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Lavorare in Amazzonia. Unical e Caritas insieme

Deyanet Garzon Figueroa racconta l'impegno di carità a fianco delle popolazioni indigene. Un ciclo di incontri al Dipartimento di Scienze politiche

Lavorare in Amazzonia. Unical e Caritas insieme

Deyanet Garzon Figueroa è un’operatrice sociale, impegnata da diversi anni in iniziative di accompagnamento delle comunità indigene in Amazzonia. Lunedì scorso, all’Università della Calabria, è iniziato un percorso dal titolo “Esperienze e riflessioni sull’Amazzonia”, organizzato dal Dipartimento di politiche e sociali in collaborazione con la Caritas diocesana. Un’occasione, in quattro giornate (prossimi appuntamenti il 16, il 23 e il 24 febbraio), per incrociare la testimonianza sul campo della Figueroa. La grande Amazzonia, le popolazioni che la abitano, i problemi che la riguardano, i progetti che vengono realizzati. Anche grazie alle Caritas e agli uffici di pastorale sociale.

Trentatré milioni di abitanti, di cui tre milioni di indigeni e il resto della popolazione che per lo più si concentra nelle zone urbane.  Questi alcuni dei numeri della sterminata area amazzonica. Sette milioni di chilometri quadrati, comprendenti le aree di nove Paesi sudamericani. Tra queste la Colombia. Proprio qui opera Deyanet Figueroa, come ci racconta quando la avviciniamo. “Il progetto in cui sono impegnata attualmente – ci dice in spagnolo – si chiama ‘Misereor’. È un’iniziativa sociale dell’ufficio per la pastorale del lavoro della Chiesa colombiana, che prevede l’accompagnamento delle comunità indigene amazzoni attraverso delle attività, quale ad esempio l’agricoltura sostenibile”. L’attività di Deyanet dura da diversi anni. Un’attività di relazione, di contatto, di vicinanza con le stesse popolazioni indigene del cuore dell’Amazzonia. “Ho fatto parte di un’equipe istituzionale, formata dalla Chiesa e da associazioni laiche, con l’obiettivo di andare fra le popolazioni amazzoni e accompagnare gli indigeni vivendo insieme a loro, aiutandoli nella vita quotidiana e nei problemi di tutti i giorni”.

Questo, in realtà, ciò di cui le popolazioni amazzoni hanno bisogno. Di essere messe al centro di progetti, idee e azioni politiche. “Il nostro principio è stato partire dalla popolazione stessa, dal basso”.

* Il servizio completo sul numero di Parola di Vita di questa settimana

 

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