se ne era parlato ampiamente anche nella conferenze di ieri, uno dei temi principali di dibattito tra i padri è proprio la comunicazione della bellezza della famiglia. Un'esigenza che viene ampiamente trattata nei 13 Circoli Minori. “Abbiamo il dovere di lavorare insieme su un soggetto comune, delicato, complesso”, ha detto mons. Ulrich: “Le realtà oggetto del dibattito sono tante, ma non dobbiamo metterci forzatamente d’accordo su tutto, ma parlare delle nostre differenze in situazioni differenti”. Inculturazione, linguaggio capace di penetrare la conoscenza del popolo.  “L’ambiente fraterno del Sinodo ci aiuta”, ha testimoniato mons. Pineiro: di fronte ad “attacchi seri all’istituto familiare, come divorzi civili, aborto, “noi dobbiamo portare il Vangelo di Gesù, accompagnati dal Papa”. Quanto alla necessità di trovare un nuovo linguaggio per esprimere la dottrina della Chiesa, mons. Chaput ha fatto notare che “è un processo”: l’Instrumentum laboris, da cui i relatori hanno sottolineato proviene tutto il dibattito interno, esprime “l’esperienza della Chiesa universale, e ci sprona a dare il nostro meglio al sogno della famiglia e della Chiesa per il futuro”. Infatti “ognuno dice quello che pensa a partire dai testi ufficiali”, "dobbiamo stare attenti a conservare la serenità tra noi", ha detto mons. Ulrich rispondendo a un giornalista a proposito del ruolo dei padri sinodali, “ma c’è un lavoro comune: quello che dicono i media è un’altra cosa, ma noi lavoriamo ad un progetto comune”.

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