Ancora guerra, ancora missili e bombe, suoni di sirene, morti. Sempre più precisa, ma violenta la guerra tra israeliani e palestinesi, tra lo Stato e Hamas
Editoriali
La pillola anticoncezionale provoca 500-1.200 casi di trombosi ogni milione di donne che l’assumono (0,05% – 0,12%); il fumo 1.763 casi ogni milione di fumatori (0,18%); l’eparina, farmaco anticoagulante, 5.000 casi su un milione di somministrazioni (0,50%); il Covid 165.000 casi ogni milione di pazienti (16,4%!).
Sessant’anni fa il primo uomo, il maggiore russo Jurij Alekseevic Gagarin, fu lanciato nello spazio. Era il 12 aprile 1961 e il nuovo “Colombo” attraversò le invalicabili colonne d’Ercole degli spazi siderali
Nonostante le reali difficoltà del momento, ci stiamo accorgendo che c’è una luce in fondo al tunnel che ci porta a vivere con speranza? Quali segni di speranza lasciati dal Risorto trovo anch’io nel mio giardino dove la pietra del mio sepolcro è stata divelta? Siamo capaci di ritornare a Gerusalemme come i discepoli di Emmaus, per annunziare a tutti con gioia in questo tempo che abbiamo incontrato il Risorto?
Guardando al Crocifisso cogliamo il senso del suo amore per noi, contemplando il Risorto ci torna il coraggio per uscire dalle nostre chiusure
In realtà, di primavera ne aspettiamo un’altra, quella dall’inverno del Covid che da oltre un anno ci chiama alla prudenza e all’attenzione
La sua vocazione, raccontata dall’evangelista Matteo (1,18-25), si inserisce nelle grandi chiamate da parte di Dio
L’uomo del silenzio che appare e poi, ingoiato dalla stessa narrazione, scompare tra le pagine della Scrittura, mentre l’evangelista Luca ci fa intuire il clima di famiglia che si è creato nella casa di Nazaret
Con la visita in Iraq, papa Francesco ha posto il suo piede nella Storia e nella Fede, là dove tutto ebbe inizio, dove l’ingegno degli uomini seppe tradursi in ciò che noi definiamo civiltà
Le canzoni sono funzionali al festival come al supermercato, servono per vendere un viaggio in crociera o un abbonamento a internet.
Tra una variante e l’altra, non c’è certamente da abbassare la guardia
Padre Sorge vede lucidamente la difficoltà che la Chiesa incontra nella comunicazione con la cultura contemporanea
Non possiamo fare a meno di evidenziare come il presidente facente funzione stia interpretando questo incarico con lo stesso piglio di quando si commenta una partita al bar con gli amici
Quest’anno abbiamo vissuto il nostro primo carnevale dell’era Covid-19 (e speriamo anche l’ultimo)
In vista della quaresima ha pensato “a tanti bravi confessori che hanno questo atteggiamento: attirare la gente che si sente niente, che si sente “al pavimento”
Anche i giornalisti sono tra le categorie ad alto rischio di contrarre il Covid-19 e avrebbero bisogno di immunizzarsi al più presto contro il virus.
L'icona del Pilerio negli Ospedali cosentini nel giornata mondiale di preghiera per gli ammalati
Andare oltre i "segnali" e chiedersi se la realtà corrisponda a quello che vediamo su internet: una riflessione alla luce del drammatico omicidio avvenuto a Caccamo, in Sicilia
Il contesto pandemico ci fa leggere il messaggio per la 55esima giornata delle comunicazioni con un cuore e una prospettiva diversi.
Dovremmo “esultare” poichè non essendo stati in grado di utilizzare i vaccini a disposizione, in caso di ritardo nelle future consegne riusciremmo a somministrare la seconda dose a chi ha già ricevuto la prima.
Quella melma che non ci consente di correre facendoci restare ultimi in tutte le classifiche
Un gesto tanto silenzioso e semplice quanto evocativo di una fede e di una speranza che non vengono meno neanche nel momento della prova.
“Ti aspettano i bambini e gli anziani. E gli ultimi, gli invisibili, i non visti (perché nessuno si prende il disturbo di guardarli), quelli che stanno in fondo a qualsiasi coda, le donne e gli uomini che sono in cima alle preghiere di Papa Francesco ed è l’unico posto dove stanno davanti”. Carlo Verdelli, già direttore di Repubblica, Sette, Vanity Fair e Gazzetta, firma questa lettera di Natale per la rivista di strada “Scarp de’ tenis”. Un numero speciale per festività diverse da tutte le altre.
Editoriale scritto per noi da don Carlo De Marchi.
Celebriamo la festa di Tutti i Santi leggendo questo tempo come una occasione per progredire nel cammino di fede.
L’attuale situazione mondiale, stretta dall’incertezza e dalla precarietà, impone una seria riflessione di carattere antropologico. Le considerazioni sanitarie, politiche ed economiche non possono non essere considerate dall'umanesimo cristiano come del tutto relative senza il fattore essenziale, ovvero il discorso su Dio. Il gesuita Henry De Lubac ricorda che il vero dramma che stiamo vivendo non è solamente l’imperversare della malattia e della morte ma il persistere di un umanesimo ateo, nemico dell’uomo
Ogni anno la Colletta del Venerdì Santo viene fatta durante la Settimana santa, quest’anno a causa del Covid, è stata spostata al 13 settembre
Ora che le “vacanze” sono terminate e stiamo assistendo alla ripresa delle attività e quasi leggiamo negli occhi delle persone che incontriamo per strada l’incertezza verso un futuro che appare ancora molto incerto
Papa Francesco, in un discorso ai sindacalisti della CISL, qualche anno fa, ci ha parlato di “una sana cultura dell’ozio”, ci ha insegnato, dunque, da buon gesuita, che il riposo non è necessariamente sinonimo di ozio. Ci ha ricordato che “La persona non è solo lavoro”
Qualsiasi intervento normativo, regolamentare, prassico sull'interruzione volontaria della gravidanza non può che muoversi nella cornice del diritto alla salute, senza mai abdicarvi
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