Attualità

È uscito all’inizio dello scorso luglio, presso l’editrice tedesca Schoenling, un accurato saggio dedicato al giornalista cattolico che Hitler fece assassinare senza processo a Dachau il 30 giugno 1934 sull’onda della mattanza degli avversari politici nota alla storia come “la notte dei lunghi coltelli”. La pubblicazione del libro, dello storico Rudolf Morsay, ha preceduto di pochi giorni la notizia dei preparativi per l’apertura del processo di canonizzazione di Gerlich

Dal 2000 ad oggi nel nostro Paese sono oltre 1.600 gli orfani di femminicidio, non effetti collaterali ma vittime due volte, senza diritti e senza voce. La psicologa e criminologa Anna Costanza Baldry, ideatrice e coordinatrice del progetto Switch-off.eu, afferma: “Occorre abbattere il muro di silenzio e di non riconoscimento che li avvolge. Servono azioni e interventi adeguati, formazione mirata, linee guida, una legge che li tuteli e li sostenga. Grave l'assenza dello Stato”

La mappatura delle aree cerebrali è una delle sfide che più attrae i neuroscienziati

L’effetto dei drammatici episodi di terrorismo internazionale condizionano quest’anno le mete delle vacanze di più di un italiano su quattro (27%). È quanto emerge da una analisi Coldiretti/Ixè. Questa percentuale sale di più, arrivando al 41%, se consideriamo la fascia di età di giovani tra i 18 e i 24 anni, più orientati, solitamente, a spostarsi e andare all’estero durante le vacanze. Questa tendenza di prediligere l’Italia come meta di vacanze non è appannaggio solo dei nostri connazionali, con una crescita dell’1,8% dei turisti stranieri che vengono da noi: si tratta soprattutto di tedeschi, americani e francesi

Nell'intervista concessa a Rai News il presidente turco ne ha per tutti, Ue, Italia, accordo sui migranti, reintroduzione della pena di morte e via dicendo. Ma il meglio di sé lo offre quando deve difendere il figlio Necmettin Bilal indagato dalla Procura di Bologna. "Mio figlio è un uomo brillante e viene accusato di riciclaggio di denaro. Che si occupino di mafia in Italia e non di mio figlio". Recep Tayyip Erdogan come Tommaso Maffettone, protagonista del film “I figli... so' pezzi 'e core”. Ciascuno a modo suo, ma tutti e due premurosi e amorevoli, pronti a difendere i propri figli. Una sceneggiata in salsa turca. Stonata.

Negli Stati Uniti d'America, dopo gli anni Sessanta, sono stati inventati i migliori sistemi di comunicazione digitale del mondo. Google, Facebook, Apple, Windows hanno letteralmente invaso l'intero pianeta. Non è buffo che proprio nello stesso Paese stia nascendo adesso una sindrome inedita sulle difficoltà di comunicare correttamente le emozioni?

In Italia i costi diretti dell’assistenza per i malati di Alzheimer superano gli 11 miliardi di euro, di cui il 73% a carico delle famiglie. In assenza di risposte terapeutiche risolutive, sono proprio i familiari che devono farsi carico dell’assistenza e prendersi cura della persona malata, cercando di migliorarne la qualità di vita. Per far fronte a questa situazione e aumentare la conoscenza della malattia, è stata creata ad Abbiategrasso, in provincia di Milano, la prima comunità italiana amica delle persone con demenza.

È davvero così difficile essere onesti? Occorre smarcarci da ogni stantia retorica per giungere a dare una risposta onesta alla nostra domanda: anche dalla retorica dei diritti, che paradossalmente continuano a germinare gli uni dagli altri smentendosi e neutralizzandosi a vicenda, tirando da una parte e dall’altra la coperta corta, ormai troppo lisa, delle regole e delle norme, formulate e utilizzate sempre più in senso autoreferenziale e non come garanzia del bene comunitario.

Parla Angelo Rinella, professore ordinario di diritto costituzionale italiano e comparato presso la Lumsa, nonché preside della Facoltà di giurisprudenza della stessa Università. “Il populismo - spiega - fa leva sulla demagogia e contribuisce alla degenerazione della democrazia. Non è fondato sulla piena partecipazione consapevole e cosciente dei cittadini, ma sulla manipolazione della coscienza popolare. Si tratta di un fenomeno che ha trovato la sua massima espressione nei regimi totalitari”.

La lotta contro il radicalismo passa anche attraverso la figura e il ruolo dell'imam. Il ministero dell’Interno ha così deciso d’introdurre un riconoscimento con decreto ministeriale della figura degli imam. “L’imam - spiega Paolo Naso, che presiede il Consiglio per le relazioni con l’Islam italiano - è il principale mediatore culturale di cui disponiamo oggi nel rapporto tra lo Stato e le comunità. Visto che ha un ruolo così importante, puntiamo su di lui come interlocutore primario, formiamolo e chiediamogli di svolgere un ruolo attivo nel sostegno alle politiche costituzionali e al contrasto esplicito senza ambiguità e senza zone d’ombra a ogni forma di radicalismo".

Un osservatorio europeo sul femminicidio. È il progetto al quale sta lavorando un network di 32 Paesi per studiare il fenomeno e scambiare buone pratiche di prevenzione e contrasto. In Italia, nazione a basso "rischio omicidiario" ma dove una donna viene uccisa ogni due/tre giorni dal partner, secondo la sociologa Consuelo Corradi, coordinatrice di una ricerca europea, esiste un vuoto di identità maschile. Intanto i centri antiviolenza annaspano in attesa dei finanziamenti promessi.

