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Ecco il comunicato conclusivo della 68esima Assemblea Generale della Cei

Per i Vescovi italiani, che sentono feconda la vicinanza del Santo Padre, urge una vera conversione pastorale. Tanti gli appuntamenti a cui la Chiesa guarda con interesse. Nominati i presuli che nel prossimo quinquennio faranno parte del Consiglio permanente della Conferenza episcopale italiana.

Ecco il comunicato conclusivo della 68esima Assemblea Generale della Cei

Conferenza Episcopale Italiana

68ª ASSEMBLEA GENERALE

Roma, 18-21 maggio 2015

 

 

Comunicato finale

 

La presenza disponibile e generosa del Santo Padre ha aperto la 68ª Assemblea Generale della Conferenza Episcopale Italiana, riunita nell’Aula del Sinodo della Città del Vaticano da lunedì 18 a giovedì 21 maggio 2015, sotto la guida del Cardinale Presidente, Angelo Bagnasco, Arcivescovo di Genova.

Filo conduttore dei lavori è stata la verifica di quanto le indicazioni di fondo contenute nell’Esortazione apostolica Evangelii gaudium siano state accolte e orientino il cammino delle Chiese che sono in Italia verso una nuova tappa evangelizzatrice.

Questo stesso spirito ha caratterizzato il confronto tra i Vescovi anche sui contenuti del 5° Convegno Ecclesiale Nazionale (Firenze, 9-13 novembre 2015), quindi sulle iniziative per vivere l’appuntamento con il Giubileo straordinario della Misericordia (8 dicembre 2015 – 20 novembre 2016) e, infine, su come approfondire il tema decisivo riguardante la vita e la formazione permanente dei presbiteri.

Come ogni anno, si è dato spazio ad alcuni adempimenti amministrativi: l’approvazione del bilancio consuntivo della CEI; la definizione dei criteri di ripartizione delle somme derivanti dall’otto per mille per l’anno 2015; la presentazione del bilancio consuntivo dell’Istituto Centrale per il sostentamento del clero.

Distinte comunicazioni hanno illustrato la situazione dei media CEI, l’Anno della Vita Consacrata (30 novembre 2014 – 2 febbraio 2016), l’Ostensione della Sindone (Torino, 19 aprile – 24 giugno 2015), la Giornata per la Carità del Papa (28 giugno 2015), l’VIII Incontro Mondiale delle Famiglie (Philadelphia, 22-27 settembre 2015), la XXXI Giornata Mondiale della Gioventù (Cracovia, 26-31 luglio 2016) e il XXVI Congresso Eucaristico Nazionale (Genova, 15-18 settembre 2016).

L’Assemblea ha eletto il Vice Presidente della CEI per l’area nord, i Presidenti delle dodici Commissioni Episcopali, i Membri del Consiglio per gli Affari Economici e i 4 Membri e i 2 Sostituti rappresentanti della CEI alla XIV Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi (4-25 ottobre 2015).

Hanno preso parte ai lavori 240 membri, 32 Vescovi emeriti, 18 delegati di Conferenze Episcopali Europee, i rappresentanti di religiosi, consacrati e della Consulta Nazionale delle Aggregazioni Laicali. Tra i momenti significativi vi è stata la Concelebrazione Eucaristica nella Basilica di San Pietro, presieduta dal Car. Marc Ouellet, Prefetto della Congregazione per i Vescovi. A margine dei lavori assembleari si è riunito il Consiglio Permanente, che ha provveduto ad alcune nomine.

 

1. Pastori che vivono con la gente

Sensibilità ecclesiale, fatta di un “appropriarsi degli stessi sentimenti di Cristo, di umiltà, compassione, misericordia, concretezza e saggezza”. Sensibilità ecclesiale, che comporta il coraggio di “sconfessare e sconfiggere una diffusa mentalità di corruzione pubblica e privata” e di “uscire verso il popolo di Dio per difenderlo dalle colonizzazioni ideologiche che gli tolgono l’identità e la dignità umana”. Sensibilità ecclesiale, che “si manifesta nelle scelte pastorali”, “si concretizza nel rinforzare l’indispensabile ruolo dei laici” e “si rivela nella comunione tra i Vescovi e i loro sacerdoti, tra Diocesi ricche e quelle in difficoltà, tra i Vescovi e il Successore di Pietro”.

