Il calabrese don Armando Matteo chiamato al delicato incarico
Chiesa
Il Santo Padre ha celebrato nella basilica di San Pietro, ricordando che "non c'è macigno che non possa essere superato".
Nell'anno dedicato al Custode del Redentore e Patrono universale della Chiesa il modello del vero discepolo credente ed ingoiato dal Vangelo
Il commento alle stazioni ispirato alla vita e alle meditazioni del giovane santo
Il Papa a Mosul: "Se Dio è il Dio della pace – e lo è –, a noi non è lecito fare la guerra nel suo nome. Se Dio è il Dio dell’amore – e lo è –, a noi non è lecito odiare i fratelli”
Lo storico incontro a porte chiuse con il Grand Ayatollah Al Sistani, l'incontro interreligioso nella piana di Ur e la Messa nella cattedrale caldea di San Giuseppe. Sono i tre momenti che hanno scandito la seconda giornata del Papa in Iraq, per compiere un altro passo sul cammino della fraternità.
Pubblichiamo la riflessione e la relazione liturgica di don Santo Canonaco, sacerdote dell'arcidiocesi di Cosenza - Bisignano sul significato della liturgia alla luce del Concilio Vaticano II.
22 febbraio 2001 - Vent'anni fa moriva padre Nazareno Lanciotti colpito mortalmente l'11 febbraio nella sua canonica di Jauru
Nel messaggio del Papa per la 55esima Giornata mondiale per le comunicazioni sociali l'invito a stare attenti ai segni della storia, a non chiudersi dentro le gabbie (poco d'oro) delle redazioni, alle comodità di una informazione da desk e fatta di copia - incolla, al sentito dire del superficialismo.
E' nato il 20 gennaio 1963 a Satriano, provincia di Catanzaro e Arcidiocesi Metropolitana di Catanzaro-Squillace. Ha svolto gli studi filosofico-teologici presso il Seminario San Pio X di Catanzaro. Eletto Vescovo di Cerreto Sannita-Telese-Sant’Agata de’ Goti il 24 giugno 2016, ora è stato chiamato alla guida della nobile diocesi partenopea.
Con un apposito decreto e con la lettera apostolica "Patris Corde", Papa Francesco ha indetto uno speciale Anno di San Giuseppe, da oggi fino all'8 dicembre 2021.
Nel tempo della tribolazione, "ci sembra di intravedere, nonostante le immani difficoltà che ci troviamo ad affrontare, la dimostrazione che stiamo vivendo un tempo di possibile rinascita sociale" e di speranza.
Il Santo padre ha presieduto in Vaticano la Santa Messa nella Giornata mondiale del povero: "i poveri ci garantiscono una rendita eterna e già ora ci permettono di arricchirci nell’amore. Perché la più grande povertà da combattere è la nostra povertà d’amore". Il ricordo di don Roberto Malgesini: "non faceva teorie, semplicemente vedeva Gesù nel povero".
Domani, 15 novembre, si celebrerà per la quarta volta la Giornata mondiale dei poveri, indetta da Papa Francesco al termine del Giubileo. Ecco alcuni "spunti" dai messaggi delle precedenti edizioni
il presidente della CEI non è più in terapia intensiva.
Il segretario generale della Cei, Mons. Russo: «Sollecitiamo le nostre Chiese alla preghiera in questo momento di prova».
Il comunicato finale del Consiglio permanente della Cei. Rinviata a data da destinarsi l'Assemblea generale. La vicinanza al cardinale Bassetti.
“Il cardinale vive questo momento con fede, speranza e coraggio". La vicinanza di mons. Russo e della Conferenza episcopale italiana.
Una profonda riflessione pubblicata da L'osservatore Romano sull'enciclica Fratelli tutti. Il vescovo di Cassano apre interessanti piste di riflessione sullo scritto del pontefice
Il 28 novembre il prossimo Concistoro. Saranno sei gli italiani a ricevere la porpora, fra di essi anche padre Raniero Cantalamessa.
Lo ribadisce la Cei a seguito del Dpcm odierno. Nulla è cambiato dal protocollo firmato il 7 maggio scorso.
È l’unico tra i vescovi cattolici di rito latino ad avere il diritto di portare il titolo di “Sua Beatitudine”, è anche Gran Priore dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme.
Questo anno, nelle attuali contingenze dovute alla pandemia da “covid-19”, le Indulgenze plenarie per i fedeli defunti saranno prorogate per tutto il mese di Novembre, con adeguamento delle opere e delle condizioni a garantire l’incolumità dei fedeli.
Suor Elena Massimi, curatrice del nuovo MR, ci aiuta a scoprire le novità melodiche.
Dalla piazza del Campidoglio, "cuore della città" di Roma, il Papa prega con i leader religiosi mondiali e lancia con loro un appello di pace. Un minuto di silenzio per ricordare le vittime della pandemia e delle guerre. "La pace è la priorità di ogni politica", afferma Francesco esortando a partire da alcuni "obiettivi raggiungibili", come l'impegno comune per un vaccino "idoneo e accessibile a tutti".
"La forza mi è venuta dall’alto, ne sono convinto. Ho pianto, pregato e invocato Maria e lo Spirito Santo. Sono stati 2 anni di grande silenzio, tristezza e isolamento da 41 bis (nessuna comunicazione con l’esterno)". Così descrive al Sir il periodo di prigionia il missionario della Società delle Missioni Africane, liberato dopo più di due anni, lo scorso 8 ottobre, in Mali. Era stato rapito la notte del 17 settembre 2018 nella missione di Bomoanga, in Niger, da un gruppo armato.
Il messaggio che proviene dal nuovo Beato è un invito alla speranza nel messaggio che viene dal vangelo.
Una nota sull’enciclica “Fratelli tutti” da parte del presidente dei Vescovi italiani.
Nella sua terza enciclica, firmata ieri ad Assisi e diffusa oggi, Papa Francesco propone la terapia della fraternità ad un mondo malato, e non solo di Covid. Il testo di riferimento è il documento di Abu Dhabi, il modello è quello del Buon Samaritano. Una "governance globale per le migrazioni", la richiesta del quarto capitolo. Nel quinto, Bergoglio traccia l'identikit del "buon politico" e mette in guardia dal "populismo irresponsabile". "Il mercato da solo non risolve tutto", scrive il Papa auspicando una riforma dell'Onu. "La Shoah non va dimenticata, mai più la guerra". Cita una canzone di Vinicius de Moraes, per esortare alla gentilezza.
Il filosofo francese tra gli autori citati da papa Francesco nella sua terza enciclica. L'intersoggettività e l'uscita da sè per incontrare il fratello che ci parla. Un tema che accompagna trasversalmente il documento papale, a partire dalla cultura dello scarto, dell'accoglienza ai migranti e dalla cura del privato.