Attualità

Un coro di critiche ha seguito l'accordo tra la Federazione italiana gioco calcio e la società di scommesse Intralot per la sponsorizzazione della Nazionale italiana. Per Marco Tarquinio, direttore di "Avvenire", "non si può tollerare che l’azzardo sia presentato come una realtà che affianca i percorsi socio-educativi e di comunicazione valoriale". Il compito della politica, che non riesce a portare a conclusione le iniziative di legge per regolamentare il settore, e l'impegno del mondo cattolico che ha "un ruolo di denuncia e di sostegno alle vittime, ed è stato capace di fare alleanza con tante altre realtà associative".

Sono 32.157 gli alunni con cittadinanza non italiana nelle 8.526 scuole cattoliche del nostro Paese, il 4,9% del totale. E le percentuali sono più che raddoppiate negli ultimi vent'anni. Nonostante le difficoltà economiche, le famiglie di immigrati hanno fiducia nella scuola cattolica. In molti istituti esperienze di dialogo interculturale e interreligioso. Sergio Cicatelli (Cssc): "l'interculturalità appartiene al patrimonio educativo delle scuole cattoliche e ne rappresenta un principio costitutivo che attende solo di essere compreso e sviluppato fino in fondo".

Per un preside l’inizio d’anno scolastico rappresenta sempre il periodo più critico, tra la sistemazione dell’organico, l’attesa degli insegnanti che vengano a sostituire quelli in assegnazione provvisoria o in congedo, tutte cose che in genere nel primo mese si riuscivano a ottemperare. L'analisi di Roberta Fanfarillo, preside e membro, designato direttamente dal Ministro, del Consiglio superiore della Pubblica Istruzione.

Due ricerche diverse, quella Acli/Cisl e il Rapporto Migrantes, ci consegnano la fotografia di una generazione di giovani consapevoli della precarietà dell'impiego e della necessità di essere flessibili per poter entrare nel mercato del lavoro. Al punto da rinunciare a tutele e ambizioni. Tre realtà cattoliche - Acli, Azione cattolica, Mcl - forniscono una prima analisi del fenomeno, e alcune ricette per uscire da un rischioso cortocircuito che ipoteca il futuro.

Il Parlamento europeo, il 15 settembre scorso, ha approvato a larghissima maggioranza una risoluzione non vincolante per i Paesi membri, ma importantissima dal punto di vista politico. Si legge, tra l'altro, che il servizio universale deve essere “di alta qualità a condizioni accessibili, comprendente almeno cinque giorni di consegna e di raccolta a settimana per tutti i cittadini”. Poco oltre si trova scritto, a proposito di accessibilità ai servizi universali “specialmente nel caso dei cittadini...e di quanti risiedono in zone remote”. Non sarà vincolante, ma più chiaro di così il Parlamento europeo non poteva essere. Chi ha orecchi...

Favorire la creazione di un clima di fiducia reciproca e di cooperazione all’interno della coppia che si sta separando per arrivare ad un accordo il più possibile condiviso trovando soluzioni a questioni molto pratiche. E' l'obiettivo della mediazione familiare, istituto poco noto nel nostro Paese e non ancora regolamentato, anche se diverse norme vi fanno riferimento. Di grande utilità per stemperare i conflitti e tutelare, per quanto possibile, la serenità dei figli, aiuta anche i genitori. Perché farsi la guerra, in fondo, non fa bene a nessuno. Il 20 ottobre la presentazione in Senato di una proposta di legge.

Il nunzio apostolico a Caracas traccia la situazione nel Paese segnato dalla recessione e diviso tra due principali fazioni politiche. Francesco, amato dal popolo e rispettato sia dalle istituzioni governative sia dalle forze di opposizione, "incoraggia sempre a tentare di aprire una porta, pur consapevole dei limiti e dei rischi, piuttosto che stare nell’immobilismo cronico della violenza".

A Roma dal 2 all'8 ottobre la Settimana della famiglia promossa dal Vicariato e dal Forum delle associazioni familiari del Lazio nel solco dell'Amoris Laetitia e nell'ambito dell'Anno della misericordia. Cardinale Agostino Vallini: "Al centro dell’attenzione la famiglia, la sua vita e i suoi problemi". Monsignor Andrea Manto: "Mettere in rete buone pratiche e creare sinergie".

Lettera aperta di Gontero (Agesc) al presidente Mattarella.

Trenta giorni dopo il sisma, ad Amatrice e nelle zone terremotate comincia a prendere corpo il percorso della ricostruzione. Dopo la riapertura delle scuole, ora è il momento dello sgombero dalle tendopoli. Vitale sarà rilanciare le attività commerciali, distrutte per il 92%. In attesa del decreto sulla ricostruzione, previsto per il 2 ottobre, la comunità si stringe intorno alla piccola Alessia, battezzata il 24 settembre dal vescovo Pompili che l'ha definita “simbolo della nostra speranza, colei che spinge in avanti le lancette dell’orologio ferme alle 3.36 del 24 agosto”.

