Attualità

Il ministro dello Sviluppo economico, Federica Guidi, ha firmato il decreto che autorizza la cessione dei complessi aziendali dell’Ilva, in amministrazione straordinaria da poco più che un anno, e le procedure per il trasferimento delle aziende che fanno capo alle società dell'intero gruppo. I gruppi singoli o le cordate interessate dovranno venire allo scoperto in un mese, mentre le procedure che porteranno alla vendita si dovranno concludere entro il 30 giugno prossimo.

Rapita dai terroristi in Camerun, la giovane venticinquenne riesce fortunosamene a fuggire, ma in Libia cade in mano agli schiavisti. incinta e senza soldi, viene spedita su un gommone, intercettato da una nave di “Medici senza frontiere” la “Msf Dignity I”. Così è stata assistita nel parto. Nella solennità dell'Epifania, nella chiesa Santa Famiglia di Fano, è stato battezzato suo figlio, a cui ha voluto dare il nome "Divane Dignity", come segno della speranza di un futuro migliore.

I risultati sono arrivati grazie a 5.800 giorni di udienze tenute spesso in condizioni proibitive: basti pensare che per quasi tre anni, la corte con sede ad Arusha in Tanzania non ha avuto a disposizione un’aula per le udienze. “Quello per la pacificazione è stato un lavoro enorme - ricorda l’abbé Vincent Gasana, segretario della commissione Giustizia e Pace della Chiesa ruandese - e la Chiesa vi ha contribuito: in varie lettere pastorali i vescovi hanno invitato la popolazione a partecipare attivamente all’esperienza dei gaçaça”.

I risultati della ricerca “Educare generando futuro. I minori di origine straniera in Oratorio: dall’integrazione alla condivisione”, realizzata da Ismu, Fondazione Oratori Milanesi, Caritas Ambrosiana e dall’Ufficio Pastorale Migranti della Diocesi di Milano. Le valutazioni di Paolo Branca, Giampiero Alberti e Samuele Marelli.

Don Paolo Gentili, direttore dell'Ufficio nazionale per la pastorale familiare della Cei, riflette sul disegno di legge Cirinnà quasi in dirittura d'arrivo: no a "liquefare ulteriormente il matrimonio". E ancora: "la stepchild adoption è inammissibile". Non "creare singoli eventi" ma piuttosto "avviare processi" per "correggere" la miopia della politica e capovolgere la prospettiva. Il richiamo è all'insegnamento e al metodo di Papa Francesco.

Sono circa 1 milione e 700mila le persone di religione musulmana (compresi gli irregolari, i minori e i neonati), meno di un terzo del totale degli oltre 5 milioni di stranieri in Italia. Una componente ritenuta importante ma certo non predominante. Alcuni osservatori pensano che nel 2030 potrebbero diventare circa il 5% della popolazione italiana. Gli scenari futuri ipotizzati dal Pew Research center (Usa) prevedono nel 2050 un aumento dell'incidenza nell'Ue non superiore al 10%, escludendo la paventata islamizzazione dell'Occidente.

Reazioni nel mondo cattolico e musulmano per la caricatura di un Dio barbuto, sanguinante e "assassino" che il periodico satirico francese Charlie Hebdo ha scelto per commemorare l'attentato alla redazione di un anno fa. I vescovi ritengono che non è il genere di polemiche di cui la Francia oggi ha bisogno. Il direttore de La Croix parla del "coraggio del perdono", mentre gli imam si dicono "feriti" e definiscono la vignetta una "occasione mancata" per costruire il "vivere insieme".

L'esecuzione, decretata dall'Arabia Saudita, del dignitario sciita Sheikh Nimr al-Nimr, ha riacceso lo scontro settario tra sciiti e sunniti. Una frattura religiosa con risvolti politici e militari che coinvolge tutto il Medio Oriente e i Paesi del Golfo e che mette a rischio gli sforzi diplomatici per trovare una soluzione alla guerra in Siria e Yemen. I musulmani nel mondo sono 1.599.700.000. I sunniti sono circa il 90% del totale.

Il combinato disposto della riforma elettorale (che entrerà in vigore a luglio) e della riforma costituzionale (con la differenziazione delle Camere), che Renzi ha annunciato andrà a referendum in autunno, sembra compiere il processo iniziato nel 1993 con il referendum elettorale che ha segnato al fine della Repubblica proporzionale e l’introduzione di un sistema presidenziale per i Comuni, le Province (ora abolite) e le Regioni.

Sul fondo della stanza dove Sergio Mattarella ha pronunciato il discorso di fine anno anche un presepe. Un messaggio di speranza che parte dalla mangiatoia.

