Chiesa

Il presidente della Cei e del Ccee si trova nella capitale belga per incontrare le realtà ecclesiali e per conoscere più da vicino il processo di integrazione comunitaria. Il richiamo alle radici d'Europa e alla testimonianza - motivata e competente - dei cristiani nella realtà secolarizzata. "Cresce la consapevolezza della dimensione religiosa nella vita pubblica". Per il futuro occorre ritrovare una "visione d'insieme", un percorso da condividere per il bene dei cittadini.

Sulla speranza cristiana la catechesi del mercoledì del pontefice. Il rischio di cedere alle tentazioni di mondanizzazione degli idoli e la fiducia nel Signore, secondo il salmo 115. Poi una chiosa: "in udienza si entra gratis, questa è la casa di tutti. Attenti ai furboni che vogliono farvi pagare il biglietto".

Dedicato al tema della pace e della sicurezza il quarto discorso di Papa Francesco al Corpo diplomatico. La pace è "virtù attiva" da esercitare contro il "terrorismo fondamentalista", spiega il Papa chiamando a raccolta non solo i capi di Stato e di governo, ma tutte le "persone di buona volontà". Tra le priorità, l'impegno comune per migranti, profughi e rifugiati e la necessità di "aggiornare l'idea di Europa", per un "nuovo umanesimo" che ne scongiuri il declino. Appello per la Siria e il conflitto israeliano-palestinese.

Celebrazione eucaristica nella Cappella Sistina. "Voi avete chiesto la fede e voi dovete farla crescere, custodirla, perché divenga testimonianza per tutti gli altri".

Il lavoro è "la priorità assoluta" per il Paese, sottolinea il presidente della Cei, cardinale Angelo Bagnasco. Al via le prime iniziative per prepararsi all'evento ecclesiale, che avrà a tema “Il lavoro che vogliamo. Libero, creativo, partecipativo e solidale”. Perché alla denuncia e al racconto possa fare seguito una proposta concreta.

In occasione dell'apertura delle celebrazione per i duecento anni dalla fondazione, il superiore generale dei Fratelli maristi, Emili Turú Rofes, affronta il tema degli abusi sessuali: "I casi che si sono verificati sono per noi motivo di grande sofferenza, in netta contraddizione con la nostra vita e la nostra missione". In passato, aggiunge, "si riteneva fosse un problema morale" ma "oggi siamo consapevoli che è anche un disturbo psichiatrico nonché un reato nella maggior parte dei Paesi". Le politiche adottate dall'Istituto per prevenire possibili situazioni di abuso e reagire in maniera immediata. I dati di “One in Four”, secondo i quali un adulto su quattro avrebbe subito una qualche forma di violenza sessuale prima di compiere 18 anni.

Si può sognare allora un mondo dove laici e consacrati possano partire da Cristo e camminare insieme, scrivendo nuove pagine di storia che raccontino con la vita la presenza del Risorto? Si può sognare che insieme possano “mantenere la freschezza e la novità della centralità di Gesù, l’attrattiva della spiritualità e la forza della missione, mostrare la bellezza della sequela di Cristo e irradiare speranza e gioia” (Papa Francesco) nel mondo? Potrebbe essere questa una sfida che ci attende?

Il Papa ha celebrato l'Eucarestia nel giorno della solennità di Maria Santissima Madre di Dio. "Le madri, perfino nei momenti peggiori, sanno testimoniare la tenerezza, la dedizione incondizionata, la forza della speranza".

Per la prima volta si svolgerà a Bologna, il 31 dicembre, la tradizionale Marcia nazionale della pace promossa da Pax Christi, Ufficio nazionale Cei per i problemi sociali e il lavoro, Caritas italiana, Azione cattolica italiana e arcidiocesi di Bologna. Una maniera alternativa di trascorrere il Capodanno, centrata quest'anno sui temi della nonviolenza e del disarmo. Ne parla mons. Giovanni Ricchiuti, presidente di Pax Christi.

Da sempre la Chiesa è in prima linea per il diritto al cibo, la sicurezza e l'igiene alimentare, la salute. Un impegno che si inserisce in una storia plurisecolare all'interno della quale ha svolto anche un ruolo fondamentale di attore sociale e istituzionale. Le sue prescrizioni e norme penitenziali in materia si sono infatti rivelate anche strumenti di tutela della salute pubblica e "regolatori" della convivenza civile.

Cresce il numero delle parrocchie senza preti, religiosi o diaconi. Per questo le diocesi stanno avviando corsi di formazione indirizzati a persone che abbiano alle spalle una robusta esperienza umana e spirituale e che siano disponibili ad accompagnare le famiglie nel momento del lutto. Vi si affrontano aspetti liturgici, pastorali e organizzativi. Ma il compito più importante è "trasmettere speranza".

Intervista al priore della comunità di Taizé, fr. Alois, alla vigilia del 39° Incontro europeo dei giovani. In migliaia, di tutte le Chiese, fedi religiose, e non credenti, si sono dati quest'anno appuntamento a Riga, capitale della Lettonia per un "Pellegrinaggio della fiducia sulla terra". La diplomazia dei negoziati e degli accordi - dice fr. Alois - "sarà impotente senza simili incontri personali". Il messaggio di papa Francesco che invita a "manifestare a parole e con azioni che il male non ha l’ultima parola”.

Sarà dedicato ai giovani il prossimo Sinodo convocato da Papa Francesco. Da Cracovia al 2018, la Chiesa scommette su di loro: vuole accompagnarli facendo da "bussola", ma anche imparare da loro, quando scendono in campo da titolari e non da riserve. Nel 2017 i "Lineamenta"  e un Questionario per consultare la "base" e sfatare pregiudizi, letture superficiali e banalizzanti.

La rifessione del Santo Padre nella preghiera dell'Angelus nel giorno della memoria di Santo Stefano, primo martire  del Cristianesimo. "Amando il Signore, il diacono Stefano ha scelto Cristo, vita e luce per ogni uomo. In Cristo, Stefano ha vinto". Ma oggi "quanti soffrono vioenze e persecuzioni. I martiri di oggi sono in numero maggiore di quelli dei primi secoli".

Riportiamo integralmente il testo pronunciato dal pontefice prima di dare la benedizione alla Città di Roma e al mondo intero in occasione della solennità del Natale. Un appello perché cessino le guerre e si accolga il mistero della nascita nella carne del Figlio di Dio.