Attualità

È stato presentato a Milano, giovedì 14 aprile, il progetto "Fede e Terapia", promosso dall'Associazione "Difendere la vita con Maria" di Novara su tutto il territorio nazionale: l'obiettivo è l'accompagnamento delle famiglie che devono fare i conti con una genitorialità ferita, come nel caso dell'aborto. Il numero verde 800 969 878 è attivo 24 ore al giorno

Mario Morello, medico, presidente dell’Associazione cattolica operatori sanitari, è turbato come tutti davanti al caso di Piombino, in cui un’infermiera è accusata di aver ucciso 13 persone somministrando eparina, un farmaco anticoagulante, in dosi enormemente superiori al massimo consentito. Ricorda come non basti la formazione, ormai di livello universitario e sia necessario "recuperare fortemente il tema della ‘relazione umanizzante’ con la persona malata, che dev’essere al centro di ogni sistema assistenziale".

I quindici ragazzi che la compongono sono tutti migranti, rifugiati politici e richiedenti asilo giunti in Italia con i barconi della morte. Sono la testimonianza concreta di come lo sport rappresenti uno dei migliori strumenti di integrazione contro ogni tipo di discriminazione. Il merito dell'iniziativa va diviso equamente tra l’associazione sportiva dilettantistica “Funiculà” e l’impresa sociale “Less”. La scommessa vinta dall'allenatore Edoardo Tomei.

Delle 219 ragazze sequestrate due anni fa, il 15 aprile 2014, dal gruppo Boko Haram e di cui non si sa più niente parla il cardinale John Olorunfemi Onaiyekan, arcivescovo di Abuja. Che invita il governo nigeriano a reintegrare in società i combattenti pentiti e a lavorare, insieme al mondo musulmano, per sradicare i radicalismi.

Con il sì definitivo della Camera dei Deputati (361 favorevoli, 7 contrari e 2 astenuti) il disegno di legge di riforma costituzionale è giunto al traguardo. Grandi le novità introdotte, a partire dalla modifica del Senato. Ora la parola finale spetta ai cittadini italiani attraverso il referendum confermativo previsto per ottobre.

Una delegazione della Chiesa cattolica e del Patriarcato di Mosca in Libano e in Siria per valutare una serie di iniziative a favore dei cristiani. Un viaggio che ha avuto la benedizione di Papa Francesco e del Patriarca Kirill. “Erano informati – spiega monsignor Paolo Pezzi – e questo viaggio è una conseguenza pratica del loro incontro a Cuba".

E' la proposta di Gianfranco Viesti, ordinario di economia applicata all’università di Bari: favorire l’accesso di giovani stranieri alle nostre università nell’ambito di politiche di coesione nazionali. "La presenza straniera - sottolinea - è molto contenuta in qualche università del Nord, quasi assente nelle università del Centro-Sud". A questo si aggiunge un dato demografico preoccupante: "La demografia gioca a sfavore delle università italiane. Soprattutto al Centro-Sud d’ora in avanti il numero dei 19enni tenderà a diminuire e quindi il bacino normale di attrazione degli studenti si ridurrà".

Il caso delle tasse (pagate da pochi) e dei rifugiati nei Paradisi fiscali.

Nel nostro Paese, infatti, c’è un problema di inquinamento del suolo per 160.680 ettari e del mare per 133.060 ettari; per un totale di 293.740 ettari da bonificare. A lanciare l’allarme sono i geologi italiani in vista del loro congresso nazionale, che si terrà a Napoli dal 28 al 30 aprile.

L'Ue, che dipende per oltre la metà del suo fabbisogno dalle importazioni di gas e petrolio, ha avviato un percorso che mira a creare una "Unione dell'energia". Anche in questo settore occorrono, però, volontà politica e reali convergenze operative. Gli obiettivi 20-20-20, la "decarbonizzazione", la riduzione del costo della "bolletta", la valorizzazione delle fonti rinnovabili.

