Attualità

Da circa una settimana la stazione San Giovanni di Como è al centro di un flusso di migranti - per lo più eritrei, somali e gambiani - intenzionati ad attraversare il confine diretti verso il nord Europa. Una situazione divenuta particolarmente critica nei giorni scorsi quando, nelle ore serali, sono arrivati ad essere un centinaio i migranti costretti a dormire all’addiaccio nei pressi della stazione.

Numeri impressionanti che non riguardano solo gli interventi sulla popolazione straniera, ma anche i tanti italiani che la crisi economica sta spingendo sotto la soglia della povertà. Una percentuale che nel Rapporto dell’Osservatorio nazionale sul disagio e la solidarietà nelle stazioni del 2011 era al 20 per cento e ora, dopo cinque anni di crisi, è arrivata al 25 per cento.

Sono 4,6 milioni le persone in povertà assoluta, il 7,6%, secondo i dati diffusi oggi dall’Istat relativi al 2015, con un aumento di quasi 500 mila in più rispetto all'anno precedente poiché collocati all'interno di famiglie numerose. Il dato sulle famiglie in povertà assoluta rimane invece stabile: 1 milione e 582 mila. La Camera dei deputati ha approvato, nell'ambito del disegno di legge delega con le misure di contrasto alla povertà e il riordino delle prestazioni sociali, il "reddito di inclusione". Il parere di Caritas italiana.

Il giorno dopo lo scontro ferroviario, costato la vita finora a 23 persone, è il momento più duro per i parenti che si confrontano con il riconoscimento dei loro cari. Le storie piccole di ciascuno tratteggiano una tragedia collettiva in cui nemmeno lo straordinario sforzo dei pugliesi, corsi in migliaia a donare il sangue per l'emergenza, riesce a lenire il dolore di chi non sa dare una risposta a un quesito sempre presente quando muoiono degli innocenti: perché? Sabato ci saranno i funerali.

Nonostante il refrain contro i migranti sia sempre lo stesso: "Premesso che non sono razzista...", nelle società occidentali il razzismo sta uscendo allo scoperto e rischia di essere legittimato come una opinione. Secondo lo psichiatra Vittorino Andreoli siamo in "una cornice di civiltà disastrosa", l'Italia e l'Occidente stanno "regredendo alle pulsioni istintive", al dominio della "cultura del nemico": "La superficialità porta l'identità a fondarsi sul nemico. Se uno non ha un nemico non riesce a caratterizzare se stesso".

L’80 per cento delle imprese del nostro Paese con oltre 80 dipendenti ha dichiarato di impegnarsi in iniziative di responsabilità sociale, per un investimento totale di un miliardo e 122 milioni di euro. È quanto emerge dal settimo Rapporto di indagine curato dall’Osservatorio Socialis in collaborazione con Baxter, FS Italiane, Prioritalia e Terna. Il dato, che è il più alto degli ultimi 15 anni, ha preso in considerazione diversi elementi quali il coinvolgimento dei dipendenti, l'attenzione all’ambiente, la lotta agli sprechi, l'ottimizzazione dei consumi energetici, tutti fronti su cui le aziende si sono impegnate attivamente. Ma secondo il rapporto, la spinta virtuosa arriva soprattutto dai cittadini, che sempre di più tendono a premiare con i loro consumi le aziende più etiche.

In base ai dati del censimento del 2011, in Italia sono oltre 7 milioni gli appartamenti non locati. Allo stesso tempo il 27,3% degli italiani vive in alloggi sovraffollati e quasi una persona su dieci è in situazione di disagio abitativo. Per non parlare degli sfratti. Nei giorni scorsi il Sicet ha diffuso i dati elaborati dal ministero dell'Interno: sono oltre 150mila le famiglie che attendono l'esecuzione del provvedimento nei prossimi mesi. Ecco le ragioni per le quali il Sicet lancia la sua proposta: "Se fino ad ora è stata privilegiata la rendita finanziaria e immobiliare, adesso è il momento di puntare sulla rendita delle persone".

