Il contesto pandemico ci fa leggere il messaggio per la 55esima giornata delle comunicazioni con un cuore e una prospettiva diversi.
Editoriali
Dovremmo “esultare” poichè non essendo stati in grado di utilizzare i vaccini a disposizione, in caso di ritardo nelle future consegne riusciremmo a somministrare la seconda dose a chi ha già ricevuto la prima.
Quella melma che non ci consente di correre facendoci restare ultimi in tutte le classifiche
Un gesto tanto silenzioso e semplice quanto evocativo di una fede e di una speranza che non vengono meno neanche nel momento della prova.
“Ti aspettano i bambini e gli anziani. E gli ultimi, gli invisibili, i non visti (perché nessuno si prende il disturbo di guardarli), quelli che stanno in fondo a qualsiasi coda, le donne e gli uomini che sono in cima alle preghiere di Papa Francesco ed è l’unico posto dove stanno davanti”. Carlo Verdelli, già direttore di Repubblica, Sette, Vanity Fair e Gazzetta, firma questa lettera di Natale per la rivista di strada “Scarp de’ tenis”. Un numero speciale per festività diverse da tutte le altre.
Editoriale scritto per noi da don Carlo De Marchi.
Celebriamo la festa di Tutti i Santi leggendo questo tempo come una occasione per progredire nel cammino di fede.
L’attuale situazione mondiale, stretta dall’incertezza e dalla precarietà, impone una seria riflessione di carattere antropologico. Le considerazioni sanitarie, politiche ed economiche non possono non essere considerate dall'umanesimo cristiano come del tutto relative senza il fattore essenziale, ovvero il discorso su Dio. Il gesuita Henry De Lubac ricorda che il vero dramma che stiamo vivendo non è solamente l’imperversare della malattia e della morte ma il persistere di un umanesimo ateo, nemico dell’uomo
Ogni anno la Colletta del Venerdì Santo viene fatta durante la Settimana santa, quest’anno a causa del Covid, è stata spostata al 13 settembre
Ora che le “vacanze” sono terminate e stiamo assistendo alla ripresa delle attività e quasi leggiamo negli occhi delle persone che incontriamo per strada l’incertezza verso un futuro che appare ancora molto incerto
Papa Francesco, in un discorso ai sindacalisti della CISL, qualche anno fa, ci ha parlato di “una sana cultura dell’ozio”, ci ha insegnato, dunque, da buon gesuita, che il riposo non è necessariamente sinonimo di ozio. Ci ha ricordato che “La persona non è solo lavoro”
Qualsiasi intervento normativo, regolamentare, prassico sull'interruzione volontaria della gravidanza non può che muoversi nella cornice del diritto alla salute, senza mai abdicarvi
Chi sarà mai questo novello epigono di Hitler, Stalin, Mao, o uno dei tanti Kim, i despoti della Nord Corea dal 1945, che considera “pochi milioni di morti” causa virus “evento positivo”, anzi straordinariamente positivo? Nicola Grauso; definito “pioniere del web” in un’intervista su Huffingtonpost.it (summa dell’ideologia radical chic globalista), che trincia questi ed altri “giudizi”, illuminanti di un certo “giro mentale”, di un’ideologia che pervade i multimiliardari del web (ed i loro corifei nei media). Leggete cosa “profetizza” ancora Grauso alla domanda su cosa vogliono fare
Uscire per chi? Per l’uomo, per quello che sta fuori dalla nostra vita, oltre la soglia delle chiese e soprattutto fuori dal nostro cuore
Gesù parla di un dono da offrire e che è comprensivo non solo dei beni materiali, del pane, del mantello e della tunica, ma della stessa nostra vita
L’invito è quello di vivere questo momento non come una privazione, ma come una opportunità
A cento anni dalla nascita del grande attore, una delle icone del cinema italiano. Era solito recarsi ogni domenica a San Giovanni in Laterano per la Messa.
Possiamo resistere serenamente a un giorno senza supermercati aperti, senza possibilità di fare shopping; possiamo resistere alle saracinesche abbassate. Potremmo chiamarla il respiro della vecchia normalità, una nuova ecologia
Una lettura a partire dalla pandemia per la cura del creato.
E' pronta a ripensarsi nuovamente recuperando lo spirito dei suoi Padri? In gioco c'è pure la finanza e la tenuta degli Stati, ci sarà pure il rispetto di vincoli di bilancio ragionevoli, tutti argomenti dignitosi e ai quali non ci si può sottrarre. Però c'è anche la capacità di costruire solide fondamenta sulle quali le singole Nazioni si sentano sicure, non da sole, sostenute.
Quanta profondità nelle ricchezze che i nostri padri ci hanno consegnato! Un tesoro da rispolverare per vivere in Dio il nostro tempo.
Servivano indicazioni chiare, ben spiegate e motivate. I contagi in Calabria sono decisamente meno di quelli di altre regioni d’Italia. Forse è possibile fare di più? Forse possiamo riaprire qualcosa prima?
Continuiamo a camminare lungo il sentiero intrapreso ricordando che in questa gara non vinceranno i più veloci, ma i più resistenti. Trattasi infatti di una maratona... dimentichiamo i 100 metri
Nessuno di noi può dire di non essere san Tommaso, nessuno di noi può contraccambiare la fedeltà di Dio. In nostro soccorso interviene proprio la misericordia di Dio.
Un incontro silenzioso, che solo chi ha occhi e cuore attenti può cogliere.
La tentazione è di fermarci alla via crucis, di sentirci inchiodati alla croce, preoccupati, come siamo in queste settimane, per la pandemia. Sembra quasi un paradosso dire che è Pasqua. Ma è Pasqua!
Dal brano del Vangelo della Domenica delle Palme una nuova speranza per questo tempo difficile: è il Signore che viene a farci visita, se noi non possiamo fisicamente andare da lui.
La passione collettiva di questa epidemia drammatica, vissuta nella solitudine o nella ristrettezza di spazi, di affetti, di amicizia, non può essere ricacciate in gola al Paese. Competenza, sensibilità politica e carità cristiana mai come ora dovranno sedersi intorno ad un tavolo comune.
Papa Francesco, solo e disarmato, ha scritto nella piazza la sua "enciclica" più bella
Un'analisi economica e sociale nella luce della spiritualità biblica in questo tempo difficile per il nostro Paese.