Su 1.000 detenuti che vengono scarcerati, 750 tornano a delinquere e presto verranno di nuovo reclusi. Inoltre lo Stato sopporta costi molto alti: fino a 75mila euro l'anno per ciascun recluso (200 euro al giorno), mentre se li affidasse a comunità esterne di recupero il costo calerebbe a 30 euro al giorno. Le tesi del prof. Eusebi sulla "giustizia riparativa" e l'esperienza della Comunità Papa Giovanni XXIII.

Un sequestro avvenuto nei giorni scorsi nell’area di San Zenone conferma quello che emergeva già da indagini approfondite: i tentacoli della piovra sono da tempo arrivati nel nostro territorio. E qui riciclaggio di denaro e traffici illeciti hanno trovato terreno fertile.

Lasciamo stare la tradizione cristiana o il cristianesimo perché rischiamo di prendere qualche abbaglio. Un commento alla cartellonistica decisa dal Comune.

Il fondatore dell’Arca: «In Francia una laicità non molto intelligente fa polemiche dolorose È una persecuzione contro i cristiani, verso un simbolo musulmano si sarebbe meno severi Eppure quelle statuette esprimono bellezza, teologia, storia...Lasciano senza fiato»

Se tutte, ma proprio tutte le città sotto Roma occupano la parte bassa della classifica della qualità della vita, è perché ovunque manca il lavoro, le condizioni perché esso fiorisca, le occasioni che portano appunto benessere alle famiglie, alle comunità. E quando il lavoro e le occasioni arrivano – come in Basilicata – la situazione cambia in meglio.

Sono 669 le aziende agricole che all'inizio di dicembre hanno chiesto la certificazione etica all'Inps; appena 207 l'hanno ottenuta, ma, secondo Romano Magrini, responsabile lavoro della Coldiretti nazionale, occorre dare tempo per questo nuovo strumento, che, in prospettiva potrà essere utile nel contrasto del lavoro nero.

Natale nel segno del lutto e della sofferenza a Betlemme. Il Comune, guidato dal sindaco cristiano Vera Baboun, "in rispetto dei martiri palestinesi" che hanno perso la vita negli scontri di questi ultimi tre mesi, ha deciso che "i festeggiamenti natalizi saranno in tono minore". Nelle strade cittadine non si vedono le abituali luminarie, né tantomeno le folle di pellegrini in coda per entrare nella Natività. I negozi sono vuoti mentre gli scontri tra palestinesi e esercito israeliano, a ridosso del muro di separazione, continuano. Nonostante ciò il programma religioso resta invariato. Il Custode Pizzaballa: "Fare festa è anche un modo per mostrare vicinanza a tutta la comunità cristiana del Medio Oriente che sta vivendo un momento drammatico".

La riunione dei capi di Stato e di governo dell'Unione ha affrontato temi rilevanti: emergenza-profughi, sicurezza e terrorismo, governance economica e Unione bancaria, politica estera, Unione dell'energia. A Bruxelles si è parlato anche di Brexit e di riforme comunitarie. Ma  alcuni politici più di altri hanno attirato l'attenzione dei media.

Aumentano le persone che non si identificano più in nessun credo. I cristiani sono in costante declino mentre sono sempre più numerosi i seguaci dell'Islam, induismo e sikh. E' il "volto religioso" del Regno Unito. E' quanto emerge da una ricerca dal titolo “Living with Difference” curata dal Woolf Institute della Università di Cambridge.

Discorsi di auguri al Corpo diplomatico e principi di libertà da rispettare. "Vanno smantellate le basi morali e culturali del fondamentalismo violento. Oggi più che mai c'è bisogno di dialogo".

La First Lady è partita da una drammatica consapevolezza: "Oggi ci sono 62 milioni di bambine che non vanno a scuola". La denuncia del ritardo culturale: “Non stanno ricevendo alcuna istruzione formale, non imparano a leggere o a scrivere, non studiano la matematica, non stanno acquisendo nessuna delle competenze di base necessarie per provvedere a loro stesse e alle loro famiglie, e quindi non sono messe nelle condizioni di contribuire pienamente allo sviluppo dei loro Paesi”.

L'Arabia Saudita lancia un'alleanza militare islamica. Missione da compiere: la lotta contro il terrorismo, non solo dell'Isis. Trentaquattro Paesi, tutti a maggioranza sunnita, pronti a intervenire nei territori minacciati da gruppi terroristici come Boko Haram, Shabaab, Al Qaeda. Un patto, salutato con soddisfazione dagli Usa, che potrebbe entrare in competizione con la coalizione russa guidata da Vladimir Putin e composta invece da Paesi sciiti come l'Iran e l'Iraq, insieme alla Siria del presidente Assad.