Profughi siriani e iracheni di oggi come quelli palestinesi nati sull’onda delle guerre arabo-israeliane? Siamo all’inizio di una nuova questione palestinese in salsa “sirachena”? Davanti alle emergenze umanitarie di milioni di profughi e rifugiati, provocate dalle guerre in corso in Siria e Iraq, è sempre più difficile parlare di integrità territoriali come di chiari confini umani e geografici. Con gravi problemi di sicurezza e stabilità, ben sapendo che così tanti rifugiati, costretti a vivere in condizioni disperate rappresentano un potenziale bacino di reclutamento per le organizzazioni terroristiche. Siriani e iracheni profughi e rifugiati, come i palestinesi: faranno mai ritorno nelle proprie terre?   "Serve una pace regionale che garantisca un ritorno progressivo delle popolazioni nei loro territori evitando l’insediamento permanente, in condizioni ai limiti della sopportazione, nelle terre dove hanno trovato rifugio", sostiene Paolo Maggiolini dell'Ispi.

E’ dei giorni scorsi la notizia che è stata avviata una ristrutturazione interna. Le tre società Equitalia Nord, Centro e Sud verranno soppresse e i rispettivi organici confluiranno nella nuova Equitalia Servizi di Riscossione Spa, chiamata ad operare su tutto il territorio nazionale ad eccezione della Sicilia dove continuerà il lavoro di Riscossioni Sicilia Spa. Non si tratta di una operazione di “lifting”, assicurano alla Agenzia delle Entrate, che possiede Equitalia al 51% insieme all’Inps che ne controlla il restante 49%. In rampa di lancio l'operazione "Cartella amica".

Come ogni Estate (e, a parti invertite, Inverno) arrivano consigli e decaloghi.

Fa veramente effetto passare dalle immagini dei telegiornali a quelle del videogioco. Negli Stati Uniti la rivista “Wired”, ha titolato così un articolo inquietante: “Perché l’Isis conosce i videogiochi meglio di noi". E ha denunciato l'uso propagandistico dei videogiochi fra gli estremisti. Non è dimostrato il nesso fra la violenza esibita nei video e la vita quotidiana. Ma si susseguono gli allarmi e le preoccupazioni.

Fare rete, informare, formare, sensibilizzare, prevenire e, in alcuni casi, prendere in carico. Da Nord a Sud è questo il fil rouge che lega idealmente gli interventi delle Caritas diocesane per il contrasto del gioco d’azzardo patologico.

Medicina, riabilitazione, attenzione particolare a ogni singolo ammalato: è la “ricetta” dell’ospedale di Varsavia dedicato a Giovanni Paolo II, finanziato dal servizio sanitario pubblico, da donazioni private e fondi Ue. Assieme ai piccoli pazienti viene ospitato un genitore, che ha un ruolo essenziale. Non tutti riaprono gli occhi ma si può migliorarne la qualità della vita. La vicenda dell’attrice Ewa Blaszczyk e di sua figlia Aleksandra.

I cinque poliziotti bianchi uccisi da un cecchino nero sono le ultime vittime di una scia di sangue che non si ferma. C'è il rischio che l'odio razziale possa nuovamente esplodere. Cattolici in preghiera nel fine settimana, parole di pacificazione dalle comunità religiose. Obama: "Giustizia sarà fatta". E i candidati alle presidenziali si dividono anche su questa vicenda.

La Camera approva la legge sugli educatori professionali prevedendo obbligatoriamente la laurea per tutti, distinguendo le competenze e gli ambiti e regolando la fase transitoria. Il provvedimento passa ora all'esame del Senato, ma gli operatori sul campo esprimono perplessità, chiedono maggiore chiarezza e ricordano che il prendersi cura della persona deve essere una scelta “vocazionale”.