È stata questa la cifra principale del discorso – a cui è seguito un ampio confronto a porte chiuse – con cui lunedì 18 maggio il Santo Padre ha aperto i lavori della 68ª Assemblea Generale. Papa Francesco ha esortato l’Episcopato italiano ad “andare controcorrente”, rispetto a un contesto nel quale “spesso siamo accerchiati da notizie sconfortanti” per farsi “testimoni gioiosi di Cristo Risorto per trasmettere gioia e speranza agli altri”.

Proprio di tale vocazione e responsabilità a “vivere con la gente” si è fatto interprete il Cardinale Bagnasco nella prolusione, dove ha dato voce innanzitutto ai “nodi antichi e nuovi del Paese”: la piaga della disoccupazione, la tragedia dei migranti, i tentativi legislativi di equiparare il matrimonio e l’istituto familiare ad altre unioni.

Sono stati temi ripresi e approfonditi nel dibattito assembleare, con i Vescovi preoccupati – accanto alle difficoltà materiali sofferte da tanta gente – dello “snaturamento” della cultura popolare, della disgregazione dei rapporti e delle manipolazioni di carattere tecnologico. In particolare, l’Assemblea ha messo in guardia dalla cosiddetta teoria del genere, che si sta diffondendo in modo subdolo soprattutto nelle scuole e che coinvolge l’impostazione generale del senso della vita, della sessualità e dell’amore. Di qui l’appello dei Pastori a genitori e educatori, perché prendano coscienza di ciò che a questo riguardo viene insegnato ai loro figli e trovino le forme per contrastare apertamente una tale deriva antropologica, culturale e sociale.

Sul fronte ecclesiale è emersa con forza la necessità di superare la pastorale ordinaria con un rinnovamento missionario delle parrocchie, che si traduca in modalità e proposte operative, sostenute da una robusta formazione di sacerdoti e laici.

 

2. Per una nuova tappa evangelizzatrice

Nella medesima linea si è svolta la verifica della recezione dell’Evangelii gaudium, che ha costituito il tema principale dell’Assemblea Generale. A tale scopo sono state presentate ai Vescovi le sintesi dei contributi giunti dalle Conferenze Episcopali Regionali, da dove si rileva, innanzitutto, come tra le varie componenti della comunità ecclesiale l’Esortazione apostolica abbia ricevuto una buona accoglienza di fondo. Nel contempo, si palesa una duplice esigenza: quella di un approfondimento delle indicazioni di cui essa è ricca e anche quella di una maggiore chiarificazione di alcuni termini essenziali.

Sono osservazioni approfondite e condivise dai vescovi nei gruppi di studio, dove hanno evidenziato la piena continuità tra l’Esortazione apostolica, il magistero del Concilio e dei pontefici che, dopo di esso, si sono succeduti sulla Cattedra di Pietro. Nella stessa scia sono state lette pure molte indicazioni già espresse dai documenti della CEI, specialmente quelli riguardanti l’evangelizzazione e in modo particolare Comunicare il Vangelo in un mondo che cambia, Il volto missionario delle Parrocchie in un mondo che cambia e Educare alla vita buona del Vangelo.

Dai lavori dei Membri dell’Assemblea Generale è emersa anche la novità con cui l’Evangelii gaudium propone tali contenuti – che rimandano alla persona di Gesù Cristo – per un nuovo volto di Chiesa e un nuovo stile: quello del pastore che precede il gregge, lo accompagna e lo segue; una novità che deriva dal particolare carisma di Papa Francesco, capace di provocare e di suscitare entusiasmo.

In tutti i gruppi è stata rilevata l’importanza dell’attenzione alle relazioni personali con  l’accoglienza e la vicinanza a ciascuno nella propria concreta situazione, quale via per annunciare Gesù e testimoniare il suo Vangelo.

Un ulteriore elemento richiamato è stata l’eloquenza dei gesti: gesti di misericordia, di riconciliazione, di solidarietà, capaci di coinvolgere, di dare visibilità alla testimonianza di fede e di rendere credibile l’annuncio. Ne è parte anche la stessa urgenza di ritrovare la vivacità di un linguaggio (con particolare attenzione alle omelie, ma non solo), che comunichi la freschezza della fede, la gioia dell’annuncio, il coinvolgimento nell’esperienza evangelica.

