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Dal prossimo annoi l’ISRR conferirà il riconoscimento “Luigi Intrieri” alla migliore tesi

ISSR. I nuovi docenti di religione dovranno far fronte alle emergenze educative

Burza: “Riscopriamo i classici della filosofia antica per dar vita a un nuovo umanesimo”

ISSR. I nuovi docenti di religione dovranno far fronte alle emergenze educative

“L'educazione è il bene pubblico principale, se la società non lo coltiva, si dissolve. Creare uomini veri sentirci a casa nel mondo, appassionarci alla vita: questo è in ultimo il fine, un ideale di umanità”, così si leggeva già nel rapporto-proposta del Comitato per il progetto culturale CEI. E su questi presupposti, nel corso degli anni, la Chiesa e le Università cattoliche hanno lavorato con costanza per dare risposte all’emergenza educativa che oggi, la nostra società vive. E su questa scia, lo scorso 31 maggio, nell’Aula Magna dell’ISRR “San Francesco di Sales” di via Rossini, si è tenuto un seminario rivolto a futuri docenti di religione su “L’educazione e le sfide del nostro tempo”, in occasione dell’Open Day 2019, in cui si è discusso riguardo alle principali sfide che il nostro tempo pone agli insegnanti e, in generale, a ogni educatore: crisi della famiglia, crisi del sistema scolastico e multiculturalità, per citarne alcune.

Al tavolo dei relatori, la direttrice del “San Francesco di Sales”, prof.ssa Roberti suor Raffaella e il vice direttore, prof. Francesco La Gaccia che hanno aperto i lavori. A relazionare, tre esperti in materia: la prima a prendere la parola, è stata Viviana Burza, professore Ordinario fuori ruolo in Pedagogia generale e sociale all’UniCal, che ha messo in luce il valore di una pedagogia inclusiva, indispensabile per dare risposte concrete ai bisogni educativi di ogni studente in “geografie di classe” complesse, specchio della nostra società complessa e “inquinata” dalla disinformazione; importante fare riferimento ai grandi filosofi del mondo greco, dai presocratici sino a Socrate, Platone e Aristotele, che hanno avuto la capacità di generare un pensiero ancora attuale pure in ambito pedagogico.

A seguire, l’intervento del counselor professionista, Cesare Perrotta, che ha evidenziato l’importanza di nutrire ogni esperienza pedagogica nell’ottica di un sistema di relazioni che restituiscano centralità alla persona. E, infine, a concludere i lavori il prof. Vincenzo Tucci, docente di Lettere e direttore dell’Archivio diocesano, che ha ricordato il modo di fare pedagogia e la vocazione all’insegnamento del compianto prof. Luigi Intrieri, uomo colto, appassionato e di spessore intellettuale, lungimirante in materia di didattica. Alla fine, è stata data una notizia in anteprima: dal prossimo anno accademico sarà conferito dall’ISSR un riconoscimento per la migliore tesi di laurea, dedicato proprio alla memoria del professore Intrieri. Per sopravvivere a questi tempi di “metamorfosi” sociale è necessario, dunque, dar vita un neoumanesimo culturale e cristiano, che salvi le generazioni contemporanee da una nuova e possibile deriva dei tempi.

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