Editoriali
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Facebook apre la stanza “Post di preghiere”

 Il social sta sperimentando una nuova funzione che permetterà ai membri di un gruppo di richiedere preghiere e di aderire alle richieste di altri

Facebook apre la stanza “Post di preghiere”

La notizia circola da giorni, Avvenire e i giornali europei vicini ai vescovi l’hanno riportata in pagina. Il social sta sperimentando una nuova funzione che permetterà ai membri di un gruppo di richiedere preghiere e di aderire alle richieste di altri, facendolo sapere ai richiedenti e interagendo con loro attraverso le consuete modalità (reazioni, commenti, condivisioni). La sperimentazione attualmente è circoscritta agli Stati Uniti e a una porzione di utenti selezionati; l’idea secondo un portavoce del social network è nata considerando le migliaia di modi attraverso i quali gli utenti si sono collegati tra loro durante il distanziamento imposto dalla pandemia; in particolare, nel corso della Settimana Santa del 2020, c’è stato un enorme incremento di videochiamate su Messenger e di consultazione di pagine religiose e spirituali. Nona Jones, che lavora per il social network, in qualità di esperta dei rapporti tra fede e tecnologia, ha ribadito che “per le persone di fede e per le loro comunità l’anno appena trascorso è stato davvero devastante”. Si attivi pure la funzione, ma che non accada di aver pensato di pregare mettendo un mi piace o pubblicando una faccina o un post. Per la preghiera bisogna sempre chiudere il social e “aprire il cuore a Dio” nel silenzio della propria stanza

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