Una delle parole più ricorrenti emersa concerne la necessità di un’autentica conversione pastorale, condizione essenziale per la riappropriazione costante della fede e per la progressiva purificazione della testimonianza, che si esprime con la misericordia e la carità cristiana e la sobrietà di vita.

L’esigenza di conversione – hanno evidenziato ancora i Vescovi – si spinge dal piano personale a quello pastorale e particolarmente a rinnovare continuamente in ordine alla missione tutta la pastorale ordinaria. Papa Francesco ne ha dato una bella chiave di lettura parlando al CELAM, quando ha indicato la metodologia dei gesti paradigmatici e programmatici da assumere come atti missionari, alleggerendo le sovrastrutture e dando concretezza ai valori: “La missione programmatica – spiegava – consiste nella realizzazione di atti di indole missionaria; la missione paradigmatica, invece, implica il porre in chiave missionaria le attività abituali delle Chiese particolari”.

Tale conversione pastorale passa attraverso una rinnovata attenzione alla collegialità e una rimotivata cura degli organismi di partecipazione, evitando di renderli presidio privato di pochi. Una cura fatta di disponibilità all’ascolto, di parlare libero, di confronto aperto e leale che porti sacerdoti e laici a progettare e costruire insieme. Una sapiente rimotivazione degli organismi di partecipazione – hanno ancora sottolineato – può costituire la premessa indispensabile anche per cercare nuove vie e nuove figure per l’amministrazione delle parrocchie, senza togliere ai parroci la specifica responsabilità primaria, ma liberandoli da pesanti fardelli che generano stanchezza e tolgono tempo alle relazioni pastorali per l’annuncio del vangelo, accompagnamento dei fedeli, la ricerca personale di ciascuno.

 

3. Insieme verso Firenze

Contenuti, finalità e stili dell’Evangelii gaudium si riflettono nella Traccia che accompagna il cammino di preparazione al 5° Convegno Ecclesiale Nazionale (Firenze, 9-13 novembre 2015). Ai Vescovi è stato presentato il programma del Convegno, che nella giornata di martedì 10 prevede la visita di Papa Francesco.

Nel complesso, si respira un crescente e capillare interesse attorno al tema di fondo – In Gesù Cristo il nuovo umanesimo –: un contributo decisivo è assicurato dal sito internet dell’evento – «luogo» di feconda condivisione del materiale che giunge da diocesi, movimenti e associazioni ecclesiali – come pure dai media collegati alla CEI, da scuole e Facoltà teologiche. Il percorso di avvicinamento al Convegno è stato arricchito anche da tre laboratori a carattere nazionale: il primo, svoltosi nei giorni 7-9 maggio a Perugia, Dalla solidarietà alla fraternità: identità, estraneità, relazioni per un nuovo umanesimo; un secondo, che si terrà a Napoli il prossimo 13 giugno, Leggere i segni dei tempi e il linguaggio dell’amore; infine, un terzo in programma in ottobre a Milano, che affronterà il tema del nuovo umanesimo a partire dalle problematiche del lavoro, della società e del creato. Accanto a tali iniziative, si collocano anche un seminario su Umanesimo e umanizzazione della medicina (Roma, 29-30 maggio) e due convegni: Famiglia e immigrazione (Campofelice di Roccella, 31 maggio-2 giugno) e Dal carcere un nuovo umanesimo (Roma, 6 giugno).

 

4. Per non spendersi senza donarsi

L’impegno a recepire le indicazioni circa la vita e la formazione permanente dei presbiteri emerse dall’Assise straordinaria dello scorso novembre ad Assisi ha portato a elaborare una «agenda» che è stata presentata in Assemblea Generale: l’intento è stato quello di offrire a Vescovi e Consigli presbiterali diocesani e decanali linee e contenuti su cui lavorare in vista dell’Assemblea Generale del 2016, che sarà dedicata proprio a tale tematica.

