Editoriali
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Ora serve l’obbligo vaccinale per legge

Il vaccino dovrà essere obbligatorio, perché l’obbligo vaccinale si è rivelato efficace, ad esempio in Italia, già per altre malattie come il morbillo. L’immunità di gregge è un bene pubblico

Ora serve l’obbligo  vaccinale per legge

La variante Delta avanza e la curva dei contagi ha ripreso a risalire, secondo l’Istituto Superiore di Sanità. Il rischio è che ad agosto e soprattutto a settembre potremo pagare un prezzo salato alla pandemia se non si accelera con i vaccini, ora in forte calo con riferimento alle prime dosi inoculate. Si pone, a mio avviso, quindi il problema dell’obbligatorietà vaccinale. Finora il vaccino è stato disponibile in un numero limitato di dosi e bisognava mettere al sicuro i più fragili. Ora, fatto questo, tocca ai più giovani. Il vaccino dovrà essere obbligatorio, perché l’obbligo vaccinale si è rivelato efficace, ad esempio in Italia, già per altre malattie come il morbillo. L’immunità di gregge è un bene pubblico: tutti ne beneficiamo, chi è vaccinato e chi non è vaccinato. E questo è anche più vero per il Covid, visto che raggiungere l’immunità di gregge significherà ad esempio far ripartire davvero l’economia. Quello che sembra un dovere morale deve diventare anche un dovere giuridico. E se è vero che giustamente non tutti i doveri morali si traducono in doveri legali, dobbiamo chiederci quando questa regola possa essere derogata. La risposta è che quando i beni pubblici in questione sono molto importanti per la società, e l’immunità di gregge certamente lo è, diventa importante che ognuno dia il suo contributo. L’intervento coercitivo dello Stato garantisce a ogni individuo che anche gli altri individui faranno la loro parte. Si tratta di una cosa molto importante per via del cosiddetto ‘problem of assurance’, un meccanismo psicologico per cui io sono motivato fare la mia parte per il bene pubblico solo se ho sufficienti garanzie che anche gli altri lo faranno, anche perché da solo il mio contributo è insignificante. L’importante è raggiungere oggi la copertura vaccinale, il bene pubblico dell’immunità di gregge. Se si obbligano le persone a vaccinarsi, forse non si otterrà la loro adesione tramite il convincimento e l’informazione corretta, ma la si otterrà con i dati, perché a quel punto l’utilità dei vaccini la si vedrà. È quanto già accaduto con le cinture di sicurezza nelle auto: quando è stato introdotto l’obbligo in molti erano contrari e con argomenti simili a quelli dei vaccini. Secondo alcuni era un favore alle lobby dei produttori di cinture di sicurezza, secondo altri lo Stato non può obbligare le persone a proteggersi, altri ancora esageravano i rischi che la cintura può portare in certi casi rari. Adesso tutti le allacciano e la stragrande maggioranza delle persone pensa che l’obbligo sia giustificato. Ed allora da dove iniziare? Senz’altro dalla scuola: vaccinare SUBITO (per essere protetti a settembre) tutti gli insegnanti, di cui oggi almeno duecentomila sarebbero non vaccinati, e tutti gli studenti dai dodici ai diciotto anni. In mancanza a settembre comincerà il solito balletto sulla scuola a distanza che dopo due anni non può più tollerarsi. E così, chi non si è vaccinato resterà a casa con tutte le conseguenze personali e familiari. A mali estremi, estremi rimedi.

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