Oltre al cuore impietrito dall'orrore e al profondo disagio di fronte ad un lutto che non rende affatto onore ai marchigiani, adesso lo sguardo deve farsi cristiano, verso chi è vittima e verso chi ha avuto mano assassina. Oltre ogni etichettatura discriminatoria e un astio contagioso, prevalga piuttosto la volontà rispondere con la preghiera silenziosa, la solidarietà autentica, il rispetto concreto.

Ideato quattro anni fa dal Centro Servizi per il Volontariato di Milano, il progetto ha interessato 6.313 iscritti, grazie a 2.600 ore di formazione, realizzate in collaborazione con importanti atenei milanesi come le Università Bicocca, Bocconi, Cattolica, Iulm, Statale e Politecnico. Solo nell'ultimo anno sono stati 1.671 gli iscritti (una media di 20 partecipanti a lezione), 67 i corsi attivati e 722 le ore di lezioni. "La maggior parte di chi si rivolge a noi - spiega Ivan Nissoli, presidente del Ciessevi - non è iscritto ad associazioni di volontariato e non ha in tasca nessuna tessera associativa. In compenso, però, ha voglia di formarsi per iniziare al meglio il proprio impegno civico e vede questo passaggio come elemento indispensabile per farlo".

Non c'è dubbio che il Brexit abbia portato alla luce, ingigantendoli, problemi e ritardi dell'integrazione comunitaria, in un rapporto di causa-effetto con i nazionalismi diffusi in ogni angolo del continente. E mentre nel Regno Unito molti elettori si pentono e i leader si defilano, si guarda al futuro. Le analisi - e qualche ricetta - di Mark Rutte, Guy Verhofstadt e Jean-Claude Juncker. Con un "no" alla proposta del tedesco Schäuble.

A Roma un seminario Cei su "come cogliere e valorizzare la diversità nelle nostre classi". Suggerimenti e proposte per formare gli insegnanti ad uno "sguardo" adeguato verso alunni affetti da Adhd, dislessia e autismo. L'obiettivo: condividere "buone pratiche" per una "didattica inclusiva", non solo per gli studenti con patologie gravi ma anche per quelli "border line". Un "decalogo" per rendere i libri di testo più leggibili.

E' possibile fare famiglia? Nella classifica sul diritto alla famiglia nel mondo i risultati per il nostro Paese non sono lusinghieri, piazzandoci a un poco onorevole 39° posto su 46. "Non sono mai state realizzate vere politiche familiari", spiega il presidente della Fondazione Novae Terrae Luca Volontè, che evidenzia però la percezione positiva degli italiani pur in un contesto economico e sociale poco favorevole. Un dato che "pone una domanda ancora più urgente alla politica, perché le persone si aspettano di più per completare il proprio desiderio di genitorialità e di famiglia".

Gli atti intimidatori e le violenze verso gli stranieri crescono di giorno in giorno. In azione formazioni di destra estrema, ma c'è un disagio diffuso anche nelle classi medie. Le analisi dell'economista cattolico Hayes e del vescovo Kenney. Il quale segnala come le parrocchie che hanno accolto gli immigrati "ne hanno tratto beneficio, soprattutto a Londra".

Il sistema bancario è interconnesso, in Italia e con il mondo. In più, alla vigilanza (non strettissima, va detto) della Banca d’Italia s’è aggiunta quella molto più stringente delle istituzioni che governano l’euro, dalla Bce in giù. L’Europa ci ha imposto cure da cavallo. Ha preteso patrimonializzazioni delle banche ben superiori a quelle esistenti, molti azionisti hanno dovuto mettere la mano nel portafoglio, molti costi sono stati tagliati, molto credito è stato negato se non arci-sicuro. L’intero sistema-Italia ha pagato questo conto, perché se il sistema circolatorio finanziario fa un ictus, è tutta l’economia che si paralizza.