Chiesa

La porta della chiesa di Saint-Etienne-du-Rouvray dove due mesi fa padre Jacques Hamel fu barbaramente ucciso diventa porta della misericordia della diocesi di Rouen. È l'arcivescovo Dominique Lebrun ad annunciarlo alla vigilia della riapertura della chiesa. E spiega: "Laddove il peccato abbonda - come dice san Paolo -, la grazia sovrabbonda. È la logica del Vangelo: dalla Croce nasce la speranza".

Il 70% dei detenuti torna in prigione se non ha opportunità di lavoro e di formazione. Non solo: sono soprattutto i più poveri ed emarginati a stare più tempo in carcere. La denuncia di due quotidiani nazionali commentati da don Virgilio Balducchi (ispettore generale dei cappellani delle carceri), don Antonio Loi (cappellano a Opera, Milano), don Sandro Spriano (cappellano a Rebibbia, Roma), don Franco Esposito (cappellano a Poggioreale, Napoli).

Il cardinale presidente ha messo al centro della prolusione con cui ha aperto oggi a Roma il Consiglio permanente della Cei l'Europa e l'Italia. Ci vuole "un di più di Europa" per vincere nazionalismi e sciovinismi e non divenire preda di "approfittatori cinici". Sui "tratturi veraci" dell'Italia, bisogna invertire la rotta di chi emigra per mancanza di lavoro. "Informarsi personalmente", l'indicazione del referendum. Il primo pensiero ai terremotati.

Quattro giornate di intensi dibattiti, nelle sale del seminario vescovile di Fulda, su migrazione e rifugiati, nuove povertà e marginalità come sfida per la Chiesa, interventi umanitari in favore dei cristiani del Vicino e Medio Oriente, integrazione europea dopo la Brexit del Regno Unito e cinquecentenario della riforma luterana.

A un mese dalla scossa sismica delle 3.36 del 24 agosto che ha portato morte e distruzione nel Centro Italia, ad Amatrice, il comune del reatino che ha pagato il maggior tributo di vittime, il vescovo di Rieti, monsignor Pompili, ha celebrato una messa di suffragio. Forte l'invito a riprendere il cammino, "un atto dovuto" a chi non c'è più e a chi è rimasto, come la piccola Alessia, battezzata durante la celebrazione. La ricostruzione non passa solo per le Istituzioni ma anche per "le nostre mani che non possono restare inerti o nostalgiche, ma debbono ritrovare l’energia e la voglia di ricostruire insieme". Piangenti ma non piagnoni, il monito del vescovo.

Per la prima volta nella storia delle relazioni islamo-cattoliche in Italia si è svolto il 22 settembre a Roma un incontro tra gli esperti Islam dell'Ufficio Cei per l'ecumenismo e il dialogo e i rappresentanti delle associazioni e comunità islamiche in Italia. Mons. Ambrogio Spreafico, presidente della Commissione Cei per il dialogo: "Vogliamo iniziare questo percorso per poter offrire al nostro Paese gli strumenti sia culturali ma anche di amicizia che ci permettono di costruire la società del vivere insieme perché uno dei grandi problemi di oggi è capire come poter vivere insieme nelle nostre differenze. Solo questo ci permetterà di non rimanere soffocati e imprigionati dalla paura”.

In vista della Settimana sociale e del prossimo convegno di Napoli delle Chiese del Mezzogiorno d'Italia la proposta della Cec, riunita in sessione autunnale, di identificare percorsi virtuosi di crescita nei diversi settori, dal compart agricolo a quello del turismo. Tra gli obiettivi, anche il rilancio della catechesi secondo gli orientamenti della Cei e un'attenzione ai Seminari.

Il monito: “Non ci stanchiamo di ripetere che mai il nome di Dio può giustificare la violenza". Risuonano forti le parole del Papa ad Assisi dove, con oltre 500 leader delle religioni mondiali, ha invocato il dono della pace. In un minuto di silenzio, si sono ricordate tutte le vittime delle guerre. Firmato da tutti i leader  un Appello per la pace:  “Chi invoca il nome di Dio per giustificare il terrorismo, la violenza e la guerra, non cammina nella Sua strada"

Papa Francesco è ad Assisi per il trentennale dell'incontro ecumenico voluto da San Giovanni Paolo II. Nell'omelia della Messa a Santa Marta le ragioni di ua giornata speciale.

Si è aperto ad Assisi l'incontro "Sete di Pace. Religioni e culture in dialogo". All'Assemblea d'inaugurazione ha partecipato anche il Presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella. "Il dialogo tra le religioni - ha detto -, tra credenti e non credenti, il dialogo della cultura può molto, più di quanto sembri". E all'Angelus papa Francesco esorta il mondo a "pregare unito per la pace".

Il cardinale Angelo Bagnasco chiude il Congresso eucaristico nazionale a Genova con "un preciso mandato missionario", rivolto in primo luogo ai giovani, alle famiglie e ai "diseredati della vita". Obiettivo: saziare la "fame dell'anima" partendo dal "timbro" dell'Eucaristia. Il primo pensiero, la "vicinanza fraterna" ai terremotati. All'Italia: "Insieme a voi ci sentiamo pellegrini verso casa". Ai media Cei: "È bello stare insieme", ma non "come isole". Durante la diretta di "A sua immagine", rilancia: bisogna navigare su due mari e "diventare dissidenti".