Iniziativa congiunta tra Caritas e municipalità per dare ospitalità nei mesi invernali, nella ricca capitale del Granducato, agli ultimi tra gli ultimi, spesso dipendenti dall'alcol. Un luogo accogliente, tollerante, che però non rinuncia ad accompagnare le persone cui mancano una casa e una famiglia. Da aprile i locali vengono sottoposti a ristrutturazione, ma per il prossimo autunno si riapriranno i battenti, con orari più lunghi e ci sarà bisogno di personale e volontari.

Radicalismo, Islam, Europa. Gli attentati di Bruxelles e Lahore in Pakistan hanno riaperto la discussione sulle radici islamiste del jihadismo. Il terrore miete vittime anche tra i musulmani. Intervista con il giornalista Michele Zanzucchi. Un "Concilio" pan islamico? "Attualmente impensabile - dice -  ma non si può non desiderarlo per dare una lettura matura del Corano".

La corruzione in sanità è un problema endemico ma non inestirpabile. Lo evidenzia il primo rapporto "Curiamo la corruzione" presentato oggi a Roma. Documentati un miliardo di euro di sprechi che incidono sulla spesa sanitaria, in un sistema che, come evidenzia il presidente dell'Autorità anticorruzione Raffaele Cantone, è "terreno di scorribanda per delinquenti".

Il 2014 ha segnato “un evidente ritorno delle guerre di religione”. Gli atti di violenza e di persecuzione messi in atto da Boko Haram in Nigeria, la violenza jiadhista di Daesh e Al Qaeda in Medio Oriente e Africa, uniti ad altri innumerevoli fatti di cronaca, accaduti nei vari Continenti lungo tutto il 2014, attestano che è in corso un ritorno delle guerre di religione. È quanto emerge dal VII Rapporto sulla Dottrina sociale della Chiesa nel mondo, realizzato dall’Osservatorio Cardinale Van Thuân, in collaborazione con il Movimento cristiano lavoratori (Mcl), dal titolo “Guerre di religione, guerre alla religione” e presentato oggi a Roma.

Dal 4 aprile, in base all'accordo Ue-Turchia, sono iniziati nell'isola di Lesbo, in Grecia, le prime espulsioni dei profughi arrivati dopo il 20 marzo. Un accordo che ha ricevuto critiche da tutte le organizzazioni umanitarie per le scarse garanzie di rispetto dei diritti umani. Clima di incertezza, spavento e rischio di gravi tensioni sono segnalate dalle Caritas che operano in loco. Intanto, arriva l'annuncio a sorpresa di una possibile visita del Papa a Lesbo, la settimana prossima.

Sale la tensione nella Regione del Nagorno-Karabakh, a sud del Caucaso. Conteso da Armenia e Azerbaigian, il territorio è tornato ad essere teatro di uno scontro militare  che ha fatto già centinaia di vittime tra soldati e purtroppo anche civili. I cristiani piangono i loro morti e invocano la pace. L'esperto Aldo Ferrari (Ispi): "Ci sono stati molti scontri negli anni passati ma questo sembra essere il più grave in assoluto. Sarebbe assurdo un acuirsi del conflitto, ma non è escluso”.

Ispirata all’esempio delle "università popolari" europee, l’istituzione da poco inaugurata nella capitale dell’Algeria ha l’ambizione di andare oltre questo modello: l’iniziativa nasce, infatti, dalla collaborazione tra il centro diocesano “Des Glycines”, istituzione legata alla Chiesa cattolica algerina, e un gruppo di studiosi locali, che si richiamano a diverse tradizioni culturali.