Il presupposto di ogni ragionamento sul tema è l’effettiva incidenza demografica delle diverse classi di età. Rielaborando i dati forniti dall’Istat, aggiornati al primo gennaio 2016, la popolazione residente tra i 18 e i 24 anni è pari a 4.191.561 unità; tra i 25 e i 34, 6.798.525; tra i 35 e i 44, 8.861.003; tra i 45 e i 54, 9.689.373; tra i 55 e i 64, 7.747.302; oltre i 65 ben 13.369.754, circa il 22% del totale. Numeri eloquenti. Con un’avvertenza: rispetto agli aventi diritto al voto, il dato sulla popolazione residente maggiorenne comprende gli immigrati (mediamente più giovani) e non comprende gli italiani all’estero iscritti alle liste elettorali (verosimilmente meno giovani della media).

Il fenomeno dei “pendolari” che ogni giorno partono da Como, dal Varesotto o dall’alto Piemonte per raggiungere soprattutto il canton Ticino è ricco di storie intense, segnate dalla fatica, dall’aspirazione a una posizione professionale oppure a uno stipendio migliori, dal sentirsi stranieri nella Confederazione e, un po’, anche a casa propria. Una ricerca curata da Guido Costa introduce nuove elementi di valutazione.

"Tu sei un bene per me" è il tema dell'edizione numero XXXVII del Meeting per l'amicizia fra i popoli che si svolgerà a Rimini, dal 19 al 25 agosto, con un programma denso, come tradizione, di tavole rotonde, di mostre ed esposizioni, di testimonianze, di storie, unite a eventi sportivi, culturali e musicali (programma su: www.meetingrimini.org). "Vogliamo continuare sulla scia indicata da Papa Francesco che ci esorta sempre a guardare all'altro come a un bene. Dicendo 'tu sei un bene per me' vogliamo ribadire che io non solo posso tollerarti, convivere con te, ma addirittura riconoscere che 'tu sei un bene'", dichiara la presidente del Meeting, Emilia Guarnieri. Non ci si può arrendere alle stragi, alle divisioni, alla disperazione dei migranti che cercano salvezza in Europa. Riconoscere che "tu sei un bene per me" è la sfida che coinvolge la storia.

Da Bratislava un messaggio ecumenico per fondare la politica comunitaria su valori e origini condivise. Preghiera comune di otto chiese cristiane. Monsignor Stanislav Zvolensky, presidente della Conferenza episcopale: l'integrazione "non sia un compromesso". Una "catena di preghiera" senza confini per l'Europa.

L'ora delle epurazioni in Turchia, dopo il fallito golpe dei giorni scorsi. La risposta durissima del presidente Recep Tayyip Erdogan non si è fatta attendere contro tutti coloro considerati complici del predicatore Fethullah Gulen, un tempo suo fidato alleato, e oggi ritenuto la vera mente del golpe. La tensione è palpabile nel Paese. Ma come stanno vivendo i circa 100mila cristiani, di cui 30mila cattolici, di Turchia, questi giorni di grande tensione e violenza? A raccontare lo stato d'animo dei cristiani locali  sono l’arcivescovo latino di Izmir (Smirne), il domenicano Lorenzo Piretto, e il vicario apostolico di Istanbul, Rubén Tierrablanca Gonzalez.

Il tentativo di colpo di Stato in Turchia è stato caratterizzato da varie stranezze. Una valutazione delle forze in campo e delle mutate relazioni internazionali. Sul piano interno Erdogan si trova rafforzato, almeno nel breve periodo. Sul piano internazionale la tensione probabilmente salirà, ma potrebbe valere lo stesso principio, a patto che il "sultano” di Ankara non tiri troppo la corda.

La strage a colpi di machete in un ristorante di Dacca in Bangladesh e poi a Nizza un tir di 14 tonnellate lanciato sulla folla. Ma come vive un musulmano la lunga scia di sangue lasciata al grido di Allah Akbar? Lo abbiamo chiesto a  Layachi Kamel, imam delle Comunità islamiche del Veneto. "Chi vive autenticamente la propria fede religiosa - dice -  e i suoi insegnamenti, non può che essere  una persona tesa all’incontro, al dialogo, alla condivisione, una persona che rispetta la sacralità della vita e la libertà di ogni persona. Questo è l’Islam e tutto ciò che non è questo, non è Islam. È un’interpretazione eretica e strumentale dei testi".

La dura reazione del governo di Ankara che segue al tentativo di colpo di Stato preoccupa Bruxelles e Washington. Occorre equilibrio tra stabilità politica e rispetto della democrazia e dei diritti umani. L'ipotesi ventilata di un ripristino del patibolo scuote le istituzioni internazionali al di là della realpolitik. La tutela della vita umana è un "limite invalicabile".

Lo scorso fine settimana nella capitale Juba vi sono stati nuovi pesanti scontri, con 300 morti, tra cui due caschi blu cinesi. Violenze e migliaia di sfollati. Molti occidentali stanno rimpatriando con voli governativi. Missionari e organizzazioni umanitarie affrontano l'emergenza.

In base ai dati del censimento del 2011, in Italia sono oltre 7 milioni gli appartamenti non locati. Allo stesso tempo il 27,3% degli italiani vive in alloggi sovraffollati e quasi una persona su dieci è in situazione di disagio abitativo. Per non parlare degli sfratti. Nei giorni scorsi il Sicet ha diffuso i dati elaborati dal ministero dell'Interno: sono oltre 150mila le famiglie che attendono l'esecuzione del provvedimento nei prossimi mesi. Ecco le ragioni per le quali il Sicet lancia la sua proposta: "Se fino ad ora è stata privilegiata la rendita finanziaria e immobiliare, adesso è il momento di puntare sulla rendita delle persone".