Con la scelta di rinviare a data da destinarsi l'esame dei ricorsi contro la nuova legge elettorale (il cosiddetto Italicum), i giudici di palazzo della Consulta hanno chiaramente voluto evitare che un'eventuale decisione assunta nell'udienza fissata per il 4 ottobre potesse essere strumentalizzata dai due schieramenti che si fronteggiano in modo aspro sul referendum costituzionale, la cui data sarà fissata dal governo il prossimo 26 settembre. Gli scenari possibili.

Per i tanti disoccupati in Italia una visita al sito nel portale Eures della Commissione Europea farà scoprire quasi 2 milioni di posti disponibili nei 28 paesi dell’Unione. La Germania da sola ne propone 991.000 mentre il nostro paese solo 2.713. Interessante le graduatorie dei paesi più ambiti e dei lavori più rari.

Nel mondo è la seconda causa di morte per ragazzi sotto i 20 anni. Solo nel nostro Paese su 4mila decessi legati a questo gesto estremo, il 12% di questi riguarda giovani e giovanissimi. Cifre tutt'altro che marginali su cui sarebbe possibile attuare forme di prevenzione. Eppure, spiega Stefano Vicari, neuropsichiatra dell'ospedale pediatrico Bambin Gesù, in Italia "mancano i servizi per sottovalutazione".

Entra nel vivo l’alternanza scuola-lavoro prevista obbligatoriamente dalla legge sulla “Buona Scuola”. Ad oggi coinvolti circa 720mila studenti; dall’anno prossimo (2017/2018) a pieno regime, saranno circa un milione e mezzo. Gabriele Toccafondi (Miur): “Non torniamo indietro, è scuola a tutti gli effetti”. Giovanni Brugnoli (Confindustria): “Fondamentale il ruolo delle reti territoriali”.

Quella in corso nel Paese africano è una delle crisi umanitarie più grandi e meno conosciute al mondo: 5,1 milioni di persone bisognose di aiuti (su una popolazione totale di 12-13 milioni), 1,6 milioni di sfollati interni e 975mila rifugiati fuori dai confini. Eppure non basta per attirare l’attenzione dei media. Le parole del superiore provinciale dei comboniani padre Daniele Moschetti e l’impegno degli istituti religiosi che apriranno nella capitale Juba – con il contributo della Cei – un centro di formazione per la pace.

Il presidente nazionale del Movimento Cristiano Lavoratori analizza i temi emergenti dell'agenda politica ed economica del Paese.  Sul fronte del lavoro: "Non siamo di fronte a un fallimento ma le riforme restano deludenti". Emarginazione dei corpi intermedi, ma "devono iniziare a fare un po' di autocritica, sforzandosi di andare più incontro ai cambiamenti della società". La necessità per il Sud di "una strategia complessiva, che metta al centro l'occupazione e lo sviluppo".

È stato firmato, martedì 6 settembre, il rinnovo del protocollo che riconosce la continuità del legame affettivo con il genitore in carcere. La Carta è stata sottoscritta dal ministro della Giustizia, Andrea Orlando, dal garante nazionale dell'infanzia e dell'adolescenza, Filomena Albano, e dalla presidente dell’associazione "Bambinisenzasbarre", Lia Sacerdote. Il protocollo, firmato per la prima volta nel 2014, è un documento unico in Europa che impegna il sistema penitenziario a confrontarsi con la presenza quotidiana del bambino in carcere, se pure periodica, e con il peso che la detenzione del proprio genitore comporta.

Il 13 settembre torna a suonare la campanella della scuola di Amatrice. Crollato per il sisma l'istituto "Romolo Capranica", gli alunni troveranno posto in una struttura prefabbricata tirata su a tempo di record dalla Protezione Civile di Trento, in località San Cipriano a poco più di un chilometro dal centro cittadino. L'aiuto concreto del Ministero dell'Istruzione che ha messo a disposizione dei kit studio per gli alunni. Lo sforzo delle famiglie di scavare nelle macerie per restituire qualche oggetto personale, libri, zainetti e astucci, ai propri figli. La voglia dei bambini di ritrovarsi in classe per raccontarsi quanto hanno vissuto, sotto lo sguardo attento di insegnanti e psicologi. Il "Bosco della memoria" per non dimenticare gli 8 alunni morti sotto le macerie.

Sottofondo discreto delle nostre giornate, voce che accompagna i pensieri.

La promessa di Renzi al magazine "Vita" è accolta con favore, ma non bastano le dichiarazioni. Servono anche l'ascolto dell'esperienza di chi sta sul campo giorno dopo giorno, una legge sul divieto della pubblicità, un'attenzione ai percorsi di prevenzione, cura e riabilitazione, l'impegno sul territorio, come chiedono la Consulta nazionale antiusura, la campagna "Mettiamoci in gioco", la Fict e le Acli.