Un'intera nazione sotto shock dopo la tragica esplosione, nel giorno di Pasqua, nel parco della metropoli, gremito di famiglie in festa. La maggior parte delle vittime sono musulmani sebbene l'obiettivo principale dei militanti fossero i cristiani. Nel nostro Paese è in corso una lotta tra il bene e il male, abbiamo bisogno del vostro sostegno spirituale e morale. Ho organizzato per sabato 2 aprile una preghiera interconfessionale presso il nostro Centro per la Pace di Lahore alla quale parteciperanno leader religiosi musulmani, cristiani e indù, attivisti dei diritti umani e promotori del dialogo interreligioso, della pace e dell'armonia.

Un gruppo di ricercatori ha verificato un impatto significativo sulla salute nel corso di diverse generazioni.

La vera libertà non è semplicemente poter scegliere, quanto il saperlo fare.

Un report dell’Oms rileva il pesante disagio degli adolescenti.

Si chiama Alice Nicolini, ha diciassette anni, vive e studia a Sassuolo. È suo il cortometraggio “Xenos” che racconta per immagini il dramma della migrazione. Vorrebbe diventare “film-maker” e, per inseguire la sua passione, ha frequentato la New York Film Academy. Spera, un domani, di iscriversi alla CalArts, istituto californiano fondato dal “papà” di Topolino

L'antica città romana immersa nel deserto siriano è stata liberata. Daesh è stata messa in fuga dall'esercito di Bashar al Assad e dall'aviazione russa. Ora è tempo di recuperare e ricostruire tutto ciò che la furia cieca dello Stato Islamico ha distrutto. Ma non basta. Isber Sabrine, giovane archeologo siriano, fondatore dell'ong "Heritage for peace" è convinto: “La ricostruzione di Palmira non dovrà essere solo materiale ma anche morale”. Il suo pensiero, infatti, è anche per la popolazione della città, 70mila persone che oggi hanno bisogno di aiuti concreti. La cura e la difesa del patrimonio siriano "è un atto dovuto a chi è morto per mano dei terroristi. Il loro ricordo non può essere cancellato così come le nostre radici storiche comuni”.

E' urgente una legge quadro nazionale che riconosca e valorizzi il ruolo  dei caregiver, nel nostro Paese oltre 3milioni, per lo più donne di mezza età, che nelle loro famiglie si fanno carico di anziani e malati non autosufficienti. Ma non mancano i ragazzi e i giovani in età scolare. A fare il punto della situazione è stato ieri un convegno a Palazzo Montecitorio. Illustrate anche due proposte di legge depositate le scorse settimane alla Camera e al Senato e ispirate alla  legge regionale approvata nel 2014 in Emilia Romagna.

Le stime più diffuse parlano di un numero di vittime compreso tra 200 e 500mila in vent’anni e secondo altri dati, riportati dalla svizzera Fondation Hirondelle, il 12% delle donne dell’area attraversata dalla guerra avrebbe subito violenza almeno una volta nella propria vita. Il governo di Kinshasa ha spesso definito esagerate queste cifre, ma un’indagine promossa dalle stesse autorità ha comunque registrato oltre 3mila casi simili nel 2014 e più di 2.400 lo scorso anno. Ancora oggi, le nuove vittime sono circa 7 al giorno: ad affermarlo di recente è stato Denis Mukwege, il ginecologo che dal 1999 nell’ospedale Panzi della città di Bukavu si impegna a curare queste donne.

Il Governo italiano, ai sensi dell’art. 9 del decreto legislativo 4 marzo 2014, n. 24 (attuazione della direttiva 2011/36/Ue, relativa alla prevenzione e alla repressione della tratta di esseri umani e alla protezione delle vittime), ha adottato, a fine febbraio, un nuovo Piano nazionale d'azione contro la tratta e il grave sfruttamento per il biennio 2016-2018. “Prevenzione, azione penale, protezione e cooperazione” sono le quattro parole chiave. Ad approfondire i contenuti del Piano, monsignor Gian Carlo Perego (Fondazione Migrantes), Mirta Da Pra (Gruppo Abele), Maurizio Galli (Comunità Papa Giovanni XXIII).