L’urgenza nasce dalla consapevolezza di come oggi non sia sufficiente offrire ai sacerdoti un semplice aggiornamento che li aiuti a tenere il passo con il cammino della storia: non a caso, i Vescovi non esitano a parlare della necessità di promuovere una vera riforma del clero. Essa trova il suo fulcro nell’impegno a custodire e ravvivare il dono spirituale ricevuto con l’imposizione delle mani.

Affrontando tale argomento i Pastori hanno riconosciuto come la loro prima responsabilità –l’opera di carità più impegnativa – sia la santificazione dei sacerdoti. Tale impegno chiede al Vescovo di cercare innanzitutto la promozione dell’unità del presbiterio e di saperlo amare intensamente.

Nel contempo, rinvia il prete stesso alla cura della propria vita interiore, attraverso la conquista e la fedeltà quotidiana a momenti di silenzio e di preghiera, che sono condizione per l’azione. È stato, infatti, evidenziato che il cuore del problema non è costituito tanto dal peso del servizio alla propria gente, quanto piuttosto da un indebolimento spirituale, che spinge nella mediocrità di un attivismo fine a se stesso ed espone al pericolo di spendersi senza la gioia di donarsi.

Lungi dal risolversi in un appello intimistico, l’«agenda» sollecita, da un lato, l’individuazione di processi ed esercizi di comunione fraterna; dall’altro, l’elaborazione di un diverso modello organizzativo delle parrocchie, attraverso un’effettiva corresponsabilità laicale: ne va della stessa sostenibilità e, quindi, della fecondità del ministero ordinato.

 

5. La Chiesa in Italia e il Giubileo straordinario della Misericordia

Alla luce della Bolla d’indizione Misericordiae vultus, i Vescovi si sono ritrovati  nel riconoscere la misericordia – segno della verità dell’amore infinito di Dio e vocazione a riverberarlo sugli altri – come linfa per la vita dell’umanità e vitale missione della Chiesa nella storia. In sintonia con il pensiero del Santo Padre, avvertono che a tante domande impellenti che attraversano questo tempo si può rispondere solo facendosi prossimi, in un coinvolgimento personale che è caratteristica irrinunciabile dell’apostolato e della presenza della Chiesa nel mondo di oggi.

La vita nuova che sgorga da un’esperienza d’incontro con la misericordia indica in pienezza le linee per un rinnovato umanesimo. Di qui la volontà delle Chiese che sono in Italia di vivere il Giubileo straordinario della Misericordia (8 dicembre 2015-20 novembre 2016) impegnandosi a celebrare in tutte le proposte e attività pastorali la grazia di Dio e a condividere con l’umanità intera l’invito a sviluppare nuovi atteggiamenti di accoglienza e di reciproco accompagnamento.

 

6. Adempimenti di carattere giuridico-amministrativo

L’Assemblea Generale ha approvato la modifica delle Determinazioni concernenti la gestione dei flussi finanziari agevolati per il sostegno della Chiesa Cattolica in Italia in esecuzione della Delibera CEI n. 57, circa la trasmissione della somma assegnata al sostentamento del clero.

Come ogni anno, ha dato spazio anche ad alcuni adempimenti amministrativi: l’approvazione del bilancio consuntivo della CEI; la definizione dei criteri di ripartizione delle somme derivanti dall’otto per mille per l’anno 2015; la presentazione del bilancio consuntivo dell’Istituto Centrale per il sostentamento del clero.

 

7. Comunicazioni e informazioni

Distinte comunicazioni hanno illustrato la situazione dei media CEI, l’Anno della Vita Consacrata (30 novembre 2014 –2 febbraio 2016) e l’Ostensione della Sindone (Torino, 19 aprile – 24 giugno 2015). Inoltre, sono stati presentati alcuni appuntamenti di rilievo previsti nel prossimo futuro: l’VIII Incontro Mondiale delle Famiglie (Philadelphia, 22 – 27 settembre 2015), la XXXI Giornata Mondiale della Gioventù (Cracovia, 26 – 31 luglio 2016) e il XXVI Congresso Eucaristico Nazionale (Genova, 15 – 18 settembre 2016). È stata presentata anche la prossima Giornata per la Carità del Papa, prevista per domenica 28 giugno; infine, è stato approvato il calendario delle attività della CEI per il 2015-2016.

8. Nomine

Nel corso dei lavori, l’Assemblea Generale ha eletto Vice Presidente della CEI per l’area Nord S.E. Mons. Franco Giulio Brambilla, Vescovo di Novara.

Ha poi provveduto a eleggere i Presidenti delle dodici Commissioni Episcopali, che faranno parte del Consiglio Permanente per il prossimo quinquennio:

- S.E. Mons. Luciano Monari, Vescovo di Brescia, Presidente della Commissione Episcopale per la dottrina della fede, l’annuncio e la catechesi;

- S.E. Mons. Claudio Maniago, Vescovo di Castellaneta, Presidente della Commissione Episcopale per la liturgia;

- S.Em. Card. Francesco Montenegro, Arcivescovo di Agrigento, Presidente della Commissione Episcopale per il servizio della carità e la salute;

- S.E. Mons. Gualtiero Sigismondi, Vescovo di Foligno, Presidente della Commissione Episcopale per il clero e la vita consacrata;

- S.E. Mons. Vito Angiuli, Vescovo di Ugento - Santa Maria di Leuca, Presidente della Commissione Episcopale per il laicato;

- S.E. Mons. Pietro Maria Fragnelli, Vescovo di Trapani, Presidente della Commissione Episcopale per la famiglia e la vita;

- S.E. Mons. Francesco Beschi, Vescovo di Bergamo, Presidente della Commissione Episcopale per l’evangelizzazione dei popoli e la cooperazione tra le Chiese;

- S.E. Mons. Bruno Forte, Arcivescovo di Chieti - Vasto, Presidente della Commissione Episcopale per l’ecumenismo e il dialogo;

- S.E. Mons. Mariano Crociata, Vescovo di Latina - Terracina - Sezze - Priverno, Presidente della Commissione Episcopale per l’educazione cattolica, la scuola e l’università;

- S.E. Mons. Filippo Santoro, Arcivescovo di Taranto, Presidente della Commissione Episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia e la pace;

- S.E. Mons. Antonino Raspanti, Vescovo di Acireale, Presidente della Commissione Episcopale per la cultura e le comunicazioni sociali;

- S.E. Mons. Guerino Di Tora, Vescovo ausiliare di Roma, Presidente della Commissione Episcopale per le migrazioni.

 

L’Assemblea Generale ha eletto membri del Consiglio per gli affari economici: S.E. Mons. Giovanni Paolo Benotto, Arcivescovo di Pisa; S.E. Mons. Lorenzo Ghizzoni, Arcivescovo di Ravenna - Cervia; S.E. Mons. Simone Giusti, Vescovo di Livorno; S.E. Mons. Luigi Moretti, Arcivescovo di Salerno - Campagna - Acerno.

 

L’Assemblea Generale ha altresì approvato la proposta di nuova denominazione della Commissione Episcopale per la famiglia e la vita in “Commissione Episcopale per la famiglia, i giovani e la vita”.

 

Il Consiglio Episcopale Permanente, nella sessione straordinaria del 20 maggio, ha provveduto alle seguenti nomine:

- Direttore dell’Ufficio Nazionale per le comunicazioni sociali: Don Ivan Maffeis (Trento).

- Direttore dell’Ufficio Nazionale per i beni culturali ecclesiastici (dal 1° settembre 2015): Don Valerio Pennasso (Alba).

- Assistente Ecclesiastico Centrale dell’Azione Cattolica Ragazzi (ACR): Don Marco Ghiazza (Torino).

- Assistente Ecclesiastico Nazionale del Movimento studenti dell’Azione Cattolica Italiana (MSAC): Don Michele Pace (Andria).

- Presidente Nazionale Femminile della Federazione Universitaria Cattolica Italiana (FUCI): Marianna Valzano.

- Consulente Ecclesiastico Nazionale del Centro Turistico Giovanile (CTG): Mons. Luigi Romanazzi (Taranto).

- Assistente ecclesiastico nazionale dell’Associazione Cattolica Internazionale al Servizio della Giovane (ACISJF): S.E. Mons. Domenico Mogavero, Vescovo di Mazara del Vallo.

 

Roma, 21 maggio 2015

Fonte: Comunicato stampa
Ecco il comunicato conclusivo della 68esima Assemblea Generale della Cei
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