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Cosenza al cardiopalma, dopo la festa si penserà al futuro

Ennesimo miracolo sportivo della società del presidente Guarascio. In città esplode la festa, ma ora?

Cosenza al cardiopalma, dopo la festa si penserà al futuro

Al cardiopalma. Al 95', ultima chiamata. Quando sembrava tutto apparecchiato per i pericolosissimi tempi supplementari e gli appassionanti calci di rigore. Il Cosenza l'ha spuntata sul fil di lana, scatenando le vergognose ire dei tifosi bresciani. Al Rigamonti bastava un punto, ed è arrivato grazie a un colpo di testa di Meroni, che ha beffato Andrenacci quattro minuti e venti secondi dopo il novantesimo, facendo esplodere la gioia dei mille tifosi rossoblù che avevano riempito il settore ospiti dello stadio bresciano, cantando a squarciagola dall'inizio alla fine della partita.

L'ennesima salvezza rocambolesca dell'era Guarascio, che regala al Cosenza e a Cosenza il sesto campionato consecutivo in serie B. Inattesa fino a due mesi fa, quando i rossoblù languivano all'ultimo posto in classifica, lo stadio faceva registrare il minimo di presenze e montava forte la contestazione contro la società. Ma il Cosenza, grazie al suo tecnico, si è saputo riprendere, inanellando vittorie e risultati utili, accarezzando anche l'idea di raggiungere la salvezza senza passare dallo spareggio. Invece è arrivato il playout contro una delle squadre più blasonate della categoria, e infine la vittoria nel doppio scontro, che ha fatto esplodere una città intera. 

Il presidente Guarascio ha ringraziato la squadra per il risultato raggiunto, non senza difficoltà, ma con passione e determinazione, promettendo di fare meglio e di più per il prossimo torneo di B. Sono questi gli auspici della tifoseria rossoblù, che anche quest'anno ha dimostrato una passione straordinaria, che non merita più certe sofferenze. Lo abbiamo scritto sempre in questi anni, sperando che il futuro sia più roseo e si soffra di meno. E anche adesso l'auspicio della piazza è che si cambi finalmente rotta, e non si debba sempre attendere l'ultimo respiro per portare a casa la permanenza nella categoria. Il presidente Guarascio prenda atto della passione della gente e si decida a garantire alla città un campionato diverso, che peraltro porterebbe ad avere sempre uno stadio pieno, con verosimile guadagno per la società, anche in visibilità.

Il futuro del Cosenza non può che passare dalle certezze tecniche. A partire da mister William Viali, che ha evidentemente dimostrato la sua preparazione e la sua capacità di fare gruppo. Il Cosenza da qualche mese gioca anche bene, e ciò dimostra che Viali ha idee e sa metterle in campo. La vittoria del playout ha dimostrato l'importanza di avere un portiere di categoria come Alessandro Micai, al Rigamonti protagonista di una parata monstre che ha tenuto a galla i suoi. Il gol di Meroni, decisivo per la permanenza dei Lupi, ha certificato la bontà tecnica di un difensore che, di gran lunga, è stato il migliore del reparto arretrato per tutta la stagione. Ma è ancora presto per fare analisi tecniche complete, anche perchè, come ogni anno il Cosenza si trova ancora con molti giocatori non di proprietà ma in prestito, la cui sorte dovrà essere definita con le squadre di competenza. Altro nodo è quello del direttore sportivo, con Gemmi che, a inizio anno, aveva annunciato un Cosenza che avrebbe voluto stupire, ma che poi si è trovato nell'inferno della classifica. 

Adesso è giusto godersi l'ennesimo miracolo sportivo, che ha consentito di mantenere il patrimonio prezioso della categoria. 

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