Diocesi
Migliaia di fedeli a Paola nel giorno di San Francesco

Straordinaria partecipazione al santuario di Paola nel giorno della festa del Santo, a 90 anni dal ritorno delle reliquie. La celebrazione presieduta dal vescovo Checchinato
“È un 4 maggio speciale perché ricorre
Il 90esimo anniversario dell’arrivo della Francia delle sacre ossa e delle reliquie di San Francesco”, fino all’epoca venerate a Tours. Lo ha detto padre Francesco Maria Trebisonda, correttore provinciale dell’Ordine dei Minimi, introducendo la celebrazione eucaristica nel giorno della festa di San Francesco. Al ritorno delle reliquie presenziarono la beata Elena Aiello e suor Luigina Mazza.

Straordinaria partecipazione al santuario di Paola nella festa che cade nell’anno giubilare. Tantissimi i pellegrini che, sulla superstrada, dai paesi costieri, stanno raggiungendo il Santuario a piedi. Pullman provenienti da tutta la Calabria.
La Santa Messa
L’Eucarestia è stata presieduta da mons. Giovanni Checchinato, arcivescovo metropolita di Cosenza – Bisignano, e concelebrata, fra gli altri, da mons. Donato Oliverio, eparca di Lungro, da mons. Giuseppe Fiorini Morosini, arcivescovo emerito di San Marco Argentano – Scalea, da padre Gregorio Colatorti, correttore generale dell’Ordine dei Minimi.

Mons. Checchinato, commentando la pericope della III domenica di Pasqua, ha guardato alla testimonianza comunitaria del Patrono. “Attorno a San Francesco si raccolgono donne e uomini che cercano il Signore. San Francesco non è un eroe solitario e la sua proposta è estensibile”. Per mons. Checchinato – a proposito del cammino con il Paolano – “il Vangelo non perde il suo fascino di proposta paradossale e bellissima, capace di cambiare vite e storie”. Lo sguardo del presule sulla strada additata dal Santo. “Non indica se stesso ma indica il Signore. Quando le nostre esperienze di comunione si infettano con il virus del narcisismo facciamo di tutto non per indicare il Signore ma noi stessi”. Ma questo “ci impedisce di incontrare il Signore”. Francesco ci dà un esempio contrario. “Ritrovarsi nello spezzare il pane intriso di ascolto della parola del Signore”. È “la vocazione, la Parola che converte, la carità, l’amore di Dio che tutti raggiunge e il cuore di tutti riscalda”.



