«Dio non ha forse scelto i poveri agli occhi del mondo, che sono ricchi nella fede ed eredi del Regno, promesso a quelli che lo amano?» Gc 2,5
«Accogliete con docilità la Parola che è stata piantata in voi e può portarvi alla salvezza». Gc 1,21
«Nessuno può venire a me se, se non gli è concesso dal Padre mio». Gv 6,65
«Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue rimane in me e io in lui». Gv 6,56
Le due “ore” cardine della giornata sono infatti le Lodi e i Vespri, il sorgere del sole e il suo tramonto. Il mattino segna, con l’aurora, il sorgere della luce e pone fine al silenzio della notte, durante la quale l’oscurità e le tenebre, associate al sonno, hanno posto l’uomo di fronte alla sua fragilità, facendolo trepidare per un destino di morte e silenzio che lo attende. Se la notte è il tempo della trepidazione e dell’attesa, il mattino, con la vittoria della luce sulle tenebre, è promessa di novità, riaccende la speranza. Il termine della giornata, al tramonto del sole, assume invece un riferimento al mistero della croce del Signore.
«Àlzati, mangia, perché è troppo lungo per te il cammino». 1Re,7
«In verità, in verità io vi dico: voi mi cercate non perché avete visto dei segni, ma perché avete mangiato di quei pani e vi siete saziati». Gv 6,26
Dio nel guardare a suo Figlio Gesù gioisce perché lui è il prototipo di ogni bene.
La parola chiave di questa domenica è vita
La parola chiave di